Una rassegna del film scientifico

Una rassegna del film scientifico — PIETRO T-yO SOHE^RJMLO Una rassegna del film scientifico Si è conclusa presso l'Università di Padova, con la partecipazione dei più diversi Paesi - Luis Bunuei si prepara - E' possibile fare un film senza quattrini? - Due miliardi per Tàrzan - Un annuncio economico del 1920 al quale doveva rispondere un certo Disney Il cinema, per la stragrande maggioranza dei suol seguaci, è romanzo o racconto filmato, ed è anche sinonimo dì protagonisti le cui maschere, e non soltanto le maschere, dominino e quasi ipnotizzino le platee immerse nel buio. Nel migliori dei casi, purtroppo assai rari, equivale allora a una ricerca espressiva, di umanità, di costume; altrimenti corrisponde a una fumettistica più o meno abile e persuasiva.' Il preziosissimo strumento didattico, e anche, scientifico, che può essere lo schermo, è di solito trascurato o addirittura ignorato. Lo sarebbe di meno se i soliti documentari che vengono propinati al pubblico fossero ciò che dovrebbero essere. Rassegne specializzate del film didattico e scientifico certo non mancano; e a seguirne qualcuna pare di' avere lasciato alle spalle il solito baraccone del solito cinema per inoltrarsi invece su di un terreno tanto solido quanto sicuro. Se ne è conclusa da poco, a Padova, la terza Rassegna Internazionale. Era, originariamente, una delle numerose sezioni nelle quali ormai si arti-, cola la Mostra di Venezia; ma la stessa Mostra ha sentito la opportunità di effettuare quella rassegna in un'epoca e in una sede più adatte, affidandola, per 11 tardo autunno, all'Università di Padova. In una settimana, con due e anche tre presentazioni al giorno, è stata complessivamente proiettata una sessantina di film,' per lo più cortometraggi; e. una serata retrospettiva è' stata dedicata a un nostro pioniere del documentario scientifico, Roberto Omegna. Da film di storia e biografici a quelli sull'arte, da film didattici veri e propri a quelli sociologici e crimine-logici, da una sezione medico-chirurgica a un'altra di scienze matematiche fisiche e chimiche, da film biologici e agrari a quelli di scienze naturali, ed altri, infine, geografici e geologici, il panorama era già apparso ricco e persuasivo nelle due precedenti rassegne; ora, per la terza, in una sede particolare, • con una struttura più rigorósa, se ne è avuta Una visione ancora più convincente. . E ancora una voltasi è imposto, di riflesso ma con la massima evidenza, un problema purtroppo non nuovo: quello della scarsa attrezzatura dei nostri istituti nei confronti di quel validissimo strumento didattico che può e deve essere 10 schermo. Non potrà mai sostituire l'insegnante; ' ma potrà moltissimo aiutarlo. Cineteche fornite e aggiornate, reti di distribuzione semplici e sicure, apparecchi efficienti e agili, potranno accompagnare le solite « dispense» con altre filmate; e lo schermo, in ógni aula, dovrebbe esserne una seconda, bianca lavagna. * * Quando si è scrupolosi. Luis Bunuei sta preparando nel Messico, dal maggio scorso, le riprese del yuo nuovo film, La febbre sale a El Pao, e le inizieràin febbraio. — La seconda e la terza parte dell'Antologia del cinema Italiano, a cura del Cernirò Sperimentale, e della quale si sta proiettando la prima parte (il film muto) al Museo del Cinema di Torino, riguarderanno, rispettivamente, 11 film'sonoro sino alla guerra (1930-43) e II film del dopoguerra, dal 1945. — Sono finite le riprese di Calypso, diretto da Franco Rossi, dopo non brevi tappe ad Haiti, Cuba, Trinidad e in Giamaica, — Oomptoduzione italo-spagnuola, Il padrone delle ferriere, di Anton Giulio Majano, con Antonio Viìar Susana Camp03 e Vùìia Lisi. — E* permesso, maresciallo?, un'altro dei nostri bei titoli, regìa di Carlo Ludovico Bragaglia, con Giovanna Balli, Pepplno De Filippo, Lorella De, Luca, Aroldo Tieri, Tina Pica, Memmo Carotenuto, e Roberto Risso, il timidissimo carabiniere di Pane amore e fantasia che malgrado la suo timid-.zza ha fatto carriera, l'hani.o addirittura promosso a- maresciallo - E' al montaggio Pnesaneila di Roberto Bavarese. * * Si può fare un film senza quattrini? Sarebbe il sogno di molti, specialmente di parecchi giovani; e, a e ciò fosse possibi¬ le, lo schermo ci offrirebbe certo tentativi uno più audace e intelligente dell'altro. Sta però tentando l'impresa un magro, allampanato parigino trentenne, Jacques Rivette. Si era a lungo covato un suo copione, aveva minuziosamente escogitato tutte le economie immaginabili, e poi aveva cominciato un suo giro, presso vari produttori, fiero e sicuro di sbalordirli dicendo: Questo film vi' costerà pochissimo. E' stata invece (e date ie abitudini di quei signori non poteva non esserlo) una pessima presentazione. Allora il Rivette si è deciso a fare tutto da sé; e da alcune settimane sta girando il suo film in uno strana studio. Due camere, al quarto piano di un albergacelo del Quartiere Latino, dategli a credito dal volonteroso albergatore. Pure a credito la pellicola Idem l'affitto dell'apparecchio di ripresa, un -po' vecchio, un. po' scassato. In prestito lampade e cavi. Gratuiti aiuti-regista, segretarie di edizione, alcuni attori, alcune attrici, tutti giovani ricchi soltanto di entusiasmo. Il titolo del film: Parigi ci appartiene. E sarebbe davvero confortante, date le premesse che sanno un po' di favola, se si giungesse a una concreta conclusione del film, e se poi questo avesse un suo successo, e Parigi, almeno per un poco, gli appartenesse. * * " Una compagnia televisiva di New York ha acquistato per tre milioni e mezzo di dollari (più di due miliardi di lire) i diritti per la produzione di una serie di film su Tarzan, delia durata di mezz'ora ciascuno. — Secando le ultime statistiche deWONU il numero degli abbonati atta tv, dal 19S1 al 19S7, è salito per ali Stati Uniti da 15 milioni a H, e . per l'Inghilterra da due sette. — Erich Von Stroheim ir., figlio del celebre attore-legista, è apparso in un .film, in una porticina; e dovrebbe prestò essere il collaboratore^ di Nicholas Ray — Dalla canzone Cigarettes et whisky Maurice Régamey ha preso il rito io per il suo nuovo film, con Annie Corday. — Oltre ai so- liti « premi >, già da tempo stabiliti per la cinematografia nazionale, il governo spagnuola ha recentemente deciso una ulteriore sovvenzione di 450 milioni di pesetas. — In una targa offerta a Walt Disney da amici e ammiratori è stato inciso ii testo di un annuncio economico che, accolto dal papà di Topolino, doveva aprirgli la strada verso smaglianti fortune* L'annuncio, apparso su Star, il quotidiano di Kansas City, diceva: c Cercasi disegnatore per cartoni animati, elemento attivo, intraprendente >. Era il 89 dicembre 19B0. * * I- CINESI SONO CURIOSI. — Il UllltlllllllllllIllllliIMMIIIIlMIillllMItlllllll film italiano sta ottenendo lusinghieri successi in Cina, si calcola che negli ultimi tre anni vi abbia avuto almeno venti milioni di spettatori. Piacciono soprattutto le nostre commedie, non importa se commediole; si è curiosi dei. nostri attori e delle nostre attrici, del nostro modo di lavorare, tanto negli studi quanto negli esterni; ma gli uomini di cinema di laggiù sono soprattutto curiosi di ciò che loro appare semplicemente assurdo: come da noi si possa, al copione di un film, lavorare in cinque o sei, o addirittura in sei o sette, e peggio che mai in otto o nòve. m. g. a a 0 a y o o ri o i, n0. l 1IIIIIIIMIIIIIIII1I1IIII1I lllllllllll