La corrente autonomista di Nenni in lotta con i "morandiani,, torinesi

La corrente autonomista di Nenni in lotta con i "morandiani,, torinesi La corrente autonomista di Nenni in lotta con i "morandiani,, torinesi Fermento nel p.s.i. per il congresso provinciale • Si svolgono le assemblee di 150 sezioni che raggruppano 6500 iscritti - L'on. Menni sabato a Torino per una riunione dei suoi seguaci Il congresso provinciale dei socialisti del p.s.i. si terra il 27-2S dicembre. Vi parteciperanno 260 delegati che verranno eletti nella prossima settimana durante le riunioni delle sessioni che in città e negli altri centri sono 160 e raccolgono 6500 iscritti. L'assemblea provinciale designerà sei rappresentanti al ' congresso nazionale, poi nominerà gli organi dirèttivi della federazione. I dirigenti, gli attivisti e gli iscritti di base sono in pieno fermento elettorale. Alcune riunioni sono state tenute nel giorni scorsi ed altre seguiranno. Le correnti principali sono tre: le due ohe al Ispirano agli on. Basso e Nenni e quella del* morandiani ». L'on. Basso lunedi ha già presieduto qui a Torino nella sezione Valli un'assemblea dei suoi seguaci. E' la corrente meno numerosa: la figura di maggior rilievo 6 il segretario provinciale della Fiom, sindacato metallurgico, -. Annibale Carli. Verso la fine della settimana è quasi certo che giungerà a Torino l'on. Nenni per una riunione di esponenti autonomisti di tutto il Piemonte, al quali illustrerà • punti programmatici della relazione che presenterà al congresso nazionale, 11 pensiero di Nenni è noto: «Si tratta,di confermare o ripudiare l'autonom.a del partito che dovrà concretizzarsi nell'opposizione alla d.c, al centrismo, - all'involuzione conservatrice'del socialdemocratici nella solidarietà ai lavoratori nelle loro lotta- di classe. I nenniani mantengono un at¬ teggiamento di estrema riservatezza, anche perché alcuni dopo essersi schierati apertamente con Nenni hanno dovuto constatare un improvviso raffreddamento dei rapporti con 1 comunisti in enti e aziende. Tra gli autonomisti «sicuri» si'possono tuttavia ricordare il segretario della Camera del Lavoro Paonni, il senatore Giuà, l'amministratore della Camera del Lavoro Monterminl, il segretario provinciale dei poligrafici Borgogno, i consiglieri comunali prof. Montalenti e professor Lamberto, il prof. Vernettl, l'ing. Mussa. Conterebbero Inoltre sull'appoggio di ex-comandanti partigiani, esponenti del mondo culturale, organizzatori sindacali e molti membri di commissioni interne. Come le altre correnti 1 nenniani hanno costituito un comitato che raccoglie le adesioni e coordina la propaganda nel partito. La terza corrente è quella del funzionari dell'iapparato» o «morandiani » che svolgono 'la loro propaganda in modo capillare mettendo a profitto le posizioni che hanno all'interno del partito. In questo « lavoro individuale » — si dice — 1 « morandiani > sono appoggiati dai comunisti. A Torino sono capeggiati dal segretario della federazione Filippa, dal vice-segretari Alasla, Dosio e Clerico, dal consigliere comunale Piero Passoni é da altri esponenti. Una co. La sorpresa ha suscitato negli amDlenti del partito l'adesione dell'on. Foà che altre volte aveva assunto atteggiamenti di autonomia Fare previsioni sull'esito del congresso provinciale è prematuro. I « morandiani » sembrano avvantaggiati in quanto dispongono di quasi tutte le leve di comando. I « nenniani » contano molto sulla forza delle loro idee e sullo spirito tendenzialmente autonomista degli operai socialisti. Nell'ultimo congresso provinciale furono eletti tre delegati « nenniani > (Paonni, Mussa, Pasero) e quattro « morandiani > (Conti, Rizzo, Dina, on. Castagno).

Luoghi citati: Piemonte, Torino