Fanfani riparte per le vacanze dopo colloqui con ambasciatori di Enzo Forcella

Fanfani riparte per le vacanze dopo colloqui con ambasciatori Il governo in ferie ancoro per qualche giorno Fanfani riparte per le vacanze dopo colloqui con ambasciatori Incontri con Brosio ed i rappresentanti dell'URSS, della Germania e del Brasile - Festosi preparativi a Rio de Janeiro ed a San Paolo per la visita del presidente Gronchi (Nostro servizio particolare) Roma, 20 agosto. La breve ripresa dell'attivila politica aperta ieri mattina dal colloquio Gronchi-Fanfani si è richiusa stasera con la partei: ia del presidente del Consiglio, tornato a Camaldoli per trascorrervi ancora qualche giorno di vacanza. Fanfani ha dedicato la giornata ad una serie di colloqui con vari ambasciatori e con membri del governo. Arrivato di buon'ora a Palazzo Chigi, ha ricevuto uno dopo l'altro l'ambasciatore della Repubblica federale tedesca, quello del Erasile, quello dell'Unione Sovietica e, inline, il nostro rappresentante a Washington, Manlio Brosio, attualmente in Italia per le ferie. Passato al "Viminale, vi ha ricevuto il vice-presidente del Consiglio Segni, il sottosegretario alla presidenza Maxia e altri collaboratori del Ministero. E' nella prassi fare induzioni e riferire indiscrezioni sulla materia di questi colloqui, ma, per la verità, non vi è molto da dire. L'annuncio dell'incontro con l'ambasciatore sovietico aveva provocato una certa curiosità, ma si è provveduto subito ad avvertire che esso non rivestiva alcun carattere di eccezionalità: il signor Kozyrev, prima di partire per il suo periodo di riposo, aveva espresso il desiderio di rendere visita al presidente del Consiglio e ministro degli Esteri. E' probabile che sia così. Certo non avranno parlato delle loro vacanze: l'ambasciatore sovietico non avrà perso l'occasione per sondare gli umori del governo italiano sui vari tol'dstetchllnvscLrpmdmpchudctscszsmepisadi, rproblemi della politica interna- tzionale. Ma nulla autorizza a credere che vi sia stato qualcosa di più e di diverso. Si sa, invece, che con l'ambasciatore della Germania occidentale Fanfani ha parlato del « piano » per lo sviluppo economico dei paesi arabi e del suo prossimo incontro col cancelliere Adenauer a Cadenabbia. E' probabile che il governo italir.no stia cercando di realizzare con la Germania, oltre che una stretta unità di azione sul piano diplomatico, anche qualche intesa per una comune penetrazione economica nei paesi del Medio Oriente. Ma le notizie in proposito sono molto vaghe, non si può dire nulla di preciso. L'incontro con l'ambasciatore brasiliano è stato dedicato, ovviamente, alla prossima visita del Capo dello Stato nella Repubblica sudamericana. Si è concordata l'agenda degli incontri, sono stati esa. minati — come vuole la con-i-suetudine diplomatica — gii | abbozzi delle dichiarazioni che èlgrdIdssrqdmbvnncvnlmpezpfaranno i due Capi di Stato nelle varie occasioni protocollari. Per ciò che riguarda gli accordi che verranno firmati, quello nucleare «— vale a dire il più importante — è ancora oggetto, in alcuni punti, di trattative. L'accordo prevede la fornitura del Brasile all'Italia di materiale fissile, ma si tratta ancora di precisare esattamente ■ la contropartita italiana. L'ambasciatore italiano a Rio ha fatto sapere che le autorità locali e le comunità italiane stanno preparando a Gronchi accoglienze grandiose. Per averne una idea basti dire che le stazioni televisive si sono procurate i documentari di tutti i viaggi ufficiali compiuti all'estero dal nostro Presidente per trasmetterli nei prossimi giorni e cosi preparare nell'opinione pubblica il « clima » della visita. Il soggiorno di Gronchi a Rio coincide con la festa dell'Indipendenza, che è la gran festa nazionale cui partecipa tutta la popolazione. La municipalità di San Paolo ha deciso di spostare la celebrazione della festa dal 7 al 9 settembre per farla coincidere con la presenza del Capo dello Stato italiano nella città. Di questioni interne si parla poco e vi è effettivamente assai poco da riferire. Comincia a circolare qualche notizia sull' attività precongressuale del psi, c'è stata una riunione degli esponenti della sinistra, i cosidetti « carristi », per un primo scambio di idee sulla tattica da seguire (non vi ha partecipato Lussu, e nemmeno Pertini, che ormai è fuori dal gruppo e si è riavvicinato alle posizioni autonomiste). I « nenniani » stanno, invece, trattando con i « bassiani » per presentare una mozione connine. Il gruppo di Nonni confida di sfiorare, da solo, la maggioranza assoluta e l'alleanza con Basso gli consentirebbe di vincere con tutil !ta tranquillità il congresso. IMa le condizioni di Basso, che]si sente arbitro della situa zione, sono piuttosto alte. Be-ne che vada, ad ogni modo, il congresso non si terrà prima di novembre. Il discorso è, quindi, prematuro e può interessare soltanto gli specialisti. Segnaliamo ancora, prima di concludere, un vivace attacco del sen Sturzo al Presidente del Consiglio, contenuto in un articolo pubblicato sul Giornale d'Italia dove si rimproverano a Fanfani metodi autoritari e paternalisti. Il fatto specifico considerato è la sollecitazione al presidente dell'I ri di sospendere i licenziamenti in alcune aziende e la chiamata in causa, per la stessa questione, del ministro delle Partecipazioni statali. «Tutto ciò — osserva Sturzo — poteva essere evitato, in ogni caso poteva essere circondato da prudente ed accor- to silenzio. Cosi si ingenera l'idea, tanto facile in un mondo di conformisti, che il Presidente possa far tutto, sostituirsi a tutti, cambiare leggi e regolamenti. La cosa merita rilievo anche perché quel che il Presidente del Consiglio ha richiesto al ministro delle Partecipazioni statali esula dai compiti istituzionali del nuovo Ministero, il quale deve curare le partecipazioni statali con criteri di economicità ». Enzo Forcella