"Thyl Claes,, di W. Vogel nel concerto Pedrotti all'Auditorium

"Thyl Claes,, di W. Vogel nel concerto Pedrotti all'Auditorium "Thyl Claes,, di W. Vogel nel concerto Pedrotti all'Auditorium E' giunta finalmente a Torino, ma solamente In parte, una fra le più felici composizioni dei nostri giorni, Thyl Claes, «l'oratorio epico di Wladimir Vogel, che, nato a Mosca nel 1896, vive in Isvizzera. La maggior parte delle sue opere .è stimata, non soltanto per là novita della stesura, ma anche e .soprattutto per la vigoria drarh-matica. Di'poche cose sue, dl■ 'mostratlve di ricerche tecniche, >ì»n occorre far menzione,-; v-'.-'-Questa volta l'autore- atesso -\provvide ad espungere gran.nu ;mero di pagine. Direttori. ed ?rganizzatori di concerti In paecchle città d'Europa erano >. stati, costretti a spartire la durata, quattro ore e più, in due l udizioni. Tale espunzione ha molto -modificato.J'aépetto formale e l'intimo svolgimento del dramma. Quésto derivò dal celebre romanzo Tilt Kulenspicgel del De Costèr rievocazioni ; di eventi storici nelle .Fiandre, le guerre, l'oppressione della libertà religiosa e sociale, le lotte . spirituali, i sacrifici 'eroici, eccetera; e la-stesura si giovò di un particolar modo corale, quello < parlante >, di ampie composizioni' polivoche. di due Narratori; e di altri particolari elementi, che, soppressi, non occorre descrivere. Ora si hanno soltanto sei'episodi, un Recitante, una .Cantante, e, s'intende, l'orchèstra, l'ordinaria L'esecuzionedura circa quaranta minuti,-:, . Primeggiano due-sentimenti: l'amore di Till Eulenspiegel. bonaccione «• ridanciano, per l'affettuosa Nelè, eVlò strazio df Claes, 11 loro figliuolo, che rinuncia alla vita, all'amata Soet kln, per tener fede alla tendenza rìformatrice;-attorno a loro infuria la crudeltà di governanti e di giudici.. Il Narratore . espone i fatti, ; La Véce Inter viene a - cantare gli stati d'a nimo. Ancora una volta, n'accerta che l'alternanza dèlia declamazione d'un testo letterario con l'Intonazione vocale «e con le sonorità strumentali, qualunque sia il modo, si risolve In una perfetta opera d'arte . se l'artista (si pensi a Mozart, a Beethoven!), intènsamente commosso dal dramma dei personaggi da lui immaginati, ' realizza l'opera in. continua pienezza lirica. Qui gli stati d'animo e l'atmosfera vlgoreg- giano, distinti e toccanti. . Nel 1'Introduzione . ai ha un eloquente preludio alle vicen- de funeste. Squillante e. tetro risuona l'annuncio, e si diffonde con echi e moltiplicazioni, Inframmezzato da severe meditazioni chiesastiche. Alla descrittiva parlata del Narratore' segue ti Canto, non altrimenti denominato, che metodizza semplice e pietoso; le rade armonie strumentali secondano il .moto e 11 sentimento. Preoccupato, evidentemente, di variare 11 carattere frammentario, 11 Vogel tratteggia con garbo ed efficacia, con ritmi curiosi e timbri pettegoli, l'arguzia di Eulenspiegel beffeggiente taluni cittadini venuti alla fiera di Damme; son tocchi di amara allegria. Del -, .tutto diverso -è. il terzo momento, e, per unanime riconoscimento di critici d'ogni tendenza, purissimo, ' nobilissimo! Chaconnt d'amour. Alle suggestive immagini verbali della natura fiorita, della primaverile serenità, della calma gioia di vivere, ed all'inconsapevole turbamento di Eulenspiegel, rispondono -immediati, intrinseci, la tenera, languida, sospirosa melodia, cantata da Nele, e- l'accordo, sommesso, palpitante. Dall'idillio alla tempesta. Il rintocco della campana grossa, detta Borgstorm, che preanuncla e presenta i giudici e Claes accusato, è come l'inizio d'un tremendo sconvolgimento. Male si direbbe che solamente l'«effetto» è qui potente. L'imitativo, 11 pittoresco, cedono a un slnfontsmo, nel quale.tutto sussulta, funebre, ossessivo. Altri, toni, miti, flebili, dolorosi, rappresentano poi la visita del genitori al prigioniero, l'addio, i ricordi; un improvviso scatto, fugace ribellione, e la rassegnazione. Impetuoso, l'ultimo episodio: sovrumana energia e fede nel canto del. martire sul rogo; orrenda, bestiale fola di punizione e vendetta. Chi ascolta ed intende quest'opera, seppur è uno di coloro che erroneamente tutto confondono ripetendo il motto: «Musica contemporanea», (e non meno erroneo è parlare senza distinzione dei singoli valori delle «musiche antiche»), certamente riconosce qui un saggio insigne di quel ila drammaticità ed emozione. che sempre sono presenti nel le opere d'arte d'ogni tempo, Applaudito già in alcune ese- cuzloni in Italia, l'oratorio ha riottenuto iersera fervido fa- vore, grazie anche al contributo di Susanna Danco, cantatrice precisa, esimia, di Anton Gronen Kubizki, incisivo narratore, e alla sicura, vigile, competente direzione del maestro Antonio Pedrotti, i medesimi interpreti che l'anno scorso, a Róma, furono parimenti festeggiati. Precedettero Thyl Claes una Sinfonia e il mottetto Esultate, Jubilate, (solista la stessa Danco), di Mozart, giustamente applauditi. j a. a. c.

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