Stevenson a Firenze ospite di Bernard Berenson

Stevenson a Firenze ospite di Bernard Berenson Stevenson a Firenze ospite di Bernard Berenson (Dal nostro corrispondente) Firenze, 20 agosto. Il senatore americano Adlai Stevenson, capo del partito democratico degli Stati Uniti, è giunto a Firenze ieri insieme ai due figli Borden di 25 e John Fell di 22 anni, ospite nella Villa Capponi, al Pian dei Giullari, della sorella Elisabeth Ives e del cognato Ernest Ives ed ha tenuto nel pomeriggio una conferenzastampa alla quale erano stati invitati numerosi giornalisti italiani e corrispondenti esteri. E' giunto a Firenze proveniente da Berna, dove prese parte a un incontro di affari iiiiiiiiiiiriiiiiiiiMitiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiii internazionali. Da Firenze, ove si tratterrà una diecina di giorni, si recherà a Parigi; ha in programma di incontrarsi col generale De Gaulle e col ministro degli Esteri francese, dopo di che — all'inizio del mese di settembre — farà ritorno negli Stati Uniti. Ha affermato che il suo viaggio in Russia non ha avuto assolutamente carattere politico: vi si è recato perché desiderava conoscere quel Paese e anche per questioni di affari, connesse alla Società degli autori e editori americani. Alla domanda rivoltagli se confermasse quanto già dichiarato in una precedente occasione, che cioè egli non presenterà la sua candidatura quale rappresentante del partito democratico, alle prossime elezioni presidenziali, il signor Stevenson l'ha pienamente confermato. « Due volte — ha det'o argutamente — mi sono presentato; e una terza sarebbe, di troppo ». Egli ha poi recisamente smenUto unu .lichiarazione che gii era stet? f.ttiibuita: quella cioè di aver oichiarato di pen- re che la situazione internazionale si schiarirà nelle prossime settimane. Nulla del genere, egli ha detto. Ha affermato solo di ritenere che qualsiasi soluzione che si avrà nei prossimi incontri alI'Onu porterà certamente a una maggiore distensione e a un miglioramento della situazione. Circa il Medio Oriente, Stevenson ha detto che egli fin dal 1955 formulò un piano per non ostacolare le agitazioni degli arabi, cercando invece di attirare sempre più i Paesi del Medio Oriente nell'orbita dell'Occidente. Ha comunque approvato diverse iniziative di Eisenhower, osservando che gli Stati Uniti non hanno avuto possibilità di scelta in talune decisioni. Stevenson ha ricordato i positivi suggerimenti dell'ex-ministro italiano Pella per lo sviluppo del Levante ed ha espresso la convinzione che il presidente italiano del Consiglio Fanfani segua verso il Medio Oriente l'indirizzo di agevolare lo sviluppo economico di quei Paesi. Il capo del partito democratico americano ha vivamente criticato Nasser per la violenta campagna sobillatoria svolta da Radio-Cairo. Stevenson ha riferito di essere stato oggi a colazione dall'insigne critico Bernard Berenson e di aver parlato con lui dei problemi della educazione scolastica negli Stati Uniti. g. C