Convegno di professori per rendere facile e divertente la matematica

Convegno di professori per rendere facile e divertente la matematica Wliunltl a Firenze gl'insegnanti delia materia più impopolare Convegno di professori per rendere facile e divertente la matematica L'insegnamento non deve ridursi a formule astratte, ma deve guidare gli .allievi in mezzo agli oggetti e alle dimensioni di tutti i giorni - Si consiglia l'uso di molto materiale didattico (Nostro servizio particolare j Firenze, SI ottobre. Quando uno studente liceale di Viareggio vinse or non è molto il concorso nazionale di prosa latina,, li mondo degli studi classici' tirò un sospiro di sollievo. 1« nuove .generazioni, si sentì, 'dire allora, amano dunque gli stùdi umanistici con la atessa passione dei tempi antichi; -non: è vero che la tecnica stia soffocando la letteratura; .ecco qua un ragazzo che sa scrivere in. latino non proprio come Cicerone ma con una perfezione grammaticale e sintattica che rivela in lui una profonda vp. cazione per la cultura classica. Ne faremo ' Un magnifico latinista, un incorruttibile . difensore dell'umanesimo contro la scienza otte uccide la libertà e la poesia. Quest'anno lo studente di Viareggio,.-' prega la maturità con la. - media ;dél ' nove, si. è iscritto all'Università dì .Fisa. Ha scelto'la facoltà di scienze, e il corso che io condurrà alla laurea tri' fisica p'ùra. L'episodio, citato dal prof. Luigi Campedelli nel discorso che ha inaugurato oggi 11 Convegno di studi sulla didattica della matematica, è piaciuto molto agli insegnanti riuniti al Centro didattico. E' servito, diremmo, a sollevare il morale un po' deprèsso di questi professori di matematica che portano sulle spalle un'ormal troppo antica tradizione aneddotica non - sempre lusinghiera. Perché tutti, in tutte ' le professioni, sono disposti ad ammettere che la matematica, con lo sviluppo che ha preso la -tecnica nella vita moderna, è una delle basi fondamentali del mondo contemporaneo; ma siamo in pochi a non detestare 1 ricordi di scuola che sono direttamente legati al professore di matematica. Molti,.fra gli uomini più rappresentativi della nostra classe dirigente, dovrebbero confessare di aver sciolto su un teorema o una equazione i più disperati pianti della loro adolescenza. Moltissimi, in ogni caso, come ha ricordato Io stesso prof. Campedelli, non riescono ormai a trovare nel proprio spirito al- - cuna traccia delle matematiche con le quali pure avevano avuto lungo contatto. Ma cosa voleva significare, si domandano oggi, oltre il gioco di un calcolo più o meno complesso? Aveva nella scuola un'altra funzione al di là di quella del dispensare tedio e spegnere i liberi voli .della nostra fantasia giovanile? Il Convegno di Firenze, che fa" séguito ad un altro, più ristretto, che. si svolse nel feb-r oralo scorso, vuole' appunto . fornire agli insegnanti alcuni - orientamenti sulla didattica della matematica, limitandoli per ora alla scuola secondarla di primo ciclo; esso si pone uno scopo che ha, oltre tutto, qualcosa di patetico: rendere popolare fra i ragazzi una materia, e per ciò i suoi inse ' gnanti, che indubbiamente non .. ' .gode, per esplicita ammisslone di questi ultimi,, del presti . glo e forse dell'affetto che me ■ riterebbe. Ponendo l'accento del Con ' vegno sulla didattica, 1 professori convocati a Firenze un po' da tutta Italia hanno do■ - vuto consentire che se la ma -'■ tematica non resta nel cuore della maggioranza dei ragazzi, ed è la materia che più li fa --- «offrire, è soprattutto perché è insegnata, male, perché viene presentata come una tecnica, «che nemmeno sembra sfiorare il mondo dello spirito, al di fuori di quello che è il gelido esercizio dèi ragionamento entro le ferree argomentazioni di.una inflessibile logica, al contrarlo, delle materie letterarie, storiche, filosofiche, che contengono in sé elementi che mostrano chiari 1 loro rapporti: con i valori umani, si che.ai cultori di tali studi viene: dà essi un affinamento di sensibilità, una capacità di comprensione che facilita loro l'arduo compito di educare 1 giovani penetrandone l'animo»!' La diagnosi del prof. Campedelli trova evidentemente Consenziènti' i professori più attenti a questi problemi, e | consapevoli della- necessità; di adeguare ' l'Insegnamento alle . curiosità e. agli interessi uma' ni dei giovani. Gli altri, per i quali il mestiere ha ormai perduto. ogni sapore di missione, andranno probabilmente incontro ad una sempre-più dolorosa impopolarità,.: ''.Quali siano le strade da seguire per educare al pensiero matematico con risultati più soddisfacenti, sarà indicato dal Convegno nel prossimi giorni, durante 1 quali, fino al 6 novembre, saranno tenuti seminari e' lezioni .del prof. Angelo» Pescarini, della professoressa Emma Castelnuovo, del prof. Bruno Tedeschi, del prof. Bruto " Caldonazzo, del prof. Guido Zappa e del prof. A Tedone. Dal discorso Inaugurale del prof. Campedelli si è già delineato, tuttavia, l'orientamento del Convegno, il quale evidentemente mira a far si che l'insegnamento della matematica non introduca più i ragazzi nel mondo della logica pura, dell'astrazione formale, bensì in quello del reale, in mezzo ; agli oggetti e alle dimensioni della villa di tutti 1 giorni, in modo che essi giungano alla matematica con un continuo riferimento al concreto, un diretto contatto con il mondo del la materia. In tal senso è consigliato l'uso di materiale didattico consistente in modelli e strumenti elementari atti ad aiutare e guidare l'osservazione. Per l'insegnamento della, .geometria, ad esemplo, .sono"« .«--'stati introdotti il «.geoplano » (una tavoletta con infissi degli appigli disposti a reticolo in modo che vi si possano fissare Cinetici di vario colore per dare rappresentaziqpe. alle più '' diverse figure geometriche, facilitare il riconoscimento diloinèvcfirmsmp■ vlitgesgcgtgLdmssercdIcmulidvsC1sclpzGnmtfavtdnt loro proprietà elementari e di infinite situazioni geometriche) è 11 « geospazio » (un cubo cavo trasparente fra le cui facce interne sono tendlbili dei fili elastici ohe consentono la rappresentazione di figure geometriche tridimensionali quali s'incontrano nell'insegnamento medio e l'acquisizione dei rapporti spaziali). ' ..' ■ « Il ponte fra vecchio e huovo umanesimo — ha conclùso li prof. Campedelli interpretando, le speranze del Convegno — spetta alla matematica: essa, deve mettere in luce i suoi valori filosofici e stòrici, gli elementi di umanità che conserva in misura tanto maggiore a quella che gl'insegnanti lasciano sospettare ai ragazzi ».' - Giovanni Grazzini -

Persone citate: Bruno Tedeschi, Campedelli, Cicerone, Emma Castelnuovo, Giovanni Grazzini, Guido Zappa, Luigi Campedelli

Luoghi citati: Firenze, Italia, Tedone, Viareggio