Per poche sterline comprarono un capolavoro

Per poche sterline comprarono un capolavoro Due "cercatori » a Londra Per poche sterline comprarono un capolavoro (Dal nostro corrispondente) Londra, 29 ottobre. Sembrava un piano perfetto, n pittore aveva il compito di scoprire quadri di gran valore il buo ricco amico di acqui starli. Il ricavato della vendita sarebbe stato diviso in .due. L'idea si rivelò cosi astu-ta che, alla sua prima appli- cazione, i due- soci acquistarono per sole' diciassette ster Poe un dipinto che ne vale ventimila, e foiose più. Ma, a questo punto, 'quando si. trattò di raccogliere'! frutti dell'operazione, l'accordo, sfumò. E la ttla è 6ra nell'armàdio di un avvocato in attesa che la giù- horo illustre allievo. O forse di Giovanni Francesco Barbieri, stlzlà '.risolva la singolare vertenza. Il pittore è il russo Konsiantine Yarzynski. Vive a Londra dalla 'fine della guerra, è un Intenditore di ' arte italiana. L'amico e Vincent Byrne, un uomo di 48 anni, noto per la sua elevata posizione nel mondò finanziario e per le sue generose attività benefiche. Entrambi questi uomini sono reduci dai campi di concentramento nazisti. Il primo si è salvato perché tatuava 1 toraci delle sentinelle; il secondo perché con incredibile audacia riuscì a' varcare 1 reticolati, attraversare la Germania e a riparare in Svizzera. Vincent. Byrne sapeva . che Londra è il più ricco mercato d'arte del mondo e che ancor oggi, con un po', di fortuna, è talvolta possibile scoprire capolavori e acquistarli per poche sterline. Aveva bisogno dell'esperto: sì rivolse dunque a Yarzynski offrendo di dividere per metà ì profitti sulle vendite. L'incarico del pittore sarebbe stato quello dì esplorare le gallerie d'arte, ì negozi di antiquario e i vari mercati all'aperto, e segnalare immediatamente a Byrne — o comprare per suo conto — tutti quegli oggetti, e in particolare quadri, che égli riteneva di un certo'valore.' La caccia si apri qualche settimana fa e subito il pittore scopri qualcosa che attrasse la sua attenzióne: Ad una vendita all'asta,' vide abbandonato in un canto della sala un dipìnto,: alto quasi due metri, la cui superficie altro non era che una tavolozza di sporcizia e mediocri vernici. Sfa in un angolo faceva capolino . una gamba, e questa gamba — pensò il russo — non poteva essere opera che di un grandissimo artista. Il pittore acquistò senza esitazioni la tela. Prezzo: diciassette sterline. 'Il quadro fu consegnato alla < Sezione restauri » della Galleria Nazionale e pochi giorni di lavoro dimostrarono che la diagnosi non era sbagliata. Tolti l vari strati che occultavano 11 dipinto originale, gli occhi si posarono su un saggio di eccellente pittura. Potrebbe essere un'opera di Tiziano o Ttotoretto —' dissero subito 1 periti ^-'o di qualche morto nel 1666, di cui esistono alcuni quadri alla Galleria Nazionale La larghissima tela mostra Abramo mentre si accinga a sacrificare il figlio Isacco. Magnifici, caldissimi l colóri, tipicamente della scuola 'veneziana. Il dipinto non vale meno di ventimila sterline, circa 35 milioni di lire: in America, una volta stabilita la sua autenticità, potrebbe essere venduto anche a prezzo superiore. Ma ora che 11 < colpo » è fatto, non c'è più nessuno a goderne i frutti. Per ragioni che non sono ancora chiare, Byrne e Yarzynski hanno litigato, sembra che il russo esiga più della metà pattuita. Comunque, la vertenza è in mano degli avvocati e il dipinto,- dopo tre secoli di oscurità e pochi giorni di celebrità, è tornato tra la polvere e le scartoffle. m. ci.

Persone citate: Byrne, Giovanni Francesco Barbieri, Vincent Byrne

Luoghi citati: America, Germania, Londra, Svizzera