Inchiesta sul chirurgo che lasciò una benda nell'addome della paziente

Inchiesta sul chirurgo che lasciò una benda nell'addome della paziente Inchiesta sul chirurgo che lasciò una benda nell'addome della paziente $ ferente, fa fatate'jet mali diversi - Infine morì dopo vn'ofrtanàh* d'argenta Si trattava d'ano garza lunga mezzo metro - In seguito la donna, sempre tof- o a o i à l e n' a a e à : e 1 a i e, a e (Nostro servizio particolare) Asti, 27.- ottobre. .. L'incarico di accertare :lé; cause ohe portarono alla morite Ró^as'Elia^'di-'oT anni, è stato affidato al prof. Formaggio della Università di Pavia, aggi* pomeriggio il perito ha condotto un lungo esame sul cadavere della donna « nei prossimi giorni riferirà alla Procura della Repubblica. Si ritiene che la responsabilità di un medico sia stata-indicata, almeno 'come probabile, -perché la Procùra/ha iniziato Tiri procedimento penale per omicidio colposo'. Rosina. Elia era vedova di un ' dipendente della Way' Assauto ed abitava sola in via Pietro ^Chiesa 9. L'unico flgilo, Bruno Ai 34, anni, sposato, è macchinista in ferrovia. Quattro anni fa si era fatta ope ,Vare\ pèV.iina cisti prèsso la Clinica Nuova di Asti. L'intervento era stato eseguito dal giovane ' ginébológo- dott "Poi Jastri. Iritewèntó-'i;luscitO. Sennonché dopò qualche tempo la dònna prese a lamentarsi di continui - dolori ài. ventre.-. Si fece visitare, si rivolse a diversi' mèdici, fu curata per mille malanni differenti, ' ma senza alcun sollievo.. Lunedi della scorsa settimana obbe conati violenti- di vomitoi,-Mercoledl la dovettero trasportare d'urgenza all'ospedale civile. La diagnosi era di occlusione intestinale ed i medici dott. Ferraris e Sorisio subito iniziarono / l'intervento: chirurgico — perché il caso, èra- gravissimo— .e-.pochi minuti doìrpo j.gluase ii:s grimaiiò^i .prof. Calvi, che era stato' chiamato a casa. ' '. Era ni una occlusione intestinale, ma con somma sorpresa la mano guantata del chirurgo sfilò dall'ileo una pezzuola, di tela lunga 52 centimetri. Evidente che nel ;corso di 'un -precedente intervento chirùrgico la pezzuola èra stata dimenticata nella cavità del peritoneo. Poi il corpo estraneo 'prèflftfefdp- aveva léso la. parte intestinale ed era stato assorbito lentamente. Già la pezzuola era entrata quasi per intéro nell'ileo. Se non avesse procurato ; una occlusione avrebbe potuto anche essere eliminata per via naturale. Ma era troppo voluminosa. Fa necessario, asportare 80 centimetri ' di intestino.' Rosina Ella, dopo l'operazione, sopravvisse per 36 ore dando l'illusione che potesse salvarsi. Invéce venerdì mattina uno scompenso cardiaco le fu fatale. V L'istruttoria dovrà ora accertare se qualcuno ha la responsabilità del suo decesso. Si parla di causa causante, per usare termini giuridici. Ossia la donna, è morta per scompenso cardiaco in seguito ad intervento chirurgico determinato da occlusione intestinale e la occlusione avrebbe come causa prima la pezza dimenticata nella cavità del peritoneo, Non è la prima volta che un chirurgo si dimentica un corpo estraneo nel corpo del pà- scucpvpcsrtstlfpna e a i ziente. Altri casi si sono avuti, seppur rari, e quasi mal mortali. DI solito si è trattato di pinze, le quali essendo metalliche, ben si individuano al' l'esame radioscopico e anche si sentono all'esame tattile." Alcune volte è stato dimenticato un tampone di garza, meno facile se non impossibile a eoo» prire. Quésta' volta stupisce iìj volume della pezzuola. L'istruttoria sarà complessa perché deve sindacare in un campo assai delicato: la responsabilità del medico chi-, rurgo. La polizia ha interrogato i familiari della Elia: il costituto procuratore dott. Catambrone ha fatto sequestrare le cartelle cllniche, che si ri-' feriscono al primo intervento per la cisti, e la pezza rinvenuta nel corpo della donna. tr. , ar-

Persone citate: Assauto, Ferraris, Formaggio, Rosina Ella, Sorisio

Luoghi citati: Asti, Pavia