Noto ginecologo processato per la morte di una donna

Noto ginecologo processato per la morte di una donna Noto ginecologo processato per la morte di una donna I giudici dovranno decidere se un chirurgo è penalmente responsabile quando sbaglia una operazione - Imputato anche uno studente che era ritenuto uno dai più abili ostetrici romani Roma, 3 ottobre.. Sarà presa In esame, lunedi, dai giudici del Tribunale di Roma una delicata -questione medico-legale per la quale compariranno sul banco degli imputati un noto ginecologo ed altre cinque persone. Dinanzi alla I Sezione penale (Pres, dr. Evangelista, P.M. dr. Cor. rlas) avrà infatti inizio il processo nei confronti del prof. Vincenzo Donadlo, direttore dalla clinica ginecologica «Villa Linda»: 1 giudici dovranno stabilire se 11 medico debba rispondere penalmente quando un errore, effettuato nel corso di un Intervento chi' rurglco, possa essere stato determinante a provocare la morto del paziente. La vicenda ebbe Inizio 11 22 agosto 1955 allorché il professor Donadlo Inviò una lettera alla polizia Informandola che nella sua cllnica si trovava ricoverata la signora Marconi, moglie.del signor Sante Dante Salvadori, In condizioni gravissime. La donna era stata accompagnata dal sedicente dottor Giuseppe Spada e 1) prof. Donadlo spiegava, nella sua lettera, con precisione di dati tecnici, che nel corso di un intervento operatorio effettuato da lui stesso, aveva constatato la perforazione traumatica di alcuni organi interni. La signora Marconi, dal canto suo, subito Interrogata da due funzionari di P.S. recatisi a «Villa Linda», dichiarò che ella nel 1957 ebbe sentore di essere, in stato Interessante. Fece delle analisi che dettero risultato negativo. Dopo una settimana, accompagnata da una zia, Argia Berducci, la signora si recava dal doti Spada il quale la convinceva a sottoporsi a raschiamento. L'intervento, che venne effettuato con l'assistenza di una ostetrica, Maria Pollài, purtroppo ebbe un esito drammatico: infatti si ebbe la perforazione traumatica dell'utero e fu necessario il ricovero. Sette giorni dopo il ricovero a «Villa Linda» la signora Marconi mori. La dottoressa Luciana Altobelli, assistente de| prof. Donadlo, scrisse nel suo referto che la morte doveva attribuirsi a « peritonite conseguente la rottura traumatica dell'utero, con lesioni all'intesuno » L'autorità giudiziaria incaricò, a questo punto, il professor Cesare Garin, direttore dell'Istituto di Medicina Legale, ai professori Carsi la e Merli di effettuar* una periala per stabilire le responsa biuta della morte- Giuseppa Spada venne cosi denunciato per pratiche Illecite su donna ritenuta In stato interessante, ed esercizio abusivo della professione medica. Limitatamente al primo reato era denunciata l'ostetrica Maria Poiini. Erano denunciate anche la zia della signora Marconi, Argia Berduccl e le infermiere della clinica Olga Lorenzinl e Marisa Santucci. L'inchiesta ravvisava anche la corresponsabilità colposa del prof. Vincenza Donadlo in conseguenza del secondo intervento chirurgico. Singolare è il fatto che il professor Donadlo dovrà rispondere, fra alcuni mesi, di Identico reato in un altro processo. Come si ricorderà 11 professor'' Front icelli operando una donna che mori nel corso dell'intervento, constatò che nel suo addome era rimasto un tampone dopo aver subito una precedente operazione nella clinica del prof. Donadlo. I giudici, in quel, casoi: doVranr no stabilire se. la morte della donna fu dovuta, alla fatale dimenticanza. Oltre al prof. Donadlo, quindi, «1 centro del processo/ ohe si lniilerà lunedi, si avrà il sedicente dottor Spada, ohe esegui 11 primo intervento' sulla signora Marconi, il quale pur essendo soltanto una stu dente universitario fuori corso del quintp' «ino di Medicina aveva una cllnica ostetrica ed era considerato come uno del migliori ginecologi di Roma

Luoghi citati: Front, Roma