Il P.M. minaccia di incriminare uno dei testi al processo Flogna

Il P.M. minaccia di incriminare uno dei testi al processo Flogna Udienza movimentata davanti ai tribunale tli tPinevoio Il P.M. minaccia di incriminare uno dei testi al processo Flogna Non pochi funzionari di banca accettavano buoni-omaggio per l'acquisto di benzina dal commerciante fallito - Un esperto spiega come si svolge il mercato dei carburanti e n e ' i e o, oe o e i i (Dal nostro corrispondente) Pinerolo, 16 settembre. Al processo per il fallimento Flogna questa mattina ha ripreso la sua deposizione il teste Antonio Polvere che giù aveva parlato sabato scorso. Egli è il titolare del negozio di apparecchi elettrodomestici a Torino in via San Quintino dove il commerciante di Pinerolo aveva acquistato il televisore per il dott. Annaratone, vice direttore del Credito Italiano. Il Polvere scontò numerosi assegni al Flogna per forti somme poi lo presentò al maggiore Navale. Egli ha ammesso di aver assistito alle trattative tra il ge.n. Luchetti, il maggiore Navale ed il Flogna per la vendita del carburante ai fratelli Tanzi. Il generale fissò un prezzo (pare sulle 82 lire: non è sicuro), il Flogna contestò. Il generale concluse: « Per adesso non le posso dir nulla di preciso. Riferirò le sue proposte a chi potranno interes¬ sare». La deposizione del teiiiiiiiiiiiiiiiiiitniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ste ha suscitato un vivace intervento degli avv. Obert e Giulio (difensori, il primo, dei Tanzi, il secondo, del generale) e dell'avv. Romagnoli, difensore del Flogna. Si sa che il Flogna vendeva il gasolio, ai Tanzi a 78,50 il chilo: il teste dott. Marcello Meloni, amministratore della Snom, (una delle cinque ditte che, per sua ammissione, dominano il mercato petrolifero italiano) ha dichiarato che era un prezzo inferiore al normale. A domanda del presi dente dott. Vallauri ha precisato: « Esiste un prezzo di cartello per i carburanti, ma i grossisti non lo applicano mai: c'è invece un prezzo di mercato che è sempre fluttuante. Per indicare il limite possibile del prezzo del gasolio bisogna tener presente che il greggio vale 8,50, il costo di lavorazione è di 3,50, il ca rico fiscale di 68 lire. In più si deve aggiungere il tra sporto >. Il totale è superiore alle 80 lire e ne verrebbe che il Flogna evidentemente vendeva in perdita. Il dottor Metani conobbe il generale Luchetti nel 1057, il generale gli disse che un amico di famìglia aveva bisogno di carburante. Lo mise a con tatto con i Tanzi di Parma, ma non se ne fece nulla perché erano troppo bassi i prezzi che pretendevano. < Per la benzina io facevo da 166 a 16lt lire il chilo — ha. aggiunto — I Tanzi non volevano supera re le 160 lire >. Il P. M. dott. Benedica ha chiesto se le quotazioni dei Tanzi erano ragionevoli. Ha risposto il teste; <.Non è facile dirlo. Il mercato attuale dei carburanti vede una pre ponderanza di offerte in confronto alle richieste. Ci sono momenti in cui le raffinerie sono oberate e debbono scendere a quotazioni eccezionali sotto mercato, come, ad esempio, a 160 lire, al fine di poter continuare il ciclo di produzione. Questo avviene solo per fortissimi stoccaggi. La situazione, diciamo così, di crisi, si verifica invariabilmente nel periodo invernale, tra novembre e marzo, quando il consumo di benzina si riduce >. Il Tribunale ha poi sentito la signorina Maria Merlotti, una delle segretarie del Fio ijna, la quale ha conformato che il commerciante di Pinerolo distribuiva benzina gratis a coloro che pensava gli potessero essere utili. Sono seguiti il cassiere Romeo Ber tcaTfisPrThbgsfMrrnrvsrrf«IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII tolotti, il dott. Renato Vola, che sostituì l'imputato carlod alla direzione della Banca Torinese Balbis Guglielmone, jfiliale di Nichelino, ed il cassiere di quella filiale Piero Poracchia. Il rag. Giuseppe Binerà, direttore generale della Banca Torinese Balbis Guglielmone, ha ammesso di aver ricevuto benzina in omaggio dal Flogna, però ha negato di essersi occupato degli assegni a firma' falsa Michelino Bella. Meglio: ha detto di non essere in grado di ben ricordare. P.M.: — Le chiedo di essere più preciso -nella deposizione, anzi mi riservo di chiedere la sua incriminazione. ■ Teste: — Non mi interessavo di queste piccole cose. Il mio compito era ben,altro. Pres. — Ma lo sembra possibile che un direttóre generale possa essere così all'oscuro di tutto? Teste: — Nel 1957 il Flogna faceva un bel movimento. Non avevo motivo di occuparmi del suo conto corrente che era affidato a direttori locali. Anche Pierino Callicro, direttore della Banca Torinese Balbis Guglielmone, filiale di Pinerolo, ha amtncsso di aver accettato buoni omaggio di benzinai ed ha aggiunto di averne regalato uno al fratello. Considerava il Flogna un galantuomo e aveva fiducia di lui. Non ha negato di aver cancellato con hi scolorina un assegno postdatato del Flogna, precisando che erano consenzienti l'imputato ed il commerciante Bottelli sul conto del quale doveva essere versato l'assegno. Domani noti ci sarà udienza. Il processo riprenderà giovedì mattina. Si ritiene che entro sabato siano sentiti tutti i testi. _ _ m. c. g.

Luoghi citati: Nichelino, Pinerolo, Torino