L'on. Milazzo ed i "ribelli,, della d.c. hanno formato il nuovo governo siciliano di Enzo Forcella

L'on. Milazzo ed i "ribelli,, della d.c. hanno formato il nuovo governo siciliano Non bccoHo l'ultimatum della direzione del partito L'on. Milazzo ed i "ribelli,, della d.c. hanno formato il nuovo governo siciliano Fanfani convoca per lunedì gli esponenti democristiani: nel corso della rianione sarà decisa l'espulsione dei dissidenti - L'Arcivescovo di Palermo è contrario alla nuova Giunta appoggiata dai neofascisti e dai socialcomunisti - Saragat deplora "lo scarso senso di responsabilità degli scissionisti,, (Nostro aervisAp particolare) ' " Roma, 7 novembre. L'on. Milazzo ha completato stamane a Palermo la formazione della sua Giunta, rendendo cosi definitiva la frattura- con la democrazia cristiana; nelle 'stesse ore, a Roma, l'on. Fanfani, al termine di una riunione del Consiglio del Ministri, ha fatto un bilancio dei primi quattro mesi di attività del suo-governo. Il «bilancio » .era già stato annunciato da qualche giorno e la coincidenza tra 1 due fatti è stata, quindi,, del lutto casuale. Il Presidente del Consiglio,, tuttavia, la .deve avere avuta presènte: proprio per queste, probabilmente, ha ì e vitato nella' sua relazione qualsiasi àccen&b alla situazione politica generale' e ai è temuto rigorosamente nei limiti dun consuntivo di. attività. « Nel quattro mesi — ha fatto notare Fanfani — il Consiglio del Ministri ha tenuto 14 sedute, approvando 42 decreti e 193 disegni di legge. Dei diségni 'di legge, 115. sono Stati già presentati al Parlamento, .56 sono in corso di presentazione e gli altri saranno approntati nei prossimi giorni. Si apre ora .una nuova fase di attività, che sarà dedicata non tanto a preparare nuovi provvedimenti, irla piuttosto a seguire l'esame parlameli tare . di '. quelli già approvat'l ed a curarne succèssi valsente' l'applicazione. Contemporaneamente prepareremo . I nuovi bilanci preventivi con la speranza di : riuscire là dove non sono, purtroppo, mal- riusciti 1 nostri predecessori: a farli approvare- cioè, dal Parlamento ::nèl termini costituzionali sènza ricorrere alleaer elzio provvisoria. * . K' stato un giornalista che, riferendosi alla situazione siciliana e all'articolo programmatico pubblicato nel giorni scorsi da. Andreottl, ha chiesto al Presidente del Consiglio se la situazione politica generale gli sembra tale da assicurare al governo un tranquillo futuro, e se di ciò si óra'fatto parola netla riunione consiliare. Fanfani si è limitato'a rispondere con una battuta di spirito: < Il Con sigilo del Ministri, da quando si è costituito, si è sempre occupato di incrementare l'occupazione e non la disoccupazione: ala. pum in modo limitato, come «Crébbe per questo'caso», L'atteggiamento diòlaccato di Fanfanl può essere stato consigliato da? due ordini di con siderazioni: da una parte c'era una evidente Intenzione polemica, far capire che-la questione siciliana è soltanto una bega locate, senza al$ua* f- straguere la duplice veste nella quale lo stesso Fanfani si trova ad agire. Come leader del partito democristiano, ha tutti i motivi per interessarsi e pre- occuparsi di una Giunta costiuita in aperta ribellione agli organi direttivi del partito. Come Presidente del Consiglio, non ha ragioni di Intervenire contro un govèrno regionale regolarmente eletto e funzionante. Tutto lascia ritenere che a questione non uscirà neppure nelle prossime settimane da questi binari: avrà sviluppi sul piano di partito, ma nessuna ripercussione su quello del governo. La direzione democristiana è stata convocata per lunedi e procederà,- sicuramente, all'espulsione del dissidenti. Probabilmente i rappresentanti delle minoranze non approveranno i provvedimenti disciplinari, ma a' loro protesta potrà avere echi soltanto al consiglio nazionale (che si riunirà il 14 e il 15 P. y.Y- Per stasera, sulla vicenda, c'è da registrare ancora soltanto la soddisfazione con cui a Piazza del Gesù.è stata accolta la condanna della giunta Milazzo pronunciata dal settimanale ufficioso dell'arcivescovo di Palermo. Il silenzio mantenuto sino ad oggi dalle gerarchie cattoliche su un .argomento cosi delicato, aveva'provocato tra 1 dirigenti del partito di maggioranza una (certa apprensione; il favore dimostrato per il principio della « distinzione del poteri » e della « non ingerenza» non si estende sino a questo punto: quando è in gioco l'unità dei cattolici nella dio. ed 11 pericolo che si affermino moviménti politici cattolici, l'appoggio dell'autorità ecclesiastica è sempre bene accetto. ■In difesa di Fanfani — o più esattamente, dell'attuale formula di governo — è Intervenuto oggi con . decisione anche Saragat, che In un discorso a Pisa ha deplorato «lo scarso senso di responsabilità di gruppi scissionistici del maggiore partito italiano » (Milazzo e gli altri dissidenti d*lpèSHsti*nJ) «d hit consigliato < ni«tgglor prudeaza ed una più realistica visione delle cose a coloro che al centro si Illudono di potere tornare » formule Integraliste, del cui clamoroso fallimento gli eventi siciliani sono la prova più evidente » - (Andreotti). ' < B* utopistico — aggiunge 11 leader socialdemocratico pensando anche al prossimo congresso del p.s.i. — un ritorno al centrismo ed al quadrìpartitlsmo. B? pericoloso indulgere in slittamenti verso destra 0 In un rallentamento della attività sociale dell'attuale governo. L'Immobilismo è rotto. Ormai forze lavoratrici, sino a Ieri paralizzate dal mito della falsa unità di classe, hanno preso coraggio. Bisogna continuare eon sempre maggior decisione per questa strada». Enzo Forcella nngsSfgtFns L'on. Milazzo presiedo la prima riunione della Giunta regionale •iolliana (Telefoto)

Persone citate: Andreotti, Fanfani, Saragat