La vittima dell'errore giudiziario ha diritto ad una equa riparazione

La vittima dell'errore giudiziario ha diritto ad una equa riparazione La vittima dell'errore giudiziario ha diritto ad una equa riparazione Presentato al Parlamento un disegno di legge sul grave problema - Il risarcimento dev'essere commisurato al danno subito (Nostro seruteio particolare; Soma, 13 novembre. Quali sono le condizioni e i modi, in cui io Stato deve procedere alla riparazione degli errori giudiziari? E cosa si intende per errore giudiziario ed in cosa consiste la riparazione? Il problema, la cui gravità e delicatezza s'era fatta sentire soprattutto- in questi ultimi tempi con casi clamorosi, come, ad esemplo, quello di Carlo Corblslero riconosciuto innocente dopo 19 anni di reclusione o come quello di Santi Briganti ed Aldo Tacconi ' assolti per non aver commesso il fatto dopo quasi otto anni, sembra ormai avviato alla sua definitiva soluzione. Il' ministro della Giustizia on. Ornella, infatti, ha presentato al Parlamento un disegno di legge, già approvato dal governo, nel quale sono stati raccolti i.risultati delle lunghe ed aspre polemiche che si sono accese fra i giuristi, magistra¬ ti, avvocati, sociologi. «Chi è stato assolto per effetto della sentenza della Corte di Cassazione o del piudice di rinvio — stabilisce l'art. 571 del Codice di procedura penale, — se in conseguenza della sentenza annullata ha espiato una pena detentiva per tre mesi almeno... può domandare una riparazione pecuniaria a titolo di soccorso qualora sia riconosciuto che per le sue condizioni economiche ne abbia bisogno per sé o per la famiglia». Come dire, cioè, che 11 danneggiato dall'errore giudiziario — secondo il codice vigente — non acquisisce, quando viene riconosciuto innocente, un diritto soggettivo per pretendere dallo Stato il risarcimento. E' stato per questo che Carlo Corbisiero ottenne, a compenso dei 19 anni di reclusione scontati ingiustamente, poche migliaia di lire ed Aldo Tacconi e Santi Briganti quasi nulla Chi è stato assolto per effetto della sentenza della Corte di Cassazione — questo- è 11 concetto espresso dal decreto legge con cui si .verrebbe a sostituire, nel caso di approvazione del Parlamento, l'art 571 del codice di procedura penale — o del giudice di rinvio, ha diritto, sempre che per dolo o colpa grave non abbia concorso a dare causa all'errore giudiziario, ad una equa riparazione commisurata alla durata della eventuale carcerazione o Internamento o alle conseguenze personali e familiari derivate dalla condanna 'La riparazione si attua mediante il pagamento di una somma di denaro oppure, tenuto conto delle condizioni dell'avente diritto e della natura del danno, mediante la costituzione di una rendita vitalizia o ricovero in un istituto a scopo di cura e di educazione ». Ma chi assume 11 diritto a poter pretendere questa riparazione? Il problema si presenta sotto un duplice aspetto. Chi deve essere considerato, Infatti, vittima di un errore giudi ziario: colui che, condannato con ima sentenza, passata in giudicato, per effetto della revisione del processo viene poi riconosciuto innocente o colui che, arrestato, viene prosciolto al termine della istruttoria? Il ministro della Giustizia nell'illustrare il disegno di legge, ha ritenuto che si possa parlare di errore giudiziario Bolo nel primo caso in quanto è fuori di luogo che dalla sentenza di condanna divenuta definitiva e poi risultata errata sia derivata una lesione alla libertà e all'onore di un innocente. «Nel secondo caso, invece — viene spiegato nella proposta — non si può parlare di errore giudiziario perché il magistrato per formulare un giudizio esatto sulla colpevolezza o meno dell'Imputato ha bisogno di svolgere delle Indagini. Il giudice ha un faticoso cammino da compiere verso la Verità. Il processo è essenzialmente ricerca e, appunto per questo, se è esatto che su di esso incombe lnellmlnabllmente il pericolo dell'errore, è altrettanto evidente che un giudizio in proposito potrà essere dato soltanto in relazione al suo risultato, non mal al mezzi legalmente usati per raggiungerlo. Pertanto, il giudice che ordina legalmente la carcerazione preventiva dell'Imputato npn sbaglia più di quel che faccia il giudice civile quando, nel modi e sul presupposti di legge, autorizza un sequestro che poi non venga convalidato ». _ _ g» e-

Persone citate: Aldo Tacconi, Carlo Corbisiero, Soma