L'arrivo a Roma del Presidiente del Consiglio

L'arrivo a Roma del Presidiente del Consiglio L'arrivo a Roma del Presidiente del Consiglio Tra le personalità che erano a riceverlo all'aeroporto di Giampino c'era anche un rappresentante diplomatico degli S. U. che gli ha consegnato un cordiale messaggio personale di Dulles - Dichiarazioni di Fanfani: "La costruttiva opera iniziata continuerà nel quadro della solidarietà atlantica e dell'Orni,, - Stasera udienza al Quirinale Roma, lunedì mattina. Questa sera Fanfani riferirà a Gronchi sulla missione svolta a Washington, Londra e Bonn. Dopo' l'udienza, il Presidente della Repubblica trattiene a cena il Presidente del Consiglio, evidentemente anche allo scopo di ottenere una particolare relazione in ordine al programma interalleato abbozzato per superare la crisi, nel Levante. Domattina, martedì, Fanfani farà, sullo stesso tema, una relazione al Consiglio dei ministri appositamente aonvocato al Viminale, mentre alle sei del pomeriggio riferirà, per il Parlamento, alla Commissione degli Affari esteri della Camera, La densa agenda di Fanfani, prevede, inoltre, per oggi, un incontro con il segretario del partito socialdemocratico, Saragat; un colloquio con Henry Spaak, segretario generale delia Nato, domattina a Palazzo Chigi; e, infine, una relazione sul modo come ha risolto la crisi di governo al Consiglio nazionale d.c, convocato per mercoledì.Quando, ieri pomeriggio, Fanfani è disceso dall'aereo della Lufthansa, accolto da una vera folla di autorità, reduce dal viaggio circolare nelle ci tali di tre Paesi alleati, viaggia durato sette giorni, aveva già stabilito l'agenda, attraverso i contatti radio con i suoi collaboratori romani. Per quanto apparisse di ottimo umore, il Presidente del Consiglio non nascondeva una certa stanchezza per i sette giorni intensi vissuti a New York, Washington, Londra e Bonn. Poco prima che l'aereo atterrasse all'aeroscalo (esattamente alle 16,35, con una dozzina di minuti di ritardo suprevisto, sono giunti alcundiplomatici fra cui Vamba*sciatore inglese, sir Ashley Clarke) e l'incaricato d'affardegli Stati Uniti d'America Jeamegan, che recava con sé un messaggio personale di Fo ster Dulles a Fanfani: era stato radiotelegrafato a Roma poco prima ed era scritto su di un foglietto di taccuino perché tradotto in tutta fretta. All'aerostazione c'era anche la consorte del Presidente signora Biancarosa, accompagnata dalle mogli del ministro Tambroni e del capo della po Uxia, dott. Carcaterra. y i é a a u e o Il comunicato conclusivo dei colloqui di Washington, nel quale era usato l'aggettivo < soddisfacente », aveva suscitato, come si sa, disparati commenti. Per questo quando, dopo un leggero inchino, Jeanergan, ha detto a Fanfani che aveva un messaggio di Poster Dulles per lui, Fanfani ha sorriso, ha subito afferrato il foglietto che il diplomatico gli porgeva, e l'ha letto avidamente. Eccone il testo: « Grazie per il suo messaggio. Anch'io ritengo che le nostre conversazioni siano state opportune e rafforzeranno le già buone relazioni fra l'Italia e gli Stati Uniti, credo che sia stato particolarmente utile, per due alleati, di scambiarsi le proprie vedute circa il Medio Oriente e gli altri problemi mondiali che ci occupano in questo momento. Ho fiducia che il nostro incontro sarà interpretato dai nostri due Paesi e, in genere, dalle altre Nazioni come una prova ulteriore che noi lavoriamo in stretta associazione per salvaguardare la pace ed appoggiare l'indipendenza delle Nazioni libere ». Sempre attorniato dalle autorità, Fanfani s'è poi diretto verso il gruppo dei cronisti politici e dinanzi ai microfoni ha letto questa dichiarazione: < Torno in patria, pienamente soddisfatto della missione svolta. Il mio pensiero, grato, va a quanti l'hanno seguita ed agevolata con l'auspicio, il consenso, la simpatia. Penso, in modo speciale, al presidente Eisenhower, al premier Macmillan, al cancelliere Adenauer. < A Washington, Londra e >nn, i nostri amici ed alleati hanno riaffermato, in maniera molto esplicita e cordiale, i loro sentimenti e la loro grande considerazione per l'Italia. Ci hanno ascoltato con attenzione, ci hanno informato i on larghezza. Insieme abbiamo identificato il contributo che solidamente possiamo recare in questo momento alla pace ed al progresso del mondo, difendendo la nostra libertà t garantendo la nostra sicurezza. < Gli accordi presi, di proseguire le reciproche consultazioni e di mantenere i necessari contatti, fanno ritenere che la costruttiva opera inizia- [ ta continuerà, nel quadro'della solidarietà atlantica e dell'organizzazione delle Nazioni Unite, nel rispetto della particolare posizione che l'Italia ha nel Mediterraneo e nel Medio Oriente. < Si è pensato responsabilmente alle aspirazioni di tutti i popoli di questa zona con umana simpatia, e con costante preoccupazione di agevolare il loro libero progresso e la loro sicura prosperità. <In questo viaggio si sono create delle buone premesse. Ora si tratta di svolgerle. Il che inizieremo a fare, dopo aver riferito al Capo dello Stato, al Consiglio dei ministri c al Parlamento ». — Andrà a Parigi f — è stato chiesto a Fanfani. — Sì, entro questa settimana. Ma prima, martedì mattina, vedrò Spaak. All'on. Bettiol, presidente delle commissioni esteri della Camera, ha detto: € Allora, intesi, martedì alle sei ». L'on. Bettiol ha tenuto, poi, a ribadire che «il carattere della riunione sarà informativo: in effetti, non vi sarà alcun documento conclusivo, né di approvazione né di critica. Ciò spetta all'Assemblea plenariay. A sua volta, il presidente del gruppo d. c. della Camera, on, Gui, ha fatto questa significativa dichiarazione: < La convocazione della commissione degli Esteri ci ha visto prontamente' consenzieìiti, affinché il Presidente del Consiglio informi sul suo viaggio i rappresentanti dei vari gruppi e questi possano valutare i risultati che a me sembrano molto positivi. Quello contro cui non abbiamo potuto tacere alla Camera è la impostazione data alla richiesta di convocazione da determinati settori politici, e cioè un senso di sfiducia che noi non condividevamo. Sulla opportunità della riunione, siamo perù d'accordo e lo stesso Fanfani, nei suoi contatti con Roma, ha sempre fatto sapere di essere a disposizione del Parlamento ». Da oggi, dopo avere percorso, in pochi giorni, in aereo, quasi ventimila chilometri, il Presidente del Consiglio affronta altre giornate senza dubbio faticose, anche a cagione del solleone che infoca le pietre di Roma. Vittorio Staterà tsf Subito dopo l'arrivo a Ciampino, Fanfani fa alcune dichiarazioni al giornalisti (Telefoto)