Due morti nello scontro con una macchina guidata da un giovane senza patente

Due morti nello scontro con una macchina guidata da un giovane senza patente II tragico incidente ad una stretta curva in Valuuliee Due morti nello scontro con una macchina guidata da un giovane senza patente Le vittime, due muratori, scendevano in moto dalla collina- Verso la Maddalena, saliva Ia1100 con tre giovani e tre ragazze - Al volante un diciottenne: aveva preso l'auto al padre ed era venuto da Pinerolo per fare una gita Alle 17,30 di Ieri tre muratori dell'Impresa ing. Pellegrino — che sto erigendo un capannone al campo di tiro a volo dello Maddalena — incendevano rapidamento vorao Torino lungo la strada di Valralice-: precedeva su una « Itrm » il trentaquattrenne Francesco Zappp ,osna, abitante in via Gropello 14, seguivano, su uno «Vespa», Salvatore Pennavaria di 29 anni, domiciliato in vio Postumla 1, e Alfredo Gramigna di 60 anni, abitante, nelle stessa casa di cui è anche custode. La « Vespa » era guidata dal Pennavarla. Nello veloce discesa il Zoppavegna era una cinquantina di metri più avanti. All'uscita di una curvo abbastanza ampio, ma lunga e resa « cieco » da una fitto siepe alta circa un metro e ottanta, vedeva arrivare in senso opposto una < 1100-103 » con sei passeggeri a bordo: la «1100» — secondo le dichiarazioni dello Zappavegna — viaggiavo a velocità abbastanza sostenuta, tonto che egli sentiva il bisogno di staccare la mano sinistro dal manubrio e consigliare prudenza gridando con quanto flato aveva In gola «Fate attenzione! Ci sono oltre moto! >, Poco dopo, alle' sue spalle, lo Zappavegna udiva uno schianto -tremendo e il minore lacerante .di una frenata. Tornava indietro e scorgeva uno spettacolo sconvolgente: la <Vespa» era venuta a collisione con la « 1100 > e aveva battuto con estrema violenza contro la parte anteriore sinistra del la vettura. Il Gramigna ero rotolato sull'asfalto e giaceva riverso sul ciglio della strada; il Pennavaria aveva compiuto un volo so pra il cofano dello macchina, fracassandosi la testa contro il bordo superiore del parabrezza. - Dalla macchina, targata TO 241064, erano scesi terrorizzati, tre ragazze e tre giovani. Chi era al volante, il diciottenne Armando Caprioglio, residente a Pinerolo in corso Tonino 112, appariva sconvolto ed esterrefatto. La rottura del parabrezza gli aveva causato alcuni tagli alla fronte. SI fermavano alcuni automobilisti, accorrevano parecchie persone dalle case vicine, qualcuno provvedeva a chiamare telefonicamente la Croce Bosso. I due muratori venivano subito trasportati all'ospedale di San Vito e accolti dal medico di turno dott. Morera. Pennavaria giungeva cadavere, il Gramigna era ricoverato in condizioni disperate. Dopo breve agonia, anch'egll è deceduto. Sul posto interveniva una pattuglia della Polizia Stradale e il maresciallo Cerasa del commissariato di P. S. Borgo Po con due agenti. Si sequestravano i docu menti dell'auto e si chiedeva la patente al giovane automobilista cioè al Caprioglio ed égli allargava le braccia rispondendo «Non ce l'ho ». Si accertava che il Caprioglio, abitante a San Paoli- del Brasile, era venuto in Italia con la famiglia un paio di mesi fa per far visita ai parenti domiciliati a Pinerolo. E padre, appena arri voto in Italia, aveva acquistato la « UGO ». Ieri il Aglio se ne Impadroniva a sua insaputa e con un gruppetto di amici si dirigeva alla volta di Torino, meta il colle della Maddalena. Il maresciallo Cerasa invitava il Caprioglio in commissariato e qui il funzionario lo tratteneva, in attesa di ulteriori accertamenti. Da Pinerolo partiva subito il padre. Alle 22, concluso l'Interrogatorio, il -giovane Caprioglio veniva rilasciato: sembra che egli abbia dichiarato di over ottenuto In Brasile un permesso provvisorio di guida, analogo al nostro « foglio roso», ma di aver lasciato il documento nella sua casa a San Paolo, dove dovrebbe far ritorno con 11 padre alla fine di questo mese. Il giovane sarà denunciato a piede libero per duplice ornici dio colposo. Intanto la tragica notizia giungeva nella casa di via Postumla 1. E fratello e le due sorelle del Pennavarla, la moglie e il figlio dodicenne del Gramigna accorrevano disperati all'ospedale. Salvatore Pennavaria di 29 anni e Alfredo Gramigna di 50