Nuove formule di concimazione

Nuove formule di concimazione NOTE DI AGRICOLTURA Nuove formule di concimazione La moderna tecnica della concimazione delle colture si sta orientando verso la somministrazione di una minore quantità di fertilizzasi! i antesemina e verso un completamento successivo della concimazione nel corso della vegeta/ione — come si suol dire — in copertura. Come si è già scritto altre volte, in questi ultimi anni sono incominciati a diffondersi 1 concimi cosiddetti « complessi », contenenti due o tre degli elementi fondamentali alla vita delle piante, cioè azoto e fosforo, oppure azoto, fosforo e potassio, nelle quantità (unità) indicate da due o tre cifre che precisano il valore effettivo e commerciale del prodotto. Le principali indusu-ie- italiane che producono tali concimi sono la Montecatini, la Vego, la Rumianca, la Edison e li> Caffaro; tutle svolgono intensa propaganda per la esaltazione dei lofo prodotti. Questi «complessi» hanno il vantaggio, nei confronti dei concimi semplici tuttora i più largamente impiegati, di presentarsi sotto forma granulare, di essere più solubili e di effetto pronto e graduale, di fornire alla pianta due u tre elementi contemporaneamente ed dn modo equilibrato por la omogeneità della loro composizione e di essere di facile spandinicnto. Le formulazioni che hanno imposto le diverse ditte sono molto varie e molto diverse ed anche in questo settore, come in quello degli insetticidi, si sta arrivando a decine di formule non sempre adatte ai terreni ed alle colture e per adesso non ancora ben comprese dagli agricoltori. Indicare delle formule di concimazione per ogni terreno e coltura è qui impossibile, segnaliamo soltanto che sono impiegati per gran parte dei terreni e delle coltivazioni i complessi « ternari » (cioè contenenti 1 tre predetti elementi della fertilità: azoto, fosforo e potassio):! solo quando il terreno è fertile e le colture hanno avuto molto letame si può spandere un complesso « binario », contenente cioè solo azoto e fosforo. Come quantità di materie fertilizzanti da somministrare alle colture, esperienze non ancora però definitive indicherebbero che, a parità di titolo o di unità fertilizzanti, con i complessi si otterrebbero uguali effetti di produzione nei confronti dei concimi semplici spargendo circa il 20 per cento di prodotto (unità) in meno. Le unità o « titoli» sono i chili di materie utili assimilabili dalle piante contenute in un quintale di concime. Al frumento, ad esempio, anziché somministrare, per ettaro, alla semina, 6 quintali di perfosfato minerale (titolo 18-20 per cento di anidride fosforica), 190 kg. di calciocianamide (titolo 20-21 per cento di azoto) e potassio se necessario, indi quintali 2,6 di nitrato ammonico (20-21 per cento) in copertura durante l'inverno (tino a metà marzo), si otterrebbero eguali effetti spargendo un concime complesso binario o ternario contenente complessivamente i quattro quinti (SO per cento) degli clementi fondamentali (unità) somministrati con i concimi semplici suddetti. Alcune fo»mule orientative ad esempio per la concimazione del grano, secondo i vari terreni, possono essere le seguenti: 5-12-10; 5-15-8: 6-12-9; 7-10-9: 8-16-8. Per convenzione internazionale la prima cifra indica l'azoto, la seconda il fosforo e la terza la potassa. Per ogni ettaro ne occorrono da 5 a 7 quintali. Alla semina si spande metà o due terzi del fertilizzante ed in copertura la restante parte, integrandola con eventuali conci-mi nitrici in varie riprese. E' indubbio pere, che, a tutto oggi, gli agricoltori impiegano ancora in gran parte concimi seni¬ plicl, specie il perfosfato minerà- le e pare, da taluni, che non potrà, per varie ragioni, essere facilmente sostituito e presto dimenticato. Il consumo dei concimi semplici raggiunge annualmente i 18 milioni di quintali per i fosfatici, 13 milioni per gli azotati, 1,2 milioni per i potassici; i concimi complessi si aggirano sui 5 milioni di quintali. CARLO RAVA

Persone citate: Caffaro

Luoghi citati: Montecatini