Eisenhower annuncia che proteggerà anche le isole davanti a Formosa

Eisenhower annuncia che proteggerà anche le isole davanti a Formosa .Dopo uu lungo colloquio con Dulies a Hfewjpox** Eisenhower annuncia che proteggerà anche le isole davanti a Formosa Le forze americane in Estremo Oriente entreranno in azione "al momento opportuno» su decisione del Presidente - Mao Tse-tung porta il limite delle acque territoriali a 12 miglia includendo Matsu e le Quemoy (Nostro servizio particolare) Newport, 4 settembre. Il Segretario di Stato si è incontrato oggi a Newport con il Presidente Eisenhower, che vi trascorre un periodo di vacanza. Dulles aveva ieri avuto a Washington un lungo scambio di vedute con i massimi capi militari sul problema di Formosa, ed oggi ha riferito al Presidente gli ultimi sviluppi della situazione, che non accenna a migliorare. Al termine del lungo colloquio è stato letto alla stampa un comunicato che precisa il pensiero del governo americano sull'Estremo Oriente. Il documento, letto da Foster Dulles, dice testualmente: «Ho riesaminato nei particolari, insieme al Presidente, la seria situazione vertutasi a creare in seguito alle azioni militari aggressive condotte dai comunisti cinesi nell'area dello Stretto di Formosa. Il Presidente mi ha autorizzato a dare lettura della seguente dichiarazione: miimiiiimmiiMmmmiimiiimimii imim è n e o i i l i a l o , , a i i o e 1) Né Formosa né le isole Quemoy e Matsu sono mai state sotto l'autorità dei comunisti cinesi. Sin dalla fine della seconda guerra mondiale, ossia per un periodo di 13 anni, esse sono state di continuo sotto l'autorità della Cina libera, cioè, la Repubblica cinese; 2) gli Stati Uniti sono impegnati con un trattato a difendere Formosa da attacchi armati ed il Presidente è autorizzato dietro una risoluzione congiunta del Congresso ad impiegare le forze degli Stati Uniti al fine di assicurare e proteggere posizioni quali le Quemoy e le Matsu; 3) qualsiasi tentativo da parte dei comunisti cinesi di impadronirsi ora di queste posizioni o di alcune di esse costituirebbe un'aperta violazione dei princìpi sui quali si basa l'ordine mondiale, secondo cui nessuna nazione è autorizzata ad impiegare la forza per impadronirsi di un nuovo territorio; mimiimmmmmmiiii miiiimmiiiimmu 4) da circa due settimane i comunisti cinesi stanno sottoponendo le Quemoy a pesanti bombardamenti di artiglieria e, con azioni di artiglieria e di piccole unità navali, stanno ostacolando i rifornimenti alla popolazione civile e ai contingenti militari di quelle isole che ammontano complessivamente a 125 mila persone. La radio ufficiale di Pechino comunica di continuo che lo scopo di queste operazioni militari è quello della conquista con la forza di Formosa, come pure delle Quemoy e delle Matsu; 5) comunque, nonostante ciò che i comunisti asseriscono, non è certo che il loro scopo sia effettivamente quello di condurre un'azione in forze per conquistare Formosa e le isole del litorale. E' d'altronde abbastanza chiaro che tali azioni, quelle in corso e quelle che potranno essere svolte in futuro, non possono essere contenute dai coraggiosi sforzi puramente difensivi delle forze della Repubblica cinese senza i sostanziali aiuti logistici che gli Stati Uniti stanno fornendo a questo Paese; 6) la risoluzione congiunta, del Congresso, di cui è stata fatta menzione, fa osservare che « il sicuro possesso da parte di governi amici della catena di isole del Pacifico occidentale, di cui Formosa fa parte, è essenziale agli interessi vitali degli Stati Uniti e di tutte* le nazioni amiche che si trovano incluse oppure che si affacciano all'Oceano Pacifico ». Esso inoltre autorizza il presidente ad impiegare le forze armate degli Stati Uniti per proteggere non soltanto Formosa, ma per < la sicurezza e la protezione delle posizioni suddette e dei territori di quell'area che sono ora in mani amiche », e ad adottare tale misura se egli giudica la stessa necessaria ed appropriata al fine di assicurare la difesa di Formosa. Alla luce della situazione delineata nel precedente paragrafo il Presidente non ha ancora trovato alcun punto della risoluzione succitata che giustifichi l'impiego delle forze armate degli Stati Uniti come « necessario e appropriato » nella difesa di Formosa. Il Presidente, comunque, non esiterebbe a farlo se egli giudicasse che le eirostanze lo giustificano per attuare gli scopi della risoluzione congiunta. A tale riguardo noi abbiamo riconosciuto che la sicurezza e la protezione delle Quemoy e delle Matsu sono state sempre più in relazione coti la difesa di Formosa. Fatto questo che c anche riconosciuto dai cinocomunisti. Gli Stati Uniti hanno preso misure militari in modo che, dietro disposizione del Presidente, nel caso in cui lo faccia, vengano seguite da una azione « tempestiva, ed efficace »; 7) *; Presidente e io speriamo vivamente che il regime comunista cinese non vorrà ancora una volta, come nel caso messe della Corea, sfidare il princìpio fondamentale dal quale dipende l'ordine mondiale, cioè che l'impiego della forza non deve essere impiegato per attuare ambiziosi piani di conquista. « Qualsiasi aperto ricorso all'uso della forza porrebbe di fronte a questioni la cui importanza trascenderebbe la sicurezza delle isole del litorale e della stessa Formosa. Esso significherebbe l'estendersi della crisi in tutta l'area dell'Estremo Oriente e metterebbe in pericolo le posizioni vitali del mondo libero e la sicurezza degli Stati Uniti. Un atteggiamento di acquiescenza minaccerebbe la pace ovunque. Noi riteniamo che la comunità del mondo civile non giustificherebbe mai una conquista militare considerandola un legittimo strumento politico; 8) gli Stati Uniti non hanno comunque abbandonato la speranza che Pechino vorrà fra breve porre termine a questa sua sfida al desiderio di pace dell'intera umanità. Questo non significherebbe per Pechino rinunciare alle proprie rivendicazioni per quanto esse ci appaiano mal fondate. Voglio ricordare che nelle elaborate trattative fra i rappresentatiti degli Stati Uniti e del regime cine-comunista, svoltesi a Ginevra fra t! 1955 e il 1958, gli Stati Uniti compirono notevoli sforzi per assicurare, con particolare riferimento all'area di Formosa, il rispetto di una mutua dichiarazione di rinuncia all'impiego della forza, eccetto in caso di autodifesa; dichiarazione che non è di pregiudizio alcuno al perseguimento di politiche fondate su mezzi pacifici. Noi riteniamo comunque che un tale modo di agire costituisce la so'i forma di procedura civile e accettabile » g- t.