L'inchiesta in corso sull'«Anonima banchieri» è già riuscita a spezzare la catena delle frodi di Enzo Forcella

L'inchiesta in corso sull'«Anonima banchieri» è già riuscita a spezzare la catena delle frodi Il primo risultato del deciso intervento del governo L'inchiesta in corso sull'«Anonima banchieri» è già riuscita a spezzare la catena delle frodi I! Ciuffi è ed i suoi collaboratori - sottolineano i portavoce di Fanfani - non mieteranno più altre vittime - Una precisazione del ministro Preti: "Gli uffici dell'on. flndreotti fino al luglio scorso non erano stati informati dello scandalo,, - "Nessuna collusione - aggiunge il quotidiano socialdemocratico - è mai esistita fra gli organi governativi ed i responsabili dell'affare,, (Nostro servizio particolare) Roma, 22 agosto. I/< Anonima banchieri » del comm. Giuffrè è stata anche oggi al centro dei commenti politici romani. Con un'altra atmosfera però: ieri i socialdemocratici, come si sa, avevano richiamato l'attenzione sugli aspetti politici dellV affare » chiamando in causa Andreotti, che era ministro delle Finanze all'epoca in cui cominciarono a circolare le pri,me segnalazioni sull'attività degli invisibili banchieri emiliani. Ma, sulla strada in cui si erano messi, c'era il pericolo di arrivare ad una rottura con la democrazia cristiana, o quanto meno con ouella parte di essa che fa capo art Andreotti, ed hanno preferito minimizzare l'incidente. Stamane Preti, conversando con i giornalisti a Montecito rio, ha tenuto a scagionare personalmente il suo predecessore ed attuale collega di governo da ogni accusa. L'organo socialdemocratico, da parte sua, pubblicherà domattina una specie di rettifica ritirando gli accenni alle corresponsabilità dei passati governi contenuti nell'attacco di ieri. I repubblicani, che si erano associati all'impostazione della Giustizia, hanno, invece, mantenuto le loro posizioni e la Voce Repubblicana ha dedicato anche oggi alla vicenda un vivace articolo polemico. A queste conclusioni si è arrivati dopo un - intenso lavorio politico: una parte ne è trapelata, il resto è rimasto circondato dal riserbo. Andreotti, ad esempio, è . tornato stamane a Roma, ma non si sa se aveva effettivamente concluso il suo periodo di vacanze o se egli le ha interrotte per provvedere direttamente alla sua difesa. Sembra che abbia avuto conversazioni telefoniche con Fanfani e con Preti. Sta di fatto che nella tarda mattinata, dopo la riu'nione della commissione per le tariffe doganali, il ministro socialdemocratico ha dichiarato: « Mi risulta che il gabinétto del ministro delle Finanze fino al luglio del corrente anno non era mai stato informato della questione della " Anonima banchieri ". Approfitto dell'occasione per confermare che, per quanto è di propria competenza, il ministero delle Finanze continua con zelo le indagini recentemente iniziate per far luce completa sull'operato del gruppo dirigente della menzionata " Anonima banchieri " >. Ieri la Giustizia aveva parlato di « complicità alla vetta>, di un'inchiesta della Guardia di Finanza di Bologna bloccata da Roma in maniera così brusca che < un povero comandante di stazione della Guardia di Finanza dovette implorare come un personaggio di Gogol, il banchiere di intervenire presso i suoi potenti amici acciocché gli venisse per lo meno risparmiato il trasferimento in Sardegna!. Il ministro socialdemocratico, insomma, ha dovuto indirettamente polemizzare con l'organo del suo partito e questo, altrettanto indirettamente, ne ha dovuto prendere atto. « Il nostro giornale — si legge nella nota cui abbiamo accennato — aveva scritto che il ministro delle Finanze dei passati governi « non avrebbe dovuto essere all'oscuro della attività criminosa ». Ad onore della chiarezza bisogna dire che dal < non avrebbe dovuto essere all'oscuro > all'* era a conoscenza! ci corre una differenza sostanziale. La frase contenuta nel nostro corsivo aveva forma dubitativa e non positiva>. « La miglior dimostrazione che il nostro giornale non intendeva alludere all'on. Andreotti è data dalle dichiarazioni del compagno Preti"! — aggiunge la Giustìzia — prima di passare a precisare che neppure nell'affermazione « da Roma partirono i fulmini » si deve vedere un'allusione all'inframmettenza governativa. «Nel linguaggio politico corrente — spiega — Roma significa governo. Non bisogna dimenticare, però, che a Roma risiede, oltre al governo, tutto il complesso delle attività ministeriali, che qualche volta possono, sfuggire al controllo degli uomini che sono chiamati a reggere i dicasteri ». Infine, per fugare ogni sospetto di personalismi e « patriottismi di partito » (i democristiani erano rimasti particolarmente seccati dallo slogan « è arrivata la scopa socialdemocratica », quasi che da soli essi non fossero capaci di moralizzare la vita pubblica), il giornale ricorda che l'azione dell'attuale ministro dalle Finanze si svolge « nel quadro di un'attività collegiale del governo », che « non si tratta di iniziative personali » e che proprio l'energica azione che l'amministrazione delle Finanze sta conducendo nei riguardi della « Anonima banchieri » « sta a dimostrare coma nessuna collusione è mai esistita fra gli organi gover¬ nativi e i responsabili dell'affare ». La vita politica,, la lotta politica, è fatta di avanzate e di ritirate. Non ci si deve, quindi, stupire troppo della brusca chiusura di questa polemica. Del resto, come dicevamo, si conosce soltanto una parte, forse la meno interessante, dell'intenso lavorio che l'ha preparata. I portavoce di Fanfani, ad esempio, hanno fatto osservare che, anche se non si dovesse trovare elementi per procedere in giudizio contro i responsabili della « Anonima banchieri », l'operazione si chiuderebbe egualmente con un importante risultato: la catena è stata interrotta, il Giuffrè ed i suoi collaboratori non mieteranno più altre vittime. E' la constatazione di un fatto, ma, per chi conosce le sfuiri^tme del nostro linguaggio politico, è anche un avvertimento. Come se si dicesse: i protettori « alla vetta » di cui ha ieri parlato l'organo socialdemocratico, ammesso che esistano, potranno anche uscire dalla vicenda senza compromettersi. Ma la catena è stata spezzata, l'operazione è irripetibile ed il clamore destato dallo scandalo servirà per il futuro a renderli assai più cauti. A volte — anche questa 6 una « chiave » essenziale per orientarsi nei misteri della nostra vita politica — bisogna « giocare alla distanza » e smantellare pezzo a pezzo, con infinita pazienza, le posizioni costituite. Enzo Forcella Il colonnello Bernardi, comandante la Legione delia Guardia di Finanza dell'Emilia e Romagna (Telef.)

Luoghi citati: Bologna, Emilia, Roma, Romagna, Sardegna