Iniziamo oggi i colloqui cino-americani sulla crisi nell'Estremo Oriente

Iniziamo oggi i colloqui cino-americani sulla crisi nell'Estremo Oriente Iniziamo oggi i colloqui cino-americani sulla crisi nell'Estremo Oriente II primo incontro alle 15 a Varsavia fra l'ambasciatore statunitense Beam e quello comunista Wang Ping Man - Si ignora la durata delle trattative e la posizione che assumerà il rappresentante di Mao - Continuano, su scala ridotta, i cannoneggiamenti delle batterie costiere sulle isole Quemoy Nostro servizio particolare Varsavia, lunedì mattina. Stati Uniti e Cina popolare hanno deciso d'iniziare oggi, a Varsavia, colloqui al livello degli ambasciatori sulla questione di Formosa, L'annuncio è stato dato dalle due ambasciate mediante comunicati dal testo identico, dai quali si apprende che le riunioni si terranno a Palazzo Myslwiecki, un edificio costruito nel Settecento come palazzina di caccia e situato nel Parco Lazienki. L'edificio è stato messo a disposizione degli ambasciatori dal governo polacco. La riunione odierna, fissata per le ore 14 italiane, è la 74* della serie di conversazioni che ebbero inizio nell'agosto del 1955, fra l'attuale ambasciatore della Cina comunista a Varsavia, Wang Ping Nari, e i' rappresentante degii Stati Uniti a Praga, Alexis Johnson, I negoziati erano sospesi da quasi un anno e ciò* da quando Alexis Johnson, era stato trasferito a Mosca. Al principio dì questa estate, la Cina popolare aveva sollecitato gli Stati Uniti ad affidare ad altro ambasciatore l'incarico di proseguire i colloqui. Il governo di Washington aveva allora informato che l'ambasciatore degli Stati Uniti a Varsavia, Jacob Beam era autorizzato ad incontrarsi con il delegato cinese, in vista della ripresa dei colloqui. Ma sebbene le due ambasciate, nella capitale polacca, siano separate da una distanze, di poche centinaia di metri, i cinesi non manifestarono fretta di riallacciare le conversazioni, fino a che la calma in Estremo Oriente non venne turbata all'improvviso dal rombo delle artiglierie presso la costa del Fu Kien. Wang Ping Nan partì in aereo per Pechino e vi si trattenne cinque giorni, in consultazioni col suo governo. Venerdì scorso, scendendo all'aeroporto di Varsavia, egli dichiarava « d'essere convinto che se Stati Uniti e Cina si impegneranno con buona volontà, nelle discussioni, non sarà difficile trovare una soluzione della crisi ». Secondo osservatori neutrali, è certo che la buona volontà non mancherà né all'una né all'altra parte, per evitare un conflitto che potrebbe degenerare in una guerra generale. Tuttavia, se Stati Uniti e Cina manterranno le posizioni attuali, le trattative andranno certo per le lunghe. E' noto infatti che Mao Tse-tung intende occupare le isole di Quemoy e Matsu ed è altrettanto noto che gli Stati Uniti considerano le isole del litorale occupate dai nazionalisti come avamposti della linea di difesa dell'Occidente nell'Asia sud-orientale. Può darsi che la tensione nello stretto di Formosa favorisca i progressi nei negoziati, conferendo loro un ritmo più veloce di quello delle passate trattative, ma tutto lascia credere che la conclusione delle conversazioni non sia molto prossima. A Varsavia, Wang ha fama d'essere maestro nella tecnica di segnare il passo. Beam, dal canto suo, ha la reputazione di un diplomatico che procede con grande cautela. Entrambi diplomatici di carriera, essi dovranno necessariamente riferire ai rispettivi governi ogni sviluppo compiuto ed attendere istruzioni sugli sviluppi successivi. Per ora, e per quanto è dato di sapere, Beam seguirà a grandi linee i principi! sulla politica verso l'Estremo Oriente enunciati dal presidente Eisenhower nel 3uo discorso radiodiffuso giovedì scorso. Non si sa invece quali istruzioni Wang abbia portato da Fechina, dopo aver conferito con Mao Tse-tung e Ciu En-lai. Interpellato ieri da un giornalista polacco, Wang Pin Nan si è limitato a dire: «Come rappresentante della Repubblica popolare cinese in Polonia, sono particolarmente des'deroso che i buoni risultati che tutti auspicano vengano ottenuti qui, a Varsavia». n. s. In un ospedale da campo dell'isola di Quemoy, una Infermiera cino-nazionalista cura due soldati feriti durante 1 bombardamenti cino-comunis ti. ' (Telefoto)