I negozianti minacciano uno sciopero di protesta

I negozianti minacciano uno sciopero di protesta I negozianti minacciano uno sciopero di protesta La decisione rinviata alla assemblea di domenica al «Lux» In segno di protesta contro le ammissione dei consumatori nei mercati generali i commercianti al minuto minacciano lo sciopero. La decisione spetterà all'assemblea che si svolgerà domenica mattina al cinema Lux, alla quale parteciperanno 1 negozianti e le tre unioni del venditori ambulanti. Questa proposta è stata avanzata ieri pomeriggio, nel corso di una riunione degli esercenti di ortofrutticoli presso la sede dell'Associazione Commercianti. I negozianti precisano che non intendono chiudere le botteghe per non violare la legge: terranno aperto, ma si limiteranno a non rifornirsi presso 1 mercati generali, In modo da lasciar vuote vetrine e scansie, e dimostrare al olienti l'« insostituibile funzione distributiva» del commercio al minuto. Nessuno nega l'importanza e l'utilità dei commercianti. SI dlscut/ solo sulla misura' del prezzo che essi richiedono per questo servizio. L'assemblea di lori al-è-Iniziata con una' relazione del 'direttore dell'associazione dott. Boi tinelli, il quale ha sostenuto che Il governo, accusando 1 commercianti - cerca un « diversivo » per nascondere i dannosi risultati della politica economica, soprattutto In campo agrario, Di tutte le disposizioni del decreto sul mercati, l'unica accetta al.negozianti è quella che.affida il controllo della gestione agli operatori economici,.cioè commercianti, grossisti e produttori, sottraendolo al Municipio. Merita rilevare. ohe proprio contro questa norma si battono l Comuni Tra 1 vari interventi vi è stato quello di un negoziante che si è dichiarato disposto a lasciar « statalizzare > là sua bottega In cam bio di uno stipendio di 30.'mila lire mensili, con mutua, pensione, ferie e tredicesima « Guadagnerei di più — ha detto — che facendo II commerciante per mio conto al minuto». Il consigliere comunale Pini (pei), a nome degli ambulanti, ha messo in risalto «l'incessante ed attiva opera' del socialcomunisti contro H decreto sui mercati » « Noi respingiamo l'accusa di cor. porativismo — egli ha detto anche se è in parte vera perché siamo convinti "di agire nell'ilteresa? stesso dei consumatori ». Sempre secondo il consigliere Pini, la principale ragione degli alti prezzi di Torino sta nella «consuetudine di lasciar toccare e scegliere la merce ai olienti, in contrasto con >l regolamento di Igiene ». Il presidente degli alimentaristi, Slgnotii, ha poi annunciato che oggi l'Associazione denuncerà alla Procura della Repubblica le autorità comunali, ree di consentire l'ingresso dei consumatori al mercati. Anche l'Unione Commercianti di via Bogino ha minacciato una azione di protesta contro la nuova legge, creando un «comitato di agitazione » ohe dovrebbe proclamare la serrata ad oltranza del negozi.

Persone citate: Pini

Luoghi citati: Torino