Il P.M. chiede i lavori forzati per i terroristi che attentarono a Salan

Il P.M. chiede i lavori forzati per i terroristi che attentarono a Salan Il P.M. chiede i lavori forzati per i terroristi che attentarono a Salan Quindici anni ad uno degli impotati» 10 agii altri quattro - Il maggior responsabile è fuggito in Spagna - Decisiva testimonianza del generale d'Algeria (Nostro servizio particolare) \Parigi, 14 ottobre. Dinanzi al Tribunale militatare di Parigi, il generale Salari è stato messo oggi in presenza dei terroristi ohe tentarono di ucciderlo, il 16 gennaio 1957, ad Algeri, sparandogli con un « bazooka > dal tetto dirimpetto, al suo studio. Il proiettile colpi invece i! comandante Rodier che fu ucciso, mentre il generale Salari fu ealvo. I sei colpevoli, arrestati alcuni mesi dopo,' dichiararono di aver voluto attirare l'atten zione del governo e dell'opinione pubblica sul problema del l'Algeria affinché tale territorio fosse conservato alla Francia. Volevano colpire il generale Salan credendo che fosse liei campo di coloro che erano pronti ad accettare l'abbandono dell'Algeria. I fatti del 13 maggio scorso ad Algeri mostrarono che gli assassini si sbagliavano sul conto del generale Salan, ed il processo a loro carico — che si svolse per la prima volta nel luglio scorso — sembrò superato. Gli avvocati difensori dei sei imputati, col pretesto che il principale di essi, René Kovaos, era ammalato, chiesero ed ottennero non solo il rinvio del processo ma altresì che i loro clienti fossero messi in libertà provvisoria. Di questa libertà provvisoria il Kovacs approfittò per fuggire in-Spagna, il giorno prima ohe Iniziasse l'attuale processo, e la fuga costituisce d'altronde un mistero, in quanto egli era strettamente sorvegliato dalla polizia. Sta di fatto ohe li processo iniziò la settimana scorsa senza il Kovacs, il cui caso venne separato dagli altri: egli sarà infatti giudicato in contumacia. I cinque imputati — Philippe Castille, Fechoz, Tronci. Gaffori e Della Monica — appaiono soltanto comparse, ma la deposizione odierna del generale Salan restituisce al processo un certo interesse. Salan ha smentito di aver detto all'aw. Tixier-Vignancourt, difensore di René Kovacs, di aver desiderato che quest'ultimo venisse assolto. Disse effettivamente di non volere che il Kovacs. ammalato, morisse in prigione, ma lo disse unicamente perché bisognava che potesse rispondere del suoi atti dinanzi alla giustizia: «H colonnello Rodier aveva servito coraggiosamente in Indocina e non meritava tale morte. Per conto mio non c'è perdono. Ho fiducia nella giustizia del mio Paese > ha aggiunto il generale Salan prima di ritirarsi. Questa dichiarazione ha provocato un certo disorientamento fra i difensori degli Imputati, tanto più che questi ultimi sono a piede libero ed il commissario del governo ha chiesto il loro arresto immediato, ohe il Tribunale però ha rifiutato. H commissario dei governo, negando poi che gl'imputati abbiano agito per patriottismo, ha affermato che essi sono semplicemente degli assassini, ed ha chiesto 15 anni di _ lavori forzati per il Costine e> dieci anni per ognuno degli al- tri quattro. Poi1 ha detto: « Ora udirete gli avvocati difendere gl'imputati con molto talento. Respingete la loro eloquenza e non cedete agli appelli patetici; se esitate, volgete lo sguardo alla vedova del colonnello Rodier che è nell'aula, e date un'occhiata alla fotograna del corpo dilaniato di quest'ufficiale», Dopo un ultimo incidente, perché il commissario del governo !— per timore che gl'imputati si dessero alla fuga — aveva chiesto che l'udienza continuasse sino al verdetto, le arringhe e la sentenza sono state rimandate a domani. 1. m.

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Francia, Indocina, Parigi, Spagna