Il generoso sbaglio dei nostri corridori

Il generoso sbaglio dei nostri corridori Hanno attaccato troppo presto Il generoso sbaglio dei nostri corridori (Dal nostro inviato speciale) Keims, 30 agosto. La squadra dei dilettanti azzurri e stata, nel complesso, la migliore in campo, eppure è stata sconfitta: ha dato vita e tono alla fase che ha risolto la gara, ma il titolo di campione del mondo è toccato a Gustavo Schur, tedesco della Germania dell'Est, che in una volata quasi drammatica ha battuto otto uomini: nell'ordine i belgi Paulissen e De Wolf, gli italiani Bampi e Venturelli, il francese Hamon, un .alito italiano. Martini, e il polacco Wierucki. Nella pattuglia al comando c'era un quarto dei nostri, il romano Trapè, probabilmente il più veloce. Ma un pauroso ondeggiamento ai duecento metri lo ha fatto russolare sull'asfalto. La caduta ha mandato in fumo quelle speranze di un successo, che sarebbero state assolutamente legittime. I ciclisti di Proietti hanno commesso un errore non decisivo, forse, considerata la velocità dei rivali. Il peccato grosso degli italiani è stato compiuto prima ancora della volata, quando hanno anticipato troppo l'attacco, senza teiier conto delle difficoltà e senza conservare una riserva di energia per l'arroventato finale. L'occasione, però, era molto favorevole, da far assolvere con la formula più ampia lo slancio dei ragazzi in maglia azzurra. Si è presentata — l'occasione — a circa due terzi della gara. Erano in fuga Martini e Van Egmond. All'inseguimento dei due si sono mossi cinque corridori, vale a dire quattro stranieri più l'italiano Trapè. I quattro stranieri in una curva sono caduti e. Trapè così è rimasto solo. Secondo l'ordine dato da Proietti, Venturelli doveva attaccare, insieme a Trapè. in -quell'attimo' Venturelli ha visto Trapè solo ed è scattato andandolo a raggiungere. I due di conseguenza si sono trovati avanti al gruppo e hanno insisti/o. Venturelli, Trapè e Martini operarono subito un paio di allunghi e l'olandese fu irrimediabilmente staccato. Tre italiani a capofitto nell'avventura, pareva l'attimo buono, i loro tre compagni di squadra— dietro — lavoravano col massimo impegno a sventare ogni tentativo di inseguimento. Al traguardo mancavano una cinquantina di chilometri, la fuga poteva avere buon esito. Il gioco, anche se anticipato, era perfetto, impeccabile nella sua preparazione e nella sua messa in atto. La teoria, insomma non faceva una grinza, doveva però tradursi in pratica. Si ebbe lì per lì l'impressione che il colpo dovesse riuscire, il vantaggio del trio raggimi se prato il minuto e i 15 se condi. Ma non aumentò di più. anzi, come la corsa andò avvicinandosi all'arrivo, preso a diminuire a vista d'occhio, per la controffensiva disperata che sferravano belgi e francesi in particolare. La cronaca vi racconta come l'ultimo giro abbia segnato la fine del nostro sogno. La giornata — in apertura — ha dato il primo titolo mondiale, riservato alle donne, alla signorina Elsy Jacobs, quella biondina del Lussemburgo di cui parlavamo ieri; il terzo titolo su strada verrà assegnato domani e saranno di scena i grandi nomi, i professionisti. Qui le nostre speranze sono ridotte al lumicino. L'amarezza patita oggi certo non è fatta per rinsaldare il morale. N" puf consolarci molto il fatto chi' una ridda di notizie contrastanti emerga il dubbio per la presenza di Anquetil.II francese giovedì ha lamen taio un male al ginocchio de-stro. Ieri è stato a Parigi perconsultare un massaggiatoreche più o meno l'ha rimessoin sesto (diagnosticando perfi-no, ma ci crediamo poco, menisco spostato). Anquetil quindi ha deciso dcorrere. Ha provato la gamba con esito abbastanza soddisfacente: il suo rendimento di domani, però, è nascosto da un grande punto interrogativo. L'incertezza suscitata dalla ridda di notizie sul campionefrancese, si è naturalmente ripercossa sui pronostici. Il granfavorito è Van Looy, ma —fatto curioso — il suo connazionale Van Steenbergen nonlo vede tra i primi. L'anzianocampione uscente non pronostica neppure se stesso. Nelle quotazioni generali le parole di Van Steenbergen sono servite a fare scendere dqualche punto le azioni dei belgi. Sono rimaste invece stazionarie quelle di Poblet. Tendono al rialzo le possibilità dForesticr (favorito di Coppi) di tìuot (favorito di Bob.') dBaldini e di Favero. Quest'ultimo molto considerato dafrancesi e dallo stesso CoppiBinda, dal canto suo, ha dato conferma delle disposizioni tat tiche per la prova: Ncnt'ni e Favero sono legati da un patto di reciproco aiuto: Sabbadin Moser e Pambianco hanno compito di, gregari nei confronti di Baldìri, di Defilippis e di Coppi, che funzionano invece da capitani, dal più al meno con egual potere. Sabbadin Moser Pambianco avranno però via libera a un giro e mezzo dalla fine. Nella nostra squadra succede quanto succede- nelle altre formazioni, molti interessi sono in contrasto, seguendo la ormai tradizionale bega che divise un giorno Bartali da Coppi. Questa volta i due uomini che più si guardano a vista nei ranghi italiani si chiamano Baldini e Defilippis. Lo stato di guerra scoppiato nelle prove del campionato nazionale pare essere chiuso, sia pure temporaneamente, da un armistizio. L'armistizio terrà anche domani? Binda spera Gigi Boccacini

Luoghi citati: Germania Dell'est, Lussemburgo, Parigi