Segni conferma che l'Italia riceverà missili a media gittata dagli S. U.

Segni conferma che l'Italia riceverà missili a media gittata dagli S. U. Una dichiarazione jaita Camera dei Ministro della Dilesa Segni conferma che l'Italia riceverà missili a media gittata dagli S. U. «L'operazione rientra nel quadro del rafforzamento militare e dei piani dell'alleanza atlantica» - «Gli impianti di lancio resteranno sotto nostro esclusivo controllo» - «Se si tratta di armi difensive per gli altri perché non debbono esserlo anche per noi? > - Il governo è pronto a discutere un disegno di legge su'questa materia (Nostro servizio particolare) Roma, 30 settembre. La polizia aveva mandato le sue camionette a presidiare 1 dintorni di Montecitorio perché temeva disordini di piazza In occasione della risposta che il governo avrebbe dato alle interrogazioni parlamentari sull'Installazione in Italia di basi per 1 missili. Ma 'la preoccupazione si è dimostrata superflua. Il ministro della Difesa ha potuto fornire tranquillamente le informazioni richieste, in un'aula scarsamente affollata; altrettanto tranquillamente due degli interroganti, il liberale Barzini e il missino Romualdl, si sono detti soddisfatti, e altri due, il comunista Negarville e il socialista Corona, hanno confermato la loro insoddisfazione; fuori, nella piazza che avrebbe dovuto essere agitata dalle manifestazioni degli estremisti, nessuno si è accorto di niente. Tutto ciò è abbastanza logico, perché la questione del missili era già stata dibattuta alcuni mesi fa ed ora è giunta come un cavallo di ritorno, in seguito all'annuncio che gli Stati Uniti hanno iniziato le prime spedizioni del materiale atomico al nostro Paese. Nella riunione del Consiglio atlantico del dicembre '57 1 rappresentanti del nostro governo avevano già dato 11 loro assenso di massima, ma avevano lasciato nel. vago le modalità dell'accordo per non dare esca, alla vigilia della campagna elettorale, alle polemiche. Ora_rajccordo, è entrai©-- nelle fase esecutiva e le opposizioni si sonò sentite prese di contropiede; di qui le Interrogazioni e il breve intervento del ministro. Il ministro Segni ha spiegato che l'acquisizione da parte delle forze armate italiane del - missili di mèdia gittata rientra nel quadro del potenziamento . della difesa militare «. del plani dell'alleanza atlantica di cut l'Italia fa parte. « Se ci si affida ad un'alleanza per cercare nello sforzo comune la soluzione dell'arduo problema della difesa, sarebbe insano limitare unilateralmente la capacità bellica dell'alleanza stessa e per' di più limitarla proprio nei riguardi della- nostra difesa. «In questo ordine di idee il Governo italiano, dopo la riunione del Consiglio atlantico del dicembre 1057, come già iiiiiiiiiiiiiiiiNinm o à altri governi della stessa alleanza, ha avviato accordi per dolere le forze armate di missili a media gittata e appresterà a tempo debito 1 relativi impianti di lancio, che resteranno ovviamente- sotto lo esclusivo controllo delle autorità nazionali. Il Parlamento, nella sua sensibilità, saprà apprezzare il riserbo che sono costretto e. mantenere sui particolari concernenti 11 numero del resto limitato e la dislocazione degli impianti anzidetti. « Considerata l'installazione del missili nel quadro della alleanza, dati gli scopi difensivi della medesima, essa non può destare alcuna preoccupazione per chicchessia, rappresentando, invece, per il Paese una nuova garanzia di difesa della sua indipendenza e della sua libertà contro eventuali aggressioni dall'esterno. Né fondato si rivela il timore di attirarsi maggiori rappresaglie avversarie. Difficilmente, infatti, le rampe dei missili, per la loro -dislocazione e la scarsa vulnerabilità, possono costituire un obiettivo utile per l'arma atomica e nucleare avversarla, mentre è certo che esse scoraggiano un'aggressione. < Penso, infine — ha detto il ministro della Difesa — che il potenziamento degli allestimenti difensivi, e in particolare il rafforzamento del potere deterrente, che ha finora impedito lo ' éiktetmrBÌ &i uvea nuova guerra mondiale, lungi dal rappresentare un pericolo per la pace generale, costituisce, invece, 11 più sicuro elemento di garanzia per la preservazione della pace stessa, mentre, nello stesso tempo, potrà contribuire molto efficacemente- al raggiungimento degli auspicati accòrdi sul disarmo, assai più facilmente raggiungibili sul plano della parità che su quello della soggezione». Dopo la replica degl'interréganti,- Segni ha ripreso brevemente la parola per assicurare che il controllo sulle armi sarà di esclusiva competenza italiana e per giustificarsi dall'accusa di non avere tempestivamente informato 11 Parlamento: «La notizia data con tanta sollecitudine da una ra¬ dio americana — ha detto — è da ascrivere a particolare abilità giornalistica e non a carènza del governo Italiano». Pajetta lo ha Interrotto: «Voi provocate le guerre e le perdete». Ha risposto Segni: «Abbiamo vinto la prima guerra mondiale e della seconda non siamo ' responsabili ». Il ministro della Difesa, poi, ha avvertito che non si possono fare paragoni con la Danimarca e la Norvegia perché si tratta di situazioni del tutto diverse. «Se si tratta di armi di difesa per gli altri — ha dichiarato — perché non debbono essere di difesa anche per noi? Noi dobbiamo premunirci dagli attacchi. In ogni modo slamo pronti a discutere un disegno di- legge che riguardi la materia. L'equilibrio delle forze è condizione di pace. Noi siamo per un disarmo totale e controllato. Se noi ci dovessimo cullare nelle illusioni, resteremmo vittime delle iniziative degli altri. Il rischio del nostro Paese — ha concluso l'on. Segni — è quello di essere disarmato ed il Parlamento deve discutere su questa grave responsabilità ». e. f.

Persone citate: Barzini, Negarville, Pajetta, Penso

Luoghi citati: Danimarca, Italia, Norvegia, Roma, Stati Uniti