Oggi i ciclisti azzurri provano ii "discusso,, circuito di Reims

Oggi i ciclisti azzurri provano ii "discusso,, circuito di Reims de strade su cut verrei assegnato II titolo mondiale Oggi i ciclisti azzurri provano ii "discusso,, circuito di Reims Percorso facile, oppure durissimo? - Secondo Favero non ci sono grandi difficoltà - Altri tecnici affermano invece che le salite sono impegnative ■ Nencini smentisce le voci circa una indisposizione Tragedia nella squadra spagnola: il massaggiatore morto all'improvviso (Dal nostro inviato speciale) Reims, 27 agosto. Ecco, per chi ama lo stile telegrafico: venti ore di viaggio, lungo ma assoluta7iiente tranquillo hanno portato la caro•ftio azzurra a Reims; le accoglienze son state ovunque calorose, soprattutto per Coppi; i corridori godono ottima salute. Questa in brevissimo sunto la cronaca della giornata che i nostri atleti hanno cominciato placidamente, dormendo nelle cuccette del vagone-letto e giungendo verso le undici c mezzo di stamane, con una buona mezz'ora di ritarao sull'orario, alla stazione di Parigi. Il ritardo ha fatto cambiare i programmi che volevano già por il pomeriggio una sgambata in sella per arrivare a Reims senza lasciar arrugginirò % muscoli. Coppi ha lasciato la comitiva e a bordo della macchina guidata da Milano è partito per suo conto, con il benestare di Binda; e Binda da un treno è salito al volo su u)i altro, onde giungere in tempo a Reims ad una riunione di tecnici dell'Unione Velocipedistica Internazionale. Il resto della carovana ha fatto una tappa gastronomica affollando un ristorante nei pressi della Gare de Lyon. Poi, saran state lo due, tutti hanno preso posto su un pullman che con una passeggiata a inedia di assoluto turismo si è fermato, nel po meriggio, davanti all'albergo prenotato per la squadra. I dilettanti hanno scaricato t « ferri del mestiere » e si sono diretti verso il circuito, ben lieti di potersi finalmente muovere un po'. I professionisti, vale a dire Baldini, Pambiancò, Moser, Sabbadin e le due riserve La Cioppa e Baffi hanno preferito un turno di riposo, scambiando quattro chiacchiere con il trio Nencini-Defilippis-Favero, reduce da avventure ciclistiche sui pavés del Belgio e sulle piste francesi. Un notevole interesse ha suscitato Nencini. Un giornale parigino di stamane infatti, in poche righe nascoste nel bel mezzo di una pagina informava come il toscano, dopo essersi ritirato dal G. P. Marvan aveva dovuto ricorrere alle cu re dei medici in una clinica di Bruxelles. La notizia non era troppo esauriente, accennava a foruncoli o a qualcosa del genere. Nencini, almeno cinquanta volte è stato costretto a ripetere la verità. Durante la gara, in una delle tappe, il pavé gli aveva combinato un brutto scherzo, un sobbalzo della bicicletta, dovuto all'irregolarità del terreno, era stato causa di una botta poco piacevole ad una parte del corpo. Una sciocchezza. A questo mondo, anche le sciocchezze di tanto in tanto fanno male: Nencini, il quale detto tra parentesi non aveva forse una voglia eccessiva di stancarsi, diede forfait. Tutto qui, nulla di grave. Più nessun dolore ormai. Anzi, un gran desiderio di impegnarsi al massimo Anche Favero appare in splendide condizioni fisiche ed oggi, approfittando del bel tempo (a Reims c'è un sole tremendo e un caldo che spinge in su la colonnina dei termometri), tanto per ingannare le ore di attesa ha < visionato » il circuito. Un circuito per lo meno strano, non riusciamo a trovare due persone che in proposito nutrano la stessa opÌ7iione. Un nostro collega francese incontrato stamane di sfuggita a Parigi ci ha detto: t E' durissimo. Ha una salita con la pendenza del dodici per cento >. A Reims, Loatti, l'ex-campione di velocità, ci ha raccontato di averlo fatto in macchina, in compagnia di ^tv.a sola persona, e di avere adoperato la seconda per superare una rampa. Favero invece è d'avviso contrario: «Non è roba dura, ve lo garantisco. La salita più impegnativa è breve e nemmeno secca. Si tratta di un tracciato capace di operare una selezione solo in caso di lotta tremenda». Tante teste tante idee, ciascuno in merito si tiene le sue. La realtà piuttosto, deve stare opportunamente nel mezzo: il circuito non è piatto come un biliardo; tua chi si aspetta difficoltà di notevole rilievo probabilmente rimarrà deluso. Altre novità non vengono segnalate, i protagonisti dei campionati arrivano alla spicciolata e in genere ostentano riservatezza e la modestia. Nel quadro incolore degli arrivi una sola notizia, stasera, ed è purtroppo notizia triste. Poblet, lo spagnolo insieme con Saura era diretto a Rci7ns e con i due viaggiava Rubio, ex-corridore trasformatosi in masseur di fi- ducia di Miguel. Ieri sera si sono fermati in un albergo lungo il cammino per trascorrere la notte, stamattina Rubio è mancato all'appuntamento. Poblet un po' lo ha aspettato, quindi ha perso la pazienza ed è salito in camera dell'amico. L'ha trovato morto, un improvviso collasso l'aveva ucciso. Un brivido gelido su questa vigilia animata e festosa che riempie la città di allegro baccano. Domani i raughi degli atleti si infoltiranno. Molti prenderanno conoscenza del percorso per tentare almeno di scoprirne le insidie p'ù evidenti. Salva sorprese gli azzurri, sia i dilettanti come i professionisti inforcheranno le biciclette di buon mattino. L'allenamento avrà importanza particolare per Proietti che deve ancora scegliere in modo definitivo la squadra che scenderà in campo sabato prossimo a difendere i colori dell'Italia. Gigi Boccacini Fausto Coppi alla stazione di Parigi, caricata la bicicletta su di un'auto, si è diretto a Reims (Telefoto)

Luoghi citati: Belgio, Italia, Milano, Parigi, Reims