Govoni (Maserati 2000) vince a tempo-record

Govoni (Maserati 2000) vince a tempo-record Govoni (Maserati 2000) vince a tempo-record Sassi-Superga automobilistica la Odoardo Govoni, giovane pi-jIota ferrarese, ha vinto al volante della Maserati 2000 la Sassi-Superga, migliorando di un secondo e due decimi il record stabilito l'anno scorso da Gino Munaron. Dodici decimi su 4,6 chilometri di strada pos sono sembrare poca cosa, cor rispondono a meno di 30 metri, lma nelle corse in salita sono! proprio queste frazioni di se-'condo rosicchiate da un annovall'altro a dare la misura deljprogresso, a fornire il vero si-jgnificato sportivo delle compe- jtizioni automobilistiche. IGovoni e la Maserati sono dunque stati 1 trionfatori di|una giornata che di spunti ago-.nistici interessanti ne ha for-'riito a iosa, e che è filata via liscia tra l'interesse di un pub- blico assai numeroso e attento benché costretto a sostare unicamente nelle zone dei traguardi di partenza e di arrivo. Un solo incidente, peraltro di proporzioni limitate: alla macchina del bresciano Giancarlo Sala si è sfilata dal mozzo la ruota anteriore sinistra alla quarta curva della salita. La vettura, sbandando, è finita contro il muretto esterno, il pilota non si • è fatto neppure un graffio. Oltre a quello assoluto, sono stati migliorati sette primati di classe, per merito di Lo Coco (Osca 1500), di Scarfiotti (Osca 1100), dei torinesi Ciccolini (Fiat 8 V) e Abate (Alfa R. Giulietta S. V.), di Prinoth (Fiat-Abarth 750). di Maglione (Alfa Giulietta turismo), Kerschbaumer e la viterbese Caterina Colosi, rispettivamente con le Fiat 500 Sport e normale, hanno infine stabilito due record finora inesistenti. La vittoria della Colosi non è stata la sola ottenuta da concorrenti femminili. La milanese signora Maria Cristina Ni cosia (Alfa Romeo 1900) ha infatti battuto nella classe oltre 1300 turismo tutti gli avversari di sesso forte, raggiungendo la Basilica alla rispettabile media di 74,295 orari Fino all'ultimo concorrente partito, appunto Odoardo Go- jvoni, ai era creduto che il re- cord di Munaron resistesse. Lo aveva sfiorato Lodovico Scarfiotti (figlio dì quel Luigi Scarflotti, ex onorevole che, prima della guerra, era stato ottimo pilota -« gentleman >), sulla scattante stupefacente l°sca "00, più veloce delle stes ! se 1500; ma il favorito nume'ro uno, Adolfo Tedeschi (Maverati 2000), risultava precedujto di un soffio sempre da Scarj flotti, né meglio riusciva a fa j re il napoletano Boffa. I Proprio a chiusura della ga- ra, quando già la vettura della |direzione di corsa si muoveva . a riaprire il percorso, arriva- 'va il responso dei cronometri ; che sanzionava la bellissima' impresa di Govoni i e o e e - Nelle altre classi si erano avuti combattutissimi e incerti confronti tra le 750 turismo Tutte Fiat 600); tra le 1300 della stessa categoria (dove il romano Maglione aveva la meglio su Ferrerò: il reclamo di quest'ultimo avanzante dubbi sulla regolarità del motore del vincitore, era più tardi respinto perché, a parere dei commissari tecnici, infondato) ; tra le 2600 gran turismo, in cui il marchigiano-piemontese Augusto Ciccolini (nato a Macerata e medico all'ospedale Maria Vittoria di Torino) batteva il campione milanese Dorè Leto di Priolo. Ma soprattutto vivace era la lotta tra Abate e Toselli, acerrimi rivali — anche troppo — nella classe 1300 g. t. Toselli, partito per primo, realizzava un tempo spettacoloso (3'17"7) nonostante una leggera sbandata a cento metri dal traguardo che, facendolo urtare contro ' una sporgenza di pietra, aveva provocato lo scoppio di una gomma anteriore. Carlo Mario Abate era informato della prodezza di Toselli poco prima di prendere il via, e compiva una salita decisissima, impeccabile per stile, strappando all'avversario un secondo e due decimi: 84,274 di media e nuovo record di classe. Il Racing Club 19 di Torino ha ottenuto una ottima classifica complessiva: due vittorie di classe (Abate e Ciccolini), tre secondi posti, quattro terzi, oltre all'affermazoine di « Tuie > (pseudonimo segretissimo; su Fiat T. V. nella sottoclasse 1100 turismo. Ferruccio Bernabò

Luoghi citati: Macerata, Torino