Il sindaco e la giunta si dimettono a Vercelli

Il sindaco e la giunta si dimettono a VercelliIl sindaco e la giunta si dimettono a Vercelli Drammatica seduta al Consiglio comunale per le presunte irregolarità dell'lngic: il municipio avrebbe perso Ire milioni Vercelli, 26 settembre. L'argomento che ha occupato per intero il consiglio comunale di questa sera, è stato quello di dare o meno la disdetta al contratto con l'Ingic per la gestione della riscossione delle impóste di consumo. L'assessore alle Finanze Quaglino in apertura di seduta aveva reso noto che dalle risultanze della commissione d'inchiesta, nominata per accertare presunte irregolarità commesse dall'Ingic, sarebbero stati scoperti errori contabili; l'istituto per la riscossione delle imposte avrebbe accollato al comune delle spese per personale che invece, a norma di capitolato, dovevano essere a carico dell'lngic stesso, e accreditando invece al comune delle somme non dovute. La differenza ammonterebbe a circa 3 milioni di lire che il comune dovrebbe avere ih rimborso dall'Ingic' Alla mezzanotte e venti il Consiglio ha proceduto alla votazione di un ordine del giorno presentato dal consigliere Abbiate circa la conferma del con tratto dell'lngic, e su questo ordine del giorno si è procedu to alla votazione con questi ri sultati: 19 consiglieri si sono dichiarati d'accordo per il rin novo del contratto con l'Ingic, mentre 15 si sono dichiarati contrari e uno astenuto. Il Consiglio ha quindi nominato, seduta stante, una commissione consiliare d'inchiesta a cui partecipano tutti i partiti, per accertare se nell'atti vita dell'lngic vi siano da ri scontrare solo errori contabili oppure se vi sia qualcosa di ben più grave. Il Consiglio si è poi riservata la facoltà di disdettare il contratto, qualora emergessero fatti tali da ritenere necessaria tale decisione. Dopo questa votazione, verso l'una quando tutto pareva che si fosse placato, il sindaco d.c. prof. Giorgio Bergero ha annunciato che egli e gli assessori d.c. della giunta rassegnano le dimissioni, non avendo essi coi voti socialdemocratici la necessaria maggioranza per am ministrare il Comune. La decisione è stata presa essendo fallite le trattative per un'intesa con i liberali ed eventualmente 1 monarchici. Soltanto il Marp aveva assicurato un probabile appoggio esterno. Nel Consiglio i democristiani sono 13 e i socialdemocratici 3 dei quali 1 espulso. I consiglieri del Marp sono tre.

Persone citate: Giorgio Bergero, Quaglino