L'esercito si schiera per De Gaulle vietando la manifestazione dei colonialisti

L'esercito si schiera per De Gaulle vietando la manifestazione dei colonialisti L'esercito si schiera per De Gaulle vietando la manifestazione dei colonialisti Annullata ad Algeri la tfesta dell'integrazione», che doveva essere una prova di-forza contro il capo del governo - Stasera il generale chiude alla tv la campagna per il referendum (Dal mostro corrispondente) Jr'arigl, 25 settembre. Il comitato di salute pubblica di Algeri ha deciso di rinviare sine die l'adunata oceanica al Forum che aveva indetto per il 30 settembre. Con tre giorni di anticipo sull'arrivo di Charles De Gauile in Algeria, quella manifestazione, che era stata ideata dal direttore de)VEcho d'Algcr, Alain de Sérigny, uno dei principali esponenti del colonialismo, avrebbe dovuto ayere il significato di una < festa dell'integrazione » ed era rivolta a forzare la mano del presidente del Consiglio, costringendolo ad accettare il punto di vista del Comitato di salute pubblica. Il rinvio è dovuto all'autorità militare, che è intervenuta per dichiarare che la manifestazione sarebbe stata inopportuna. Alla vigilia del referendum, l'importanza di questo intervento, avvenuto immediata- mente appena l'iniziativa dei lha un valore decisivo per tuttl colonialisti è stata resa nota, , e o a à r . , - i coloro che erano ancora incerti perché tenevano che il generale De Gauile non riuscisse a sottrarsi alle imposizioni degli uomini del 13 maggio. Appare invece evidente che 11 capo del governo può contare sull'obbedienza dell'esercito e ciò costringe ormai la gente come De Sérigny a mordere il freno, dopo aver creduto di poter fare tutto quello che vogliono in Algeria Lo stesso De Sérigny, in una lettera inviata oggi a Le Monde, dichiara di non aver mai detto di «agire in piena comunione di pensiero col generale Salan », come il giornale aveva pubblicato ieri. La smentita deve naturalmente essere interpretata come una sconfessione del generale Salan alle affermazioni degli esponenti colonialisti, insolenti e minacciose verso il presidente del Consiglio. La campagna per il referendum si chiude così con un elemento positivo che potrà influire sensibilmente sui risul- llsera Charles De Gauile parle-, tati dello scrutinio. Domani i lha preso per l'Africa nera, ciò rà per l'ultima volta alla radio e alla televisione e non è impossibile che porti nuovi argomenti, se non per far mutar parere ai contrari, che sono circa un terzo dell'elettorato, almeno per convincere gli indecisi, che rappresentano una massa forse non meno numerosa. Stasera 11 direttore di Le Monde, che durante tutta la campagna per il referendum ha mantenuto l'atteggiamento più imparziale, pubblicando obiettivamente le opinioni dei favorevoli e dei contrari, espone in una lunga analisi le ragioni per cui ha deciso di votare si. Tra queste ragioni, la più convincente è che « nessun altro è in migliori condizioni di De Gauile, se lo vuole, di far canile all'esercito che non è in una lotta spietata e senza fine che può ottenere la sua vera vittoria ». Gli altri argomenti illustrati da Hubert Beuve-Méry per giustilicare la propria scelta vanno dalle decisioni liberal che il presidente del Consiglio che soltanto lui poteva osare, alla constatazione che il sì del sindaco socialista di Marsiglia, Gaston Defferre, <ha gettato |il turbamento fra gli ultrasA mentre il no della sinistra ser-!ve loro piuttosto da trampo- lino». Ma, soprattutto, il di- rettore di Le Monde afferma gche c il generale De Gauile, an-I?che se ha un'idea spesso ec cessiva della sua missione e delie sue possibilità, non è tagliato nel legno dei dittatori ». Non mancano naturalmente le riserve nell'analisi di BeuveMéry, la principale delle quali riguarda l'azione di Jacques Soustelle che definisce < una solida testa di ponte sudista installata a Parigi ». A proposito delle inquietudini suscitate dall'insolito posto che la polizia ha nell'interno del gabi-1 netto del ministro Soustelle, l'articolista scrive: «Si tratti dei comunismi o dei fasciami, propaganda e polizia sono le colonne maestre di tutti 1 regimi autoritari e a più forte ragion» totalitari ». _ laadscasSandro Volta

Persone citate: Charles De Gauile, De Gauile, De Gaulle, Gaston Defferre, Hubert Beuve-méry, Jacques Soustelle, Soustelle

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Marsiglia, Parigi