Dice di aver ucciso l'amante perché la voleva redimere

Dice di aver ucciso l'amante perché la voleva redimere // procèsso al « guappo » Dice di aver ucciso l'amante perché la voleva redimere Genova, 17 ottobre. Raffaele Irollo ha detto quest'oggi — al presidente della Corte d'Assise che lo giudica per aver ucciso l'amante Lorenzlna Rattazzo detta c Pupa » — di avere sparato contro la donna perché l'amava troppo. «Volevo rifarmi una vita — ha dichiarato — e volevo redimere Lorenzlna. Non è vero che la sfruttassi; non è vero che la picchiassi; non è vero che io abbia sparato per vendicarmi del suo abbandono ». Raffaele Irollo ha parlato sempre sottovoce: il colpo di rivoltella che egli si è sparato alla ' tempia destra l'indomani del delitto, gli ha Indebolito sensibilmente l'udito e l'imputato non è ancora, in grado di, controllare il tono delta propria voce. L'imputato ha'parlato per un'ora e. più. Ha W-, petuto che egli voleva ; redimere Pupa Rattazzo; Ohe le uniche liti erano motivate dal fatto che la donna continuava a fuggire di casa e a fare la vita. notturna nel dancings •■ dtj via Gramsci. Lui voleva sposarla e portarla con sé a Napoli, ad abitare in casa .della madre. « Ci saremmo fatti Una' vita nuova — ha esclamato —; quando tornai dall'ospedale, però, mi accorsi che per diverse notti,. durante la mia assenza, Pupa aveva dormito fuori di casa ». Sono poi sfilati 1 primi testimoni, compresi la madre e 11 padre della vittima. La signora Genoveffa Merlo ha dichiarato: «Una notte sognai mia figlia morta. Sognai anche che l'assassino'era lui »; ed ha indicato Tiroilo sui banco degli imputati. « La .picchiava — ha proseguito fa donna —, la sfruttava-' ta * minacciava. Quando uccise la mia povera figliola io ero diretta in Questura per deh anelarlo a causa del maltrattamenti che inflig geva a'^reatj^C». ty' ■

Persone citate: Genoveffa Merlo, Raffaele Irollo, Rattazzo

Luoghi citati: Genova, Napoli