Un padre accusa infermieri e medici d'aver lasciato morire il suo bimbo di polio

Un padre accusa infermieri e medici d'aver lasciato morire il suo bimbo di polio Ordinata n n'appuro fa neiit a inchiesta al Policlinico di Roma Un padre accusa infermieri e medici d'aver lasciato morire il suo bimbo di polio Drammatica lettera di un ferroviere ai giornali - Il piccolo, di 10 mesi, sarebbe rimasto senza cure- Le inservienti avrebbero dimenticato di inserire l'ossigeno nel polmone d'acciaio- Le,gravi-:ajfermaziphi sm^ptité dàVdireitore dell'ospedale (Nostro servizio particolare) Roma, 29 ottobre. il prof. Testa, presidente degli Ospedali Riuniti di Roma, ha'ordinato una severa inchiv sta sull'attività dei medio} e degli infermièri del ■Policlinico', il maggior- ospedale] delia città: ' l'inchiesta ha .presa l'avvio da una; drammatica lettera inviato ieri ai giornali romani da un ferrovière, il signor Oostan^fte Massari. Ita lettera de^ Massari costituisce un vero e.proprio atto di accusa contro la presunta disorganizzazione dei servizi sanitari e. assistenziali del Policlinico ed è un documento umano che non si pud leggere senza provare un senso di pena: con accorate parole il ferroviere ..denuncia l'incuria, l'indifferènza;'la mancanza di spirito umanitario del personale ospitaUero e sostiene'che il suo figlioletto; Alfredo, ricoverato in corsia, per un attacco ,?di poliomielite, .venne abbandonato e. lasciato morire quasi senza cure. La denunefa del Massari ha prodotto tra la cittadinanza vivissima- impressione, ed e inutile dire che, se l'episodio verrà confermato, non vi saranno parole bastanti a condannare il comportamento di alcuni infermieri. In attesa di conoscere i risultati dell'inchie-: sta (c Vna inchiesta approfondita e obiettiva > ha promesso il prof. Testa), ci limitiamo a riferire i fatti nella loro crudezza. .. ,. . Mercoledì scorso, il. piccolo Alfredo Massari, di 10 mesi, venne qplto da un primo attacco fèbirile; il medico cu-i rante diagnosticò un principio di poliomiolite e ne ordinò l'immfe^*.^oott»r<» '^l&XJftfó cój'reparto isolàmértfp. A ipfesto pftnPo — «tóndo''<il rtfdòonto'-^è^'-onVoi^t^'J^^or*-; -i cóminaiii.a calvario del'iimero piccino, tyefróstòin- iin 'tettino accanto ad altri, ricoverati, Alfredo rimase abbandonato a se stesso, per parecchie ore senza che alcuno si curas¬ m^frttta perfino a risposare se ai visitarlo,. La febbre intentò crésceva )eì il piccolo, trascorsa l'ora della poppata, si lamentava: la madre, signora Elena, che vegliava accanto al capezzale, chiese più volte- tale infermiere un pentolino .in- cui far riscaldare la razione di latte. Non ottenne risposta e alla fine dòvéi%afdare Ma figlioletto latte freddp e fu il poppatoio in seno. Il giorno successivo — ri/eriamo ancora le dichiarazioni dei genitori del bimbo — Io stato del piccolo Alfredo peggiorò: la febbre era altissima e la respirazione faticosa. Accorsero -finalmente i.medici, disposero il trasferimento in un'altra stanza, ordinarono di collocare il malato nel polmone di acciaio. Le infermiere che eseguirono l'ordine — sostiene il signor Massari — dimenticarono di inserire nell'apparecchio la bomba dall'ossigeno: alla dimenticanza posero rimedio solo dopo due ore, in seguito alle vibrate proteste della madre. La lettera del ferroviere prosegue oon una elencazione di soprusi, di assurdi divieti, di risposte scortesi. Perfino una suora, alla madre che cercava di entrare in cucina per chiedere una bottiglia d'acqua minerale, avrebbe detto; «Qui non pud entrare,' fili- spòfcdil pavimento che- e1'aderta;;,pulito ». E dinanzi al grido,:ahgosoiato «mi Zasci entrare^ihio figlio sta morendo.», avitepbe aggiunto: «Ne piupipno ip.n>ti di bambini, non\ è] ila , prima lei».- Il prof. Testa; còme primo atto dell'inchiesta^ ha provveduto a\ ..'convocare nel-suo ufficio i coniugi Massari. Essi gli faan'Mfòpetyto il loro raccontai, e hanno'.anche detto che, dopo tq marte del piccolo Al'fre'àài', uh"' 'ispettore dell'ospedale, li avvicinò all'uscita per dir loro: «Non fate scandali, state buoni e tranquilli*. Nel prossimi giorni il presidente degli Ospedali Riuniti interrogherà il personale ospedaliero, chiamato in'causa,-e-potremo allora conoscere l'altra versione dei fatti. Sembra che sarà una versione del tutto opposta a quella fornita dal ferroviere Massari: i mediai e gli infermieri del Policlinico negheranno cioè ogni addebito, respingendo con sdegno, le accuse loro mosse. Qualche anticipazione in questo senso è venuta già questa sera ad opera del prof. Costanti, direttore del Policlinico. Il prof. Costami, che asserisce di aver compiuto una breve inchiesta interna nell'ospedale, ha precisato che i medici vietarono di dare il poppatoio al piccolo^ Alfredo perché questi respirava oon difficoltà e correva il rischio di morire soffocato dal liquido. Quanto alle accuse di incuria, di indifferenza, di scarsa sensibilità, esse sarebbero inventate di sana pianta. € Dai portantini ai medici — ha ' aggiunto il vrof. Costanzi — tutti si sobbarcano in questi giorni a un lavoro gravoso, poiché l'insufficienza di personale ha reso necessaria l'adozione di turni più lunghi. Oon ciò nessuno vuol negare che l'assistenza ospedaliera, e specialmente quella per i bimbi poliomielitici, debba essere incrementata e attuata au più larga scala». Al Ministero della Sanità si concorda con questa esigenza e si assicura che verranno presi tempestivi provvedimenti per migliorare le condizioni di cura e di ricovero dei piccoli colpiti dalla paralisi; ancor oggi il ministro MonaXdi ha presentato alla Camera un disegno di legge ohe prevede la autorizzazione alla spesa .di 900 .milioni di lire, necessari al pagamento delle rette di ricovero dei poliomielitici poveri. La terribile malattia pare essere entrata; dimeno a Roma, in una fase decrescente; il numero degli ammalati, da dieci al giorno, è sceso negli ultimi tre giorni a sette e ìoggi a quattro. Molto probabUménA te, prima della fine delta settimana, il ministro della sanità deciderà la riapertura delle prime tre classi delle scuòle elementari anche nelle città dove l'inizio delle lezioni era stato ritardato. Sandro Cova

Persone citate: Alfredo Massari, Costanzi, Massari

Luoghi citati: Roma