Critiche dei socialdemocratici e repubblicani al ministro Andreotti per l'«Anonima banchieri»

Critiche dei socialdemocratici e repubblicani al ministro Andreotti per l'«Anonima banchieri» Critiche dei socialdemocratici e repubblicani al ministro Andreotti per l'«Anonima banchieri» Una nota della Giustizia: "Il banchiere Giuffrè s'era assicurato appoggi "alla vetta,,; un'inchiesta promossa dal Comando della Finanza venne fermata,, - La Voce repubblicana aggiunge: "Lo scandalo fu tollerato e protetto,, - Fanfani informato per telefono a Carnaiuoli (Nostro servizio particolare) Roma, 21 agosto. La « Anonima Banchieri » è arrivata a Roma e lo scandalo minaccia di estendersi dal campo economico a quello politico. Anzi, secondo la tesi che comincia a delinearsi in qualche ambiente democristiano, lo scandalo economico non esisterebbe, almeno per il momento, e tutto il clamore che si sta facendo attorno alla vicenda adombrerebbe soltanto una speculazione politica di carattere demagogico. Andiamo con ordine. Come si sa, non appena i giornali hanno cominciato a riparlare dell'invisibile banca emiliana che raccoglieva danaro promettendo (e pagando) interessi del 40-60 per cento, da molte parti si ò fatto il nome dell'attuale ministro del Tesoro, Andreotti. Andreotti era ministro delle Finanze quando, molti mesi fa, le banche, i giornali ed alcuni privati cittadini richiamarono l'attenzione del governo sull'attività della c Anonima>. Fu iniziata una inchiesta, che non ebbe seguito. Sino ad oggi la chiamata in causa del ministro Andreotti era rimasta nello sfondo e soltanto i giornali di opposizione vi avevano insistito Ma stamane la socialde mocratii i Giustizia, organo del partito cui appartiene il ministro Preti, che sta dirigendo personalmente l'inchie sta, ha affrontato risolutamente l'aspetto politico della questione. < L'intervento del compagno Preti contro il banchiere Giuffrè — ha scritto il giornale — va nettamente al di là della questione in sé, che, per il giro dei miliardi illegalmente amministrati, costituisce peraltro uno degli scandali più gravi del dopoguerra, perché investe in maniera frontale tutto un inesplorato settore del sottogoverno che ebbe modo di prosperare e mettere profondissime radici durante i passati ministeri. L'Anonima Banchieri, che ha ormai perso gran parte del suo anonimato, non aveva condotto, infatti, i propri affari carpendo soltanto la buona fede di qualche padre cappuccino di Sassoferrato o di Falconara Marittima, ma si era assicu rata complicità « alla vetta » in modo tale che le autorità costituite erano divenute impotenti ad intervenire. Il ministro delle Finanze dei passati governi non avrebbe dovuto essere all'oscuro dell'at tività criminosa della Banchieri e dei suoi soci. Un'inchiesta promossa dal Comando della Guardia di Finanza di Bologna c'era stata: sino al punto che i sigilli vennero apposti alla villa del Giuffrè in quel di Imola. Ma da Roma partirono i fulmini. Ed un povero comandante di stazione della G.d.F., dovette implorare come un personaggio di Gogol il banchiere di intervenire presso i suoi potenti amici acciocché gli venisse per lo meno risparmiato il trasferimento in Sardegna». Il giornale socialdemocratico aggiunge, a titolo di anticipazione, che il ministro Preti riuscirà presto anche a « mettere le manette ad evasori fiscali del divismo cinematografico del calibro di qualchp Lollo nazionale >. E lancia uno slogan per l'azione della delegazione socialdemocratica al governo: c arrivata la scopa, la scopa della moralizzazione che dovrà ripulire tutto lo sporco del sottogoverno. Ma anche senza le anticipazioni e gli slogans, la nota della Giustizia sarebbe riuscita ugualmente a provocare il clamore che ha destato. Nel pomeriggio, per sovrammercato, è arrivato un editoriale della Voce Repubblicana, organo di un partito che, pur non facendo parte della maggioranza, non è in atteggiamento di opposizione precostituita e che Fanfani spera nei prossimi mesi di portare al governo. I repubblicani chiamano in causa il clero, rimproverandogli le frequenti e vaste compromissioni del sacro col profano. Ed anche loro attaccano Andreotti. < Lo scandalo della "Anonima Banchieri" — scrivono — è stato tol¬ lerato e protetto dall'attuale ministro del Tesoro. Non è un problema di individuazione di reati, ma ripropone un problema politico generale. Su questo problema politico generale attendiamo il ministro Preti. Come sull'episodio particolare non si può non attendere qualche dichiarazione del ministro del Tesoro ». La nota della Giustizia è stata letta stamane per telefono a Fanfani, tornato a Carnaidoli per trascorrervi ancora qualche giorno di riposo. Il Presidente del Consiglio ha seguito la lettura senza commenti. Altri dirigenti democristiani, invece, hanno chiesto a qualche esponente socialdemocratico spiegazioni sulla portata dell'attacco. Gli interpellati, per quel che ne sappiamo, hanno cercato di minimizzare la faccenda. Si comprende il riserbo di Fanfani (condiviso dal giornale ufficiale del partito, che riduce all'essenziale le informazioni sullo sviluppo dello scandalo) come si comprende la preoccupazione dei dirigenti socialdemocratici di non estendere la portata politica della vicenda. Gli uni e gli altri, tuttavia, sanno benissimo di muo¬ versi su un terreno minato. Nel corso della sua azione il ministro Preti è infatti, portato fatalmente ad incrociare di continuo la strada del suo predecessore che è ancora nel governo. Gli amici di Andreotti, comunque, assicurano che le accuse dei socialdemocratici non si appoggiano a nessun concreto elemento di fatto. Riecheggiando la < linea difensiva » del comm. Giuffrè essi sostengono che sino a questo momento (sino a quando, cioè, non sarà accertata la truffa, l'usura, l'illecita speculazione e tutti gli altri reati che girano attorno agli <ano nimi banchieri :> senza riuscire a colpirli) lo c scandalo» non esiste. Non è emerso nessun elemento che, conosciuto all'epoca della gestione Andreotti, sia stato insabbiato per intralciare l'opera della giustizia: pur volendo, quindi, il ministro non poteva agire così come non potrà agire Preti, a meno che non scoppi il crack finanziario. Andreotti sta ancora trascorrendo le sue vacanze in automobile, in giro per l'Italia. Non sappiamo, quindi, se accetta la tesi con cui i suoiamici- cercano di proteggerlodagli attacchi degli avversari, né se intende integrarla conaltri elementi ancora scono- soluti, Enzo Forcella Vedere in 7;l pagina il servizio sugli sviluppi dell'inchiesta in corso nell'Emilia.

Luoghi citati: Bologna, Carnaiuoli, Falconara Marittima, Imola, Italia, Roma, Sardegna, Sassoferrato