La solenne cerimonia d'apertura del Politecnico nella nuova sede

La solenne cerimonia d'apertura del Politecnico nella nuova sede La solenne cerimonia d'apertura del Politecnico nella nuova sede Il corteo del Presidente tra la folla di via Roma e dì corso Vittorio -1 discorsi del prof. Capetti e del prof. Colounetti: esame di Stato, riforma scolastica, autonomia universitaria - Altri 510 milioni per completare i lavori - La partenza di Gronchi Alle 17,15 Giovanni Gronchi ha lasciato la Prefettura per recarsi all'Inaugurazione del nuovo- Politecnico. 11 corteo ha attraversato il centro della città: piazza Castello, via Roma, corso Vittorio Emanuele, corso Duca degli Abruzzi. Torino ha mostrato lungo tutto il percorso, non soltanto lo splendore delle sue luci, la nobiltà delle sue grandi strade, ma la devozione del cittadini verso la Capo dello Stato. Specialmente In via Roma e nel primo tratto di corso Vittorio, la folla faceva ala al passaggio delle vetture. In corso Vittorio, poco oltre via Arsenale, un uomo è riuscito a fendere la calca e a raggiungere la vettura presidenziale ohe procedeva a moderata velocità. Stando sul predellino quest'uomo — Ernesto De Pippo di 39 anni, nativo di Gioiosa Jonica ed abitante a Chieri — ha proteso una lettera di supplica che è stata ritirata dallo staffiere a fianco dell'autista. Davanti al Politecnico, sfarzosamente illuminato, era in attesa altra folla plaudente. Nell'atrio, il Presidente della Repubblica e le altre personalità sono state accolte dal rettore prof. Capetti, dai presidi delle facoltà di Ingegneria e architettura, prof. Gentilini e Pugno, dai docenti e da una rappresentanza di studenti. Dopo il taglio del nastro tricolore e la benedizione dei nuovi edifici — impartita dal vescovo mons. Bottino — gli universitari hanno offerto a Gronchi il berretto goliardico nero. L'ingresso del Capo dello Stato nell'aula magna è stato salutato da un lungo applauso. L'anfiteatro era gremito. Dietro al tavolo d'onore erano il Senato accademico torinese e quasi tutti 1 rettori degli Atenei italiani. La aula magna è dedicata a Giovan¬ ni Agnelli. Di fronte alla gran- dlosa scalea spicca un busto in bronzo del pioniere dell'industria automobilistica. Per la Fiat erano presenti il prof. Valletta e l'ing. Bono; per la famiglia Agnelli, Il dott. Giovanni Agnelli e l'ing. Giovanni Nasi. Ha parlato per primo il Rettore prof. Capetti che ha rievocato la Btorla del vecchio e nuovo Politecnico. Nella relazione sull'anno accademico, l'oratore ha messo in rilievo l'Incremento degli allievi: nel '57 gli iscritti ai primo corso sono aumentati del 27%, 1 «fuori corso» sono diminuiti in tre anni dal 47% al 15,8 %. Il numero dei « regolari » si è accresciuto dell'11,4%. « Riguardo alla disciplina degli studi — ha aggiunto il Rettore — nulla vi sarebbe dà eccepire, salvo per i noti incidenti relativi «l ripristino degli esami di Stato. Diamo atto agli studenti del loro sforzo di spogliare la manifestazione da ogni carattere di ostilità verso le autorità accademiche e deploriamo il ricorso alla violenza. Facciamo però ampie riserve circa la razionalità dell'attuale ordinamento di questo esame». Dopo aver accennato alle provvidenze del Politecnico verso gli studenti più meritevoli (16 milioni per borse di studio, 7 milioni per corsi « poBt laurea ») il prof. Capetti ha dichiarato aperto l'anno accademico '68-'69, centesimo dalla fondazione del Politecnico, ed ha invitato Gronchi a consegnare la medaglia d'oro e 11 diploma del benemeriti della Scuola al professori Ferrari e Pugno e al consiglieri di amministrazione ing. Berla, aw. Gurgo-Sallce e ing. Tournon, Il prof, Colonnettl, presidente emerito del Consiglio delle Ricerche ha pronunciato poi la prolusione al corsi. Il discorso ha avuto accenti vivacemente polemici, ed è stato spesso interrotto dagli applausi. Alla crescente richiesta del tecnici urge rispondere, egli ha affermato, « con una profonda, radicale riforma dei nostri ordinamenti scolastici. Dovrebbe finalmente trovare attuazione il precetto costituzionale che riconosce ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi ». La Costituzione prevede l'autonomia delle Università, ria questa disposizione è finora rimasta lettera morta. « Quando l'autonomia ci verrà effettivamente concessa, noi potremo affrontare i problemi di aggiornamento dei piani di studio, oggi bloccati a tal segno che non ci è stato ancora permesso di istituire in Questo Politecnico una laurea in ingegneria nucleare, malgrado U.finanziamento sia assicurato da una convenzione con la Fiat del 1955 ». Ha concluso la cerimonia il ministro Togni che ha ricordato le difficoltà superate per la costruzione del Politecnico, e l'interessamento del Governò per 1 problemi del Piemonte. Egli ha assicurato che 1 lavori di rifinitura del Politecnico, per l'Importo di 510 milioni, saranno appaltati al più presto. Dopo la visita all'istituto, salu t«to dalla folla 11 Capo dello Stato si è poi diretto verso Porta Nuova dove alle 18,60 è ripartito per Roma.

Luoghi citati: Chieri, Piemonte, Roma, Torino