Fallito il tredicesimo lancio di un satellite americano

Fallito il tredicesimo lancio di un satellite americano Fallito il tredicesimo lancio di un satellite americano Cape Canaveral, 23 ottobre. Il tredicesimo tentativo effettuato dagli Stati Uniti per1' mettere Ih orbita un satellite è fallito per il mancato funzionamento del razzo a quattro stadi «Juplter C» nella cui parte terminale i tecnici dell'Esercito avevano posto la nuova «luna» denominata «Beacon». Un comunicato diramato verso le otto , di stornane riferiva che- 11 jharicàto- successo erada imputarsi ad alcune imperfezioni tecniche che non avevano consentito il regolare funzionamento degli ultimi due 'adi del -mlsalle, < - \ Non al' sa -tuttavia: con precisione che cosa non abbia funzionato nel corso dell'esperimento. Il dott. Jack Froehlich, vice direttore dei laboratori dell'Istituto tecnologico, della California ed esperto di propulsione a razzo, ha detto: «Un primo accurato- esame non ha ancora permesso di individuare la causa della mancata accensione degli stadi superiori del « Jupiter ».' Gli addetti al controllo radio avevano segnalato a soli 110 secondi dal «via» che la trasmittente contenuta nel razzo inviava del segnali non chiari, che sono continuati poi per set minuti. Anche questo è un mistero che bisognerà chiarire in quanto le cause possono essere molteplici. L'esperimento di stamane non si presentava comunque molto facile anche perchè il satellite impiegato ha caratteristiche assolutamente diverse da quelli costruiti sinora > Il < Beacon » Infatti si presenta esteriormente come un paracadute piegato. Si tratta in sostanza di un grosso pallóne del diametro di metri 3,60 ottenuto Con uno speciale materiale plastico foderato'di sottilissime foglie di - alluminio. L'involucro in plastica- ha unospessore di 7/100 .di millimetro, quello di alluminio di ■.15/100. Se il «Juplter C > avesse funzionato, il « Beacon », posto nell'ultimo stadio, sarebbe stato espulso dopo che l'azoto contenuto in una speciale bom boletta ad esso collegato lo avrebbe gonfiato, librandolo negli spazi superiori dell'atmosfera. La grossa sfera argentea, priva all'interno di qualsiasi apparecchiatura, avrebbe seguito l'orbita prefissata come una enorme bolla di sapone e sarebbe stata perfetta¬ mente . visibile ad occhio nudo prima dell'alba e dopo il-tramonto. ;' '. ' ' 1 I dati sulla densità dell'atmosfera, sulle radiazioni, solari, e sul bombardamento, meteorico ' sarebbero stati : trasmessi invece da speciali strumenti contenuti in una''«cartùccia » metallica che,-, espulsa Insieme al satellite, ne .avrebbe seguito la medesima orbita posta ad una distanza di circa 640 chilometri-dalla Terra. Secondo alcuni esperti, il «Beacon » sarebbe dovuto rimanere in òrbita una quindicina di giorni, secondò altri invece un mese e forae più,

Persone citate: Cape, Jack Froehlich, Jupiter

Luoghi citati: California, Stati Uniti