Un gruppo di creditori ferraresi inizia un'azione legale contro Giuffrè di Giovanni Giovannini

Un gruppo di creditori ferraresi inizia un'azione legale contro Giuffrè L'gé Anonima banchieri,, sia avvicinandosi ai taiiimento Un gruppo di creditori ferraresi inizia un'azione legale contro Giuffrè Mandato a tre avvocati di costituirsi in collegio per tutelare gli interessi nei confronti del commendatore - li «banchiere», nascosto in un rifugio dei Frati Minori, ha inviato una circolare ai clienti: "Siale pazienti e, a Dio piacendo, vi pagherò tutti,, Il figlio ammette che il padre"ègiù di morale,,» Il ministro Preti a Bologna: l'inchiesta della Tributaria sia concludendosi (Dal nostro inviato speciale) Bologna, 13 settembre. Il ministro delle Finanze, on. Luigi Preti, è giunto oggi a Bologna, si è' intrattenuto nella federazione socialdemocratica con gli esponenti locali del partito ed in serata ha pronunciato un discorso « sulla situazione politica attuale » in una sezione periferica ' del P.s.d.i. Avvicinato da noi e da altri giornalisti, ha rifiutato, nonostante ogni insistenza, di fare dichiarazioni sul « caso Giuffrè », " limitandosi ad ammettere che i positivi sviluppi dell'inchiesta fiscale condotta dalla polizia tributaria gli permetteranno di presentarsi al dibattito parlamentare giovedì prossimo con una documentazione adeguata e soddisfacente. Altro non è stato dato di sapere né dal Ministro né dalla autorità inquirente. Solo il misterioso rifugio del malato commendatore è stato individuato: si tratta del convento dell'Osservanza tenuto dai Frati Minori, che sorge sulla collina bolognese dominando la vasta piana d'Emilia. Il frate portinaio, padre Gaetano, ha opposto le più evasive riposte alle nostre domande, poi ha chiesto telefonicamente soccorso al padre guardiano che era da qualche parte in città e che è arrivato di corsa su una rombante e fiammante motoretta. Fra Fernando, un vigoroso ed ancor giovane padre guardiano, ci ha affrontati a viso duro negando che il commendatore fosse li ed invitandoci a rivolgerci all'avv, Marchesini. Solo dopo le trattative ha ceduto un po' ed ha accettato di far avere un nostro biglietto al Giuffrè, ammettendo così di averlo sottomano. Dopo di che, pentito di aver parlato troppo, è sparito dietro la porta del convento, che per noi non si è più aperta. Le polemiche di ieri sullo strano alternarsi di notizie, eccellenti e catastrofiche sull'andamento della malattia del commendatore hanno, però, indotto i suoi consulenti a far rilasciare dal figlio Gianfranco qualche dichiarazione all'Anso, considerata evidentemente come unico autorizzato portavoce dei Giuffrè. Apprendiamo cosi che < le condizioni del paziente sono in fase di miglioramento. Egli ha trascorso una notte relativamente tranquilla e il termometro, che feri séra segnava 37,8. stamattina non raggiungeva i 37°. Egli si trova tuttora a letto ed 1 congiunti smentiscono la notizia ohe egli possa fra qualche giorno trasferirsi nella sua residenza di Toscana per un periodo di riposo >. La malattia, ci è stato riferito, ha l'andamento tipico delle affezioni cardiache, con alti e bassi che si susseguono anche più volte nel corso della giornata e che impongono una grande cautela. Sembra, però, scongiurato il pericolo di un collasso. Al di fuori degli stretti congiunti e del medico curante, Giuffrè non ha ricevuto nessuno. < E' molto giù di morale — ha dichiarato il figlio Gianfranco, che si è recato a fargli visita nelle prime ore del pomeriggio — e passa da periodi di prolungato assopimento a periodi di lucidità. Il suo stato, però, è assai diverso da quello preoccupante dell'altro ieri e può essere considerato con un ragionevole ottimismo ». Limitiamoci a prendere atto di queste dichiarazioni ed a formulare i migliori auguri al commendatore, sia nel suo personale Interesse sia in quel, lo della verità, al cui travagliato trionfo nessuno potrà dare maggiore apporto del principale protagonista. Inutile ripetere quanto sia sentita la necessità di scorgere un po* di luce in una situazione sempre estremamente confusa. Per ora dobbiamo ancora e soltanto registrare, seppure con molta stanchezza, le affermazioni vaghe ed ermetiche degli , uomini del Giuffrè, secondo 1 quali « l'organizzazione è pronta a soddisfare gli impegni assunti attraverso il commendatore ». Da tale affermazione, ripresa e fatta propria in. un titolo a quattro colonne da un auto revolé quotidiano locale, si possono dedurre tre punti base della difesa del Giuffrè: il commendatore è solo un intermediario, esìste al di sopra dì lui un'organizzazione e questa organizzazione pagherà per lui. Tutto per il meglio, dunque. Sennonché sembra lecito avanzare qualche dubbio, tenendo conto di vari elementi. La diffida del rag. Casarottl al Giuffrè poteva essere interpretata come un passo utile sia al primo, che bloccando pagamenti ad altri si cautelava per la parte da lui rivendicata, sia al secondo che, accettandola prontamente, ha potuto per il momento rispondere picche a nuovi postulanti. Il rischio, come avevamo notato, era che questa simpatica sistemazione in famiglia potesse risultare sgradita alle centinaia o migliaia di al tri creditori, inducendoli e farsi .avanti anche loro a reclamare proporzionalmente il poco o molto disponibile nelle mani di Giuffrè e mettendolo così nelle più gravi difficoltà non soltanto finanziarie. Sembra che il Giuffrè, o chi per lui, non abbia mancato di avvertire il pericolo, e si parla, infatti, a Bologna di una nuova circolare da lui inviata a tutti i suoi clienti: « State buoni — avrebbe scritto —, aiate pazienti, e a Dio piacendo vi pagherò tutti ». Qualcu¬ no, però, avrebbe cominciato ad ascoltare meno devotamente i sermoni del commendatore. Ci comunicano, ad esempio, da Ferrara che un gruppo non piccolo di creditori avrebbe dato mandato agli avvocati Mevlo Magnarini (noto penalista che ebbe, tra l'altro, a difendere la Cianciulli), Giorgio Magnarini e Silvano Guarnierl di costituirsi in collegio per curare i loro interessi nei confronti dell'« Anonima Banchieri ». La notizia, se confermata, costituirebbe un nuovo indizio della marcia della fantomatica organizzazione verso il tra guardo del fallimento. Vedremo. Notiamo iiitanto come la polemica anche politica si accentri soprattutto noi Ferrarese: è di oggi la smentita del sottosegretario on. Salizzoni e dell'on. Manzini alla notizia pubblicata dal quotidiano locale e secondo la quale essi avrebbero preso parte, insieme ad altre personalità democristiane, ad una riunione in arcivescovado per costituire un collegio di difesa dei parroci coinvolti nella vicenda. Sempre da Ferrara si apprende che il rag. Quarto Casarctti, il c numero due » dell'* Anonima », è stato interrogato nel pomeriggio dal comm. Adilardi, Procuratore della Repubblica. Il ragioniere era accompagnato dal suo legale, aw. Guzzinati. L'Interrogatorio è durato circa un'ora e si ha ragione di ritenere sia in relazioen alle tre denunce per truffa presentate nei confronti del c luogotenente » del Giuffrè dai signori Vitali, Baraldi e Pasti per un totale di circa cinque milioni di lire. Alla querela del cardinale Lercàro contro l'Unità il cattolico Avvenire d'Italia dà oggi eccezionale rilievo con titolo a sei colonne e fotografia del presule in prima pagina: pur lamentando che « un venerato principe della Chie sa debba dover ricorrere al magistrato per ottenere di veder rispettata la verità e l'integrità riguardante il suo magistero e la sua persona» l'articolista conclude: «Lasciamo alla Legge positiva, alla Legge dei Codici, di dire la sua parola, col solo voto che questo verdetto sia rapido e severo». Un voto al quale ci ass,pciftrio Volentieri, dopo averlo formulato .dal primo giórno e non soltanto per qualche episodio marginale, ma per tutta questa confusa incredibile sorprendente vicenda dell'« affare Giuffrè ». Giovanni Giovannini

Luoghi citati: Bologna, Ferrara, Italia, Toscana