Tecnici bancari ritengono che il Giuffrè abbia uffici, schedari e casseforti segrete

Tecnici bancari ritengono che il Giuffrè abbia uffici, schedari e casseforti segrete Un gruppo di ispettori è ai tavoro noi Ferrarese Tecnici bancari ritengono che il Giuffrè abbia uffici, schedari e casseforti segrete E' impossibile - si afferma - tenere una contabilità di decide di miliardi in un solo quaderno, come dice il commendatore - Il parroco di Runco a colloquio con il Procuratore della Repubblica (Dal nostro corrispondente) Ferrara, 3 settembre. Don Otello Grandi, parroco di Runco, ha nominato oggi l'avv, Loris Sani di Ferrara a suo difensore per le eventuali controversie penali che gli potrebbero capitare. Il sacerdote si è anche recato alla Procura della Repubblica di Ferrara — non è dato di sapere sa convocato o di propria volontà — ed ha avuto un colloquio di oltre un'ora col procuratore comm. Adilardi. Ha destato un certo interesse nel Ferrarese l'arrivo di alcuni ispettori di istituti bancari. Il loro compito, a quanto si apprende, sarà quello di esaminare la situazione finanziaria della zona e di rivedere eventualmente le pratiche in rapporto anche al rallentato flusso di risparmio negli ultimi anni; In molti ambienti si fa strada la convinzione che Giuffrè possieda, non si sa bene dove, un vero e proprio istituto bancario. Per documentare questa asserzione si prende a paragone l'attività della Cassa di Risparmio di Ferrara nell'ultimo esercizio. Il bilancio dell'Istituto segna in entrata ed in uscita una cifra di trenta miliardi e mezzo. Qualche esperto bancario si chiede: se è vero, ed è vero, che la Cassa di Risparmio, di Ferrara per tale movimento di denaro ha bisogno di un grande palazzo, con schedari e casseforti, con 150 impiegati e numerose filiali, è assolutamente impossibile che Giuffrè, il quale ha avuto un movimento di decine di miliardi, con qualche decina di migliaia di « correntisti » ai quali pagava regolarmente ogni mese gli interessi, potesse contenere la propria contabilità in un libretto simile a quello della spesa quoti diana. -Kcco perché qualcuno ritiene che, un giorno o l'altro, le indagini possano portare al la scoperta di una banca vera e propria, che contenga urtici e schedari. Sulla questione Ciiuffrè si hanno più esatte informazioni per quanto riguarda l'attività nel Polesine. Risulterebbe, infatti, che ad Ariano si sarebbe riunito, in questi giorni, un gruppo di creditori, il quale avreobe affidato ad un legale del luogo la difesa dei loro interessi: ottenere, cioè, il rimborso dei loro crediti dai banr chieri dell'Anonima. Al momento, però, nessuno ha intenzione di sporgere denuncia. Non si fanno Cifre-di tali crediti, ma è possibile ritenere che si tratti di alcune diecine di milioni. Il legale polesano al quaie i creditori hanno affidato la flifesa, è corrispondente dell'aw. Jannotta di Copparo, tramite il quale sono state sporte varie denunce di creditori ferraresi alla Procura della Repubblica. Il vincolo professionale, reso più rigoroso in questi giorni, dalla nota disposizione dell'Ordine forense di Ferrara, ci ha impedito di avere maggiori ragguagli. m. zd

Persone citate: Adilardi, Ariano, Ferrarese, Giuffrè, Loris Sani, Otello Grandi, Runco

Luoghi citati: Copparo, Ferrara