La banca rifiuta di consegnare i milioni già presi dal Ghelardi

La banca rifiuta di consegnare i milioni già presi dal Ghelardi iVifovI clamorosi sviluppi delio scandalo di Savona, La banca rifiuta di consegnare i milioni già presi dal Ghelardi L'istituto addossa all'Amministrazione comunale la responsabilità del mancato controllo - il ragioniere si impadronì di tutta l'imposta di famiglia pagata dai savonesi in tre anni - L'on. Nenni a colloquio con gli esponenti socialisti CJ)al nostro inviato speciale} Savona, 23 agosto. Ia Banca di Novara nella sua qualità di esattoria comunale ha versato oggi alla Cassa di Risparnv"'j, che ha funzioni di civica U soreria, la rata di imposte pagaia dai contribuenti di Savona nel mese di agosto. La>scadenza era molto attesa in tutti gli ambienti cittadini. La Banca, di Novara ha trasmesso la somma, decurtandola però degli ultimi 38 milieu ni, prelevati dall'ex raglonierec$po del Comune, con falsi mandati di pagamento, poche settimane prima dell'arresto. L'apprendere ufficialmente, e ' sènza più dubbi, che una. parte rilevante delle imposte versate il 18 agósto è finita ancora una vòlta nelle tasche del rag. Ghelardi è stato psicologicamente un rude colpo per i contribuenti savonesi Del resto, l'incredibile vicenda assume aspetti paradossali se si pensa che l'intraprendente ragioniere - capo ha potuto sottrarre una somma pari a tutta l'imposta di famiglia pagata in tre anni dai cittadini di Savona (350 milioni di lire) prima che sindaco e assessore alle finanze cominciassero ad avere dubbi sulla sua condotta amministrativa. < Avevano tanta fiducia nel Ghelardi — osservava oggi un esponente liberale — che all'inizio dell'anno, per poterlo nominare ragioniere-capo, hanno modificato perfino il l'egolamento comunale. Il Ghelardi ha ottenuto l'incarico con il semplice diploma di ragioniere mentre era prescritta la laurea. Un riconoscimento che ora appare grottesco, se si pensa che da anni approfittava delle sue mansioni ancora non ufficiali per sottrarre centinaia di milioni al Comune >. ■Conosciuta la decisione della Banca di Novara, il Municipio c passato al contrattacco. Il vice-sindaco aw. Luzzati ci ha dichiarato: «Intimeremo immediatamente alla Banca di Novara di versare la differenza entro cinque giorni. In caso dì diniego faremo istanza alla Prefettura perché proceda al sequestro della cauzione che l'istituto ha depositato per poter esercitare la funzione di esattore comunale». Sul caso Ghelardi si innesta così una- grossa vertenza di carattere amministrativo, che non riguarda solo Savona, ma che potrebbe avere ripercussioni su altre centinaia di Comuni italiani. La Banca di Novara è infatti l'esattore delle imposte di moltissime amministrazioni civiche. Se nella causa, che ormai si profila inevitabile, con il Comune di Savona, il giudice dovesse stabilire che la Banca, nella sua qualità di esattore, non può anticipare somme per la/v.ori pubblici ed altre spese (al di fuori degli stipendi per il personale), la Banca di Novara verrebbe non solo condannata a rifondere al Municipio i 350 milioni sottratti dal Ghelardi, ma dovrebbe anche sospendere la concessione di anticipi (un sistema che è molto diffuso) agli altri Comuni, con profonde ripercussioni sulla vita di tante piccole e medie amministrazicni civiche. Alla Banca di Novara si dichiarano < perfettamente tranquilli e con tutti i documenti in regola >. < Allo sportello — affermano — non si presentava uno sconosciuto, ma il ragioniere-capo del Comune, cioè la persona più qualificata. Tutti i suoi documenti apparivano in regola e i nostri rendiconti venivano trasmessi all'Amministrazione Civica ogni volta alle scadenze stabilite.. I prelievi del rag. Ghelardi erano in CarsLaltfdattnnptsBvcI jproporzioni cosi cospicue che ilueiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Comune in sede di controllo avrebbe dovuto dichiararci morosi per la parte delle imposte sottratta, fin dal primo mese. La Banca invece non avev8 alcuna possibilità di scoprire la truffa >. Sono queste le prime battute polemiche di una causa che forse si trascinerà per anni davanti alla magistratura. Del Ghelardi, a Savona, si parlerà a lungo anche sotto altri aspetti. L'ammanco, che quindici giorni fa era di 235 milioni, óra è già salito a 350 (pari a un terzo dell'intero bilancio comunale) e il controllo contabile non è ancora ultimato C'è chi prevede che, a conti fatti, si toccherà il mezzo miliardo. Inoltre stanno affiorando assegni a vuoto e cambiali protestate per altri 150 milioni. Le inchieste in corso sono quattro: il sostituto procuratore della Repubblica dottor Boccia si sta occupando del vorticoso giro di affari che il Ghelardi aveva come commerciante di quadri, titolare di una società di import-export con la Bolivia e altre attività; il giudice istruttore dott. Chieppa indaga sui falsi mandati di pagamento con i quali derubava il Comune; al ragioniereI capo della Prefettura di Genojva sono stati affidati gli ac upqprcmpatnuacertamenti contabili presso gli I■i ■( ■ 11 ai ■ mi ii ■ ni il i ii 1111111 ■ ii in iiiiiiii uffici esattoriali e di tesoreria jsper stabilire definitivamente! quale è l'ammanco; il Munici-! apio infine sta faticosamente | crispolverando le vecchie pratiche per rivedere di anno in anno i suoi bilanci ed è già arrivato sino al 1954. In città . l'irritazione per il caso Ghelardi è sempre vivissima, malgrado la massiccia campagna in sostegno dell'Amministrazione civica iniziata dagli attivisti del Pei. Le mancate dimissioni del sindaco prof., Urbani e dell'assessore alle finanze Bavassano con il trascorrere dei giorni si stanno sempre più rivelando come un errore sia dal lato politico che sotto l'aspetto morale. Circola anzi insistente la voce che, confermandoli al loro posto dopo il clamoroso scandalo, i comunisti anziché difenderli abbiano voluto punirli. asrbdlssI socialisti del Psi manten gono; un atteggiamento di j estrema prudenza. Consigli in j questo senso avrebbero ricevu- :to anche dal 'segretario del par- j tito on. Nenni, che ieri ha tra- scorso l'intera giornata in cit- ; tà Ufficialmente l'on. Nenni ha ; interrotto le sue vacanze a Lu-1 risia per visitare una colonia della «Fondazione Matteotti », ma la cronaca registra anche |intense consultazioni con' i di- i ngenti della federazione, as-l iiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiii sessori e consiglieri comunali, La vicenda del rag. Ghelardi assumerà più accese intonazio ni di carattere politico tra qualche settimana. Si pensa infatti che i socialcomunisti non po- tranno opporsi a lungo alla richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio comunale, che sarà avanzata dalla minoranza. Il dibattito dovrebbe aver luogo verso la metà di settembre. Democristiani, liberali, socialdemocratici e repubblicani stanno raccogliendo una documentazione dettagliata sull'attività dell'Amministrazione civica e sui rapporti di «eccessiva amicizia » che legavano il Ghelardi al sindaco e all'assessore alle finanze. E' prematuro stabilire l'atteggiamento che assumeranno i diciotto consiglieri di minoranza contro i ventidue socialcomunisti della maggioranza. Una delle tante ipotesi è che rifiuteranno di partecipare a) lavori del Consiglio comunale fino a quando sindaco ed as sesso.e alle finanze non si sia no. dimessi. C'è anche chi dice cnè ' un'eventuale mozione di sfiducia contro l'Amministra zione non sarebbe battuta in partenza, perché fra i soclali s*i ci sono alcuni consiglieri cne ritengono necessarie le di missioni della Giunta, Sergio De Vecchi iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin

Luoghi citati: Bolivia, Comune Di Savona, Novara, Savona