L'assessore all'Igiene ammette lo scandalo delle manipolazioni

L'assessore all'Igiene ammette lo scandalo delle manipolazioni II problema del latte al Consiglio comunale L'assessore all'Igiene ammette lo scandalo delle manipolazioni Quanto ha denunciato "La Stampa., corrisponde alla pura verità - "/Vei centri di raccolta esistono le scrematrici vietate dalla legg*,, - "Il Comune ha sempre chiesto di distri' huire ai cittadini latte intero,, - I margini della Centrale da 16,10 a 48 lire per ogni litro XI Consiglio Comunale ha af^frontato ieri sera con ampiezza e profondità il problema del latte sollevato nel giorni scorsi da La Stampa. Il nostro giornale ha denunciato le manipolazioni che avvengono nel centri di raccolta, In aperta violazione della legge*, e 1 margini della Centrale che. vanno dalle lire 16,10 al litro ber 11 latte pastorizzato alle 48 lire sul due mezzi litri di latte magro «Torino». La campagna de La stampa - perché si giunga a fornire ai torinesi latte Intero e genuino'ha dato origine a tre interrogazioni: la prima dei socialisti Lamberto e Paonni, la seconda del democristiano Cel lerino, la. terza del comunisti D'Amico e Garbagnati. Ha preso per primo la parola l'assessore all'igiene prof. Delorenzi, che nella sua qualità di medico ha trattato 11 problema'dal punto di vista igienico, Egli ha premesso che la Centrale assicura ai cittadini latte igienicamente puro. Dalla sua esposizione però il Consiglio ha appreso dati allarmanti: «Su l!i95 bovine controllate ti 76,46 per cento sono risultate affette da tubercolosi;. in SI su 53 allevamenti vi erano mucche malate- di brucellosi; il 4X49°/. delle bovine sono state riscontrate affette da mastite streptococcica ». E ha proseguito: in un solo centimetro cubo di latte prelevato da una qualsiasi partita sono stati accertati 3 milioni e 840 mila germi « la Centrale del latte è necessaria. Noi diamo ai toiinesi i>n latte perfetto dal punto di cista batteriologico e qualitativo». A questo contribuisce (come La Stampa ha messo a suo tempo in rilievo) l'opera di controllo esercitato dalla commissione di vigilanza comunale, di cu: fanno parte un chimico, un batteriologo iinj veterinario e 4 delegati sanitari. L'assessore ha poi negato ] quanto noi- abbiamo controllato con 1 nostri occhi e che ci è stato del resto confermato- dai produttori: che nel latte, a scopo conservativo, siano introdotte quantità minime di acqua ossigenata; Ed eccoci alla questione del grasso. Ha detto il prof. Delorenzl: «Il nostro regolamento d'igiene prescrive che il latte abbia'un- titolo di grasso. almeno, del 3,5%, nonostante la' legge italiana imponga^ ap pena il 3%. Accertamenti condotti • a più riprese nelle -nostre stalle hanno dimostrato che il latte piemontese ha un tenore di grasso sempre molto alto, per questi noi abbia ma imposto questo livello ». .11 controllo a tale proposito è, Incessante e severo: anche quest'anno il Comune ha presentato 46 denunce alla Magistratura. « Non sempre giungono ad effetto — ha proseguito il prof. Delorenzl — per la situazione esistente nelle nostre campagne dove le staile sono migliaia, i bidoni del latte non vengono piombati » e le denunce colpiscono Insieme produttori e raccoglitori, senza possibilità di distinzione. - L'elevato numero delle stalle ronde impossibile alla Centrale la raccolta diretta del latte. Per questo si sono formati i «"centri » di raccolta. « Ecco • dove possono avvenire ntts e avvengono le manipolalo ni — ha ammesso francamente il prof. Delorenzl — cioè le scremature ». E' questo 11 punto denunciato da La Stampa. E' ha proseguito: « Noi ci siamo sempre opposti alla richiesta di riduzione del titolo di grasso del latte, più volte avanzata dal produttóri perché abbiamo potuto accertare che se nel periodo invernale il latte è al 3,5%, nel periodo estivo sale al 3,7% e in certe stalle al 4,10% e persino al i,S0%, ma non si abbassa mai sotto il 3£0%». Nei centri di raccolta esistono le scrematrici, ero la legge vieta; esistono nelle vicinanze anche locali In cui si lavora 11 latte industrialmente < tutto ciò è contro la legge, lo sappiamo, ma non c'eri altro sistema che questo dei centri di raccolta per assicurare il rifornimento del latte alla Centrale ». Ammissioni molto gravi, tanto più che l'assessore ha dichiarato di non aver alcun mezzo a disposizione per controllare raccoglitori. «Da anni l'Amministrazione va chiedendo la trasformazione dei oentri di raccolta, da anni chiediamo ohe il latte sia consegnato integro alla Centrale perché, se del caso, sia la Centrale stessa (come ha sostenuto La Stampa) ad aggiungere panna quando il titolo di grasso non è ausilo voluto ». Chi dunque impedisce che avvenga quanto abbiamo chie¬ sto in nome del consumatori? L'assessore risponde: il Comitato Prezzi, che non permette di pagare il - latte secondo il titolo di grasso', la carica batterica, il coefficiente di sudiciume. Cosi non s'invogliano 1 contadini a rimodernare le stalle e Implicitamente 11 prezzo unico è un incitamento alle manipolazioni. «Ben vengano i consorzi di produttori, e siano loro a portare direttamente il latte alla Centrale. B ci sia consentito di distribuirlo intero a chi vuol comprarlo. Per i malati ci Sarx sempre il latte magro >. Il vice-presidente della Centrale, Cenerino (de), rispondendo alle domande poste da La Stampa, ha assunto la difesa d'ufficio della Centrale dichiarando che «il regolamento non è stato modificato perchè il Prefetto non ha acconsentito a variare il prezzo del latte ni minuto ». Ha difeso i margini della Centrale, dichiarando che Bono legittimi, in quanto autorizzati dal Comitato Prezzi. Sulla questione degli' ammortamenti ha ammesso « che si è andati un po' troppo rapidamente, ma ' le leggi dello Stato autorizzano simili criteri ». ' Ha riconosciuto che la Centrale ha creato succursali in Liguria, a Varazze, ad Alasslo. Altri ne sorgeranno. «Da tutto quanto è stato detto qui — ha detto a sua volta il prof. Lamberto — è risultato una cosa sola. Ohe La Stampa aveva ragione.'Le ma¬ nipolazioni avvengono, e que sto era noto al sindaao il quale nel suo discorso programmatico diceva: ciò che conta è che la cittadinanza riceva il miglior prodotto al minor prèzzo. E' necessario il controllo dalla stalla al consumò, è necessario vietare le manipolazioni ». Queste promesse, ha proseguito, non sono state mantenute. La cittadinanza esige che il comune, conscio della sua responsabilità, riveda tutto il sistema della Centrale. Il atte deve- essere fornito intero, ' ma a prezzo equo. Nella Centrale ci sono troppi interessi che contrastano "con quelli del consumatore. Interessi di persone singole, non di categorie. E sono i consumatori torinesi a pagarli, insieme con gli Investimenti che avvengono fuori città. Della stessa opinione si è dichiarato Paonni (psl) il quale ha aggiunto: t Abbiamo sentito qui delle dichiarazioni di impotenza a perseguire i violatori della legge, i manipolatori. Noi lasciamo che sia un giornale a difendere gli interessi dei consumatori non suggeriamo nemmeno i rimedi. Ci si- parli qui, in seduta,, apertamente, dei guadagni eccessivi della Centrale, del sapore cattivò del latte » Ha concluso il consigliere D'Amico che come gli altri ha chiesto che l'intera questione sia chiarita e trattata nel suol pùnti più delicati I

Persone citate: D'amico, Delorenzi, Garbagnati, Paonni

Luoghi citati: Alasslo, Liguria, Torino, Varazze