Mollet ha fiducia nella lealtà di De Gaulle di Sandro Volta

Mollet ha fiducia nella lealtà di De Gaulle La scissione dei seeialisti francesi Mollet ha fiducia nella lealtà di De Gaulle Una dichiarazione contraria al referendum firmata da quaranta esponenti delia minoranza (Dal nostro corrispondente) Parigi, 13 settembre. Il congresso nazionale straordinario del Partito socialista, riunito a Issy-les-Moulineaux, concluderà domani i suoi lavori col voto di una mozione che i sostenitori di Guy Mollet cercano ora di concordare con i rappresentanti meno rigidi dell'opposizione. Quali che siano le basi di questo compromesso, è ormai certo che la maggioranza deciderà di votare < sì > al referendum del 28 settembre e la disciplina di partito obbligherà tutti gli iscritti a sottomettersi a questa decisione. Pero, senza neppure aspettare il voto della mozione, la scissione di cui si aveva già avuto notizia ieri è stata annunziata con una dichiarazione, firmata da quaranta esponenti della minoranza, fra i quali l'ex-ministro Savary, Daniel Mayer, Robert Verdier e Tanguy-Prigent, che Edouard Depreux ha letto stamane alla tribuna del congresso. « Qualunque sia il voto che sta per emettere il congresso — è detto nella dichiara' zione — teniamo ad affermar re la nostra ferma risoluzione di continuare pubblicamente l'azione contro la Costituzione autoritaria e 11 " referendum " pubblicitario, I testi costituzionali sottoposti al " referendum " sono un gravissimo pericolo per la democrazia ». Illustrando questa dichiarazione, Depreux ha detto che « se la Repubblica non avesse abdicato, Soustelle subirebbe ora il giudizio dell'Alta Corte di Giustizia, che non lo avrebbe certamente condannato ad entrare nel governo De Gaulle, a fianco del segretario generale del Partito socialista, per colonizzare la radio e la televisione ». A Depreux e agli altri espo nenti della dissidenza ha risposto nel pomeriggio Guy Mollet con un discorso durato due ore e mezzo. Il segretario del Partito ha espresso la sua piena fiducia nella lealtà repubblicana del gen. De Gaulle ed ha affermato di essere in buona compagnia perché Leon Blum aveva scritto la stessa cosa. « Ho combattuto il Rassemblcment Populaire Franeaise e De Gaulle in quanto capo del Rassemblement — ha detto —; non lo deploro, ma non ammetto che vengano utilizzati a fini pole mici, soprattutto all'interno del Partito, dei vecchi testi Fra un governo De Gaulle rispettoso della legalità s un " pronunciamento " dei colonnelli ho scelto: De Gaulle na miiiiiiin imiiiiiif iiiiinii niiniiiiiiiti dato tutte le garanzie che gli avevamo chiesto. La RepubblU ca parlamentare gioca una delle sue ultime carte e fcu'se l'ultima: non abbiamo il diritto di perdere >. Intanto a Lione, in una atmosfera estremamente tesa, il congresso nazionale del Partito radicale si è chiuso approvando, con 716 voti contro f1"?, la mozione favorevole ai referendum del 28 settembre: però la disciplina di partito non impegna i radicali che, anche dopo le decisioni del congresso, potranno continuare a difendere pubblicamente 11 proprio punto di vista: Pierre Mendès-France e i suoi amici, ossia un po' più del 43 per cento degli iscritti,' svolgeranno dunque la campagna contro il progetto di nuova costituzione senza doversi dimettere dal Partito. Il congresso ha poi nominato l'ex-presidente del Consiglio, Felix Gaillard, presidente del Partito, mentre Edouard Daladier è stato confermato presidente onorario. Sandro Volta

Luoghi citati: Depreux, Lione, Parigi