Meraviglie della tecnica e della scienza nelle due grandiose rassegne del Valentino

Meraviglie della tecnica e della scienza nelle due grandiose rassegne del Valentino Bandiere* di 3G paesi sui pennoni del palazzo delie Esposizioni Meraviglie della tecnica e della scienza nelle due grandiose rassegne del Valentino La cerimonia inaugurale ai teatro Nuovo - Il discorso del presidente del Salone ing. Nasi - Il sindaco avv. Peyron sui problemi economici di Torino: "La nostra città ha dato molto; ora chiede allo Stato quanto le spetta per sanare le proprie ferite e combattere la disoccupazione „ Il ministro Del Bn: "Nelle aziende non si devono temere le tecniche nuove, ma occorre che le maestranze siano professionalmente preparate,, Nel palazzo di Torino-Espo-1 sizioni è stato inaugurale? ieri il Salone internazionale della Tecnica, al quale è abbinatolquest'anno il Salone del Trat-; toro. La cerimonia si è svolta nel Teatro Nuovo. A ricevere autorità ed invitati erano il presidente del comitato promotore ing. Giovanni Nasi, il vice-presidente ing. Derossi, il presidente del comitato esecutivo comm. Soffietti, l'ing. Penazzo e il dott. Torazzi. Con il ministro on. Dino Del Bo che rappresentava ufficialmente il Governo sono intervenuti il cardinale Fossati, il primo presidente della Corte d'Appello prof. de Litala, il senatore Guglielmone per il Senato e l'on. Bovetti per la Camera, il prefetto dott. Saporiti, il presidente della Provincia prof. Grosso, il sindaco avvocato Peyron, il questore dottor Ortona, il generale Biolchini per la regione militare nord-ovest, il generale Bianchi comandante della regione aerea con numerosi altri ufficiali, il rettore dell'Università professor Allara, il presidente emerito del Consiglio delle ricerche prof. Colonnetti, il provveditore agli Studi prof. Lama, parlamentari, assessori e consiglieri comunali, il corpo consolare al completo. La Fiat era rappresentata dal presidente prof. Valletta con il direttore generale e ara- ministratore delegato mg. Bo- wld^Sn^-^^^ servizio stampa dott. Pestelli irEiiiiS^S^^HEnistratore delegato della Riv ing. Bertolone, il direttore del-~»«^:go Salice, il presidente della Anfiaa dott. Biscaretti, il presidente della Camera di Commercio avv. Vitelli, il direttore generale dello Spettacolo comm. De Pirro. Alle 10,30. nella sala illuminata dai potenti riflettori della televisione e dei cinegiornali l'ing. Nasi iniziava il discorso di presentazione della rassegna. Rivolto un caloroso ringraziamento alle autorità ed a tutti i presenti, egli ha messo in rilievo come il Salone della Tecnica, giunto all'ottava edizione, sia ormai un avvenimento di risonanza intemazionale che ha trovato a Torino la sede più idonea per le tradizioni che la nostra città vanta nel settore meccanico e per le grandi aziende che qui operano. Al Salone quest'anno partecipano 1500 espositori di 36 Paesi ed i posteggi occupano un'area complessiva di 40 mila metri quadrati. Tra le iniziative del Salone della Tecnica l'ing. Nasi ha ricordato il fondo annuale di 5 milioni messo a disposizione dell'Istituto Galileo Ferraris per premi intitolati a Giancarlo Vallauri. Il premio, assegnato quest'anno per la prima volta, è stato conferito alla memoria del prof. Vittorio Gori (allievo e collaboratore di Vallauri) che realizzò soluzioni ardite nel campo dei radiocollegamenti intercontinentali. L'ing. Nasi ha concluso vivamente applaudilo annunciando che Torino celebrerà nel 1961 il centenario dell'Unità d'Italia anche con una Mostra del Lavoro per riassumere nel lavoro i valori essenziali di ogni progredire della civiltà umana, B sindaco avv. Peyron ha re^°j? saluto della_città.^ no "~ me di tutti i torinesi egli ha!espresso un plauso agli orga-l nizzat'ori della rassegna per Yentusiasmo con cui ogni anno si dedicano all'iniziativa. Ricordate le opere realizzate od in corso di esecuzione l'avv. Peyron ha posto l'accento sulla situazione odierna dell'economia cittadina: « // presidente Nasi ha detto che Torino è una città di lavoro. Ma sia sfatata la leggenda che Torino possa sempre e soltanto fare da se. Alcuni giorni orsono mi incontravo con l'on. Vigorelli, ministro del Lavoro, per discutere i problemi di lavoro della città di Torino, ed egli mi diceva, in tutta buona fede e con certezza.- mi rifiuto di credere che non possiate collocare a Torino quattrocento nuovi disoccupati. Ed 10 gli rispondevo di no. Potevamo forse una volta, ma da sette anni a questa parte noi abbiamo incrementato la nostra popolazione di duecentomila unità che ora, bone o male, hanno trovato lavoro. Ma oggi le condizioni sono più pesatiti e difficili. « Riconoscete — ha proseguito l'avv. Peyron — che Torino può fare da se, ma non portate questa frase e questo apprezzamento alle estreme conseguenze, fin tanto che la nostra premura e la nostra intraprendenza potrebbero rivolgerli contro di noi e, anziché avere 11 premio, dovessimo avere la punizione di mancati contributi. Non vogliate quindi distrarre troppo ad altri lidi qua contributi statali che ci sono preziosi, soprattutto in questo momento. Torino è a disposizione dello Stato per dare il suo contributo fattivo, Torino chiede ssm11m111111!111]i111!]ilm11rì)e111r11111111111111111111111■ 111 allo Stato quanto le spetta per sanare le proprie ferite e soprattutto per combattere la disoccupazione ». Calorosi applausi hanno sottolineato le parole dell'avv. Peyron. Infine il ministro on. Del Bo ha pronunciato il discorso ufficiale. Esaminando l'evoluzione economico-sociale del Piemonte dal secolo scorso ad oggi ha rilevato come si siano affinate alcune qualità fondamentali della popolazione: lungimiranza della classe politica, coraggio dei ceti imprenditoriali, rispetto della democraz-' \ nell'azione slnJ^ca'iv. aelh. «lasse operaia. Cen il Sal'v.d del.. Tecnica Torino cinplia ancora lo sue funzioni sul piano nerionale ed europeo. Accennando ai rapporti tra economia pubblica e privata il ministro ha detto: « Nell'ambito dell'Occidente si sta sviluppando un'economia di competizione alla quale l'Italia deve partecipare come non ultima protagonista. In questa fase lo Stato è tenuto ad operare soltanto per incrementare la produzione, concorrere alla diminuzione dei costi, garantire taluni indispensabili servizi. Per il resto è logico e giusto che il regime democratico in genere, e questo governo in particolare, riconoscano all'iniziativa privata il suo primo, insostituibile posto ». Prendendo Io spunto dalle modernissime macchine espo- 111j1111!iili1111111111m111: ...... sto nel Salone l'on. Del Bo ha affermato che non si deve aver paura di introdurre nelle aziende le più aggiornate tecniche di produzione. Occorre però che la classe lavoratrice sia messa in grado di affrontare, attraverso l'istruzione profess'c.'.ale e la specializzazione, le nuove esigenze ed i nuovi sistemi di lavoro. E' quanto il governo si propone di fare nel quadro del piano per il rinnovamento scolastico. « Condizione del successo — ha detto — sarà però l'appassionata solidarietà e l'operosa corrispondenza di tutti gli operatori economici ». Il ministro ha concluso dichiarando aperti il Salone internazionale della Tecnica. Dopo la visita ai vari settor della rassegna, l'on. Del Bo e le autorità hanno presenziato allo scoprimento del busto a Guglielmo Marconi nell'aiuola davanti al Castello del Valentino e all'inaugurazione della Mostra fotografica nella Palazzina delle Belle Arti. 1 -