Un giovane cieco di Foggia riprende la vista in Svizzera

Un giovane cieco di Foggia riprende la vista in Svizzera Un'operazione chirurgica tacilitata dalie ieggi cantonali Un giovane cieco di Foggia riprende la vista in Svizzera Sull'occhio destro gli è stata trapiantata la cornea di un uomo appena spirato Il primo desiderio: "Vorrei sapere chi mi ha fatto questo dono prezioso,, (Dal nostro corrispondente) Ginevra, 16 agosto. «Vedo, vedo benissimo!»; queste sono state le uniche parole che Mario Delillo, quasi completamente cieco da oltre un anno, ha esclamato quando ieri mattina il famoso oftalmologo ginevrino A. Franceschetti gli ha tolto la benda che da una settimana 'copriva gli occhi. Altro il giovane non è riuscito a dire sul momento, l'emozione era più forte di lui. Continuava soltanto a passarsi la mano davanti al viso, contandone silenziosamente le dita. Nel frattempo il prof, Fran- ceschetti e il suo assistente, dott. Avanza, erano usciti dalla stanza per portarsi in una corsia della clinica oftalmica dove aspettava, trepidante, il cognato del Delillo, Ennio Gallucci. Il clinico gli disse semplicemente: «Vada a trovare 11 suo congiunto: ho buone speranze di ritenere che l'intervento sia riuscito. Penso che la cornea trapiantata al paziente potrà attecchire sui delicati tessuti dell'occhio destro in un modo perfetto ». Ennio Gallucci; un giovanotto sul trent'anni, corse nella stanza e si buttò nel le braccia del parente. «Lo sapevo che tutto sarebbe andato bene — gli disse —. Ora però devi riposarti. Io adesso andrò ad avvertire i tuoi genitori a Foggia e tuo fratello a Torino ». A narrare questo commo vente episodio è stato un an ziano lavoratore italiano, tale Pietro Roncarolo, che divide da qualche giorno la stanza con Mario Delillo. Precipitan do da un'impalcatura in un cantiere presso Ginevra, egli si è ferito ad un occhio ed ora è in attesa di ulteriori cure. < Confesso che anch'io tremavo — ci ha detto — allorché i dottori sono entrati nella stanza per togliere la benda a Mario. Non ho potuto fare a meno di piangere nel sentirlo urlare " Vedo, vedo " E' un ragazzo tanto buono. Sono veramente felice per lui clip l'esito dell'operazione sia stato positivo ». Nato ventun anno fa a Foseia, Mario Delillo già da bambino soffriva di disturbi alla vista. All'inizio di giugno dello scorso anno andò a trascorrere qualche giorno al mare. Colto da una fortissima febbre, dovette interrompere, però, le vacanze: improvvisa mente le sue facoltà visive cominciarono a scemare. I medici accorsi al suo capezzale constatarono che la cornea dell'occhio destro si era offuscata e che anche quella sinistra appariva intaccata. Un mese fa un amico di famiglia, rientrato a Foggia da un lungo viaggio attraverso il Continente, richiamò l'attenzione di Mario sul prof. Franceschetti di Ginevra, uno dei più celebri oculisti del mondo. I Delillo non esitaiono: il 5 agosto scorso Mario, ormai quasi completamente cieco, si mise in viaggio accompagnato dal cognato, Ennio Gallucci. Due giorni più tardi venne ricoverato nella clinica oftalmica di Ginevra. Il prof. Franceschetti, dopo averlo visitato, decise di operarlo a] più presto all'occhio destro, non appena, cioè, avesse avuto a sua disposizione la cornea di un uomo appena spirato. Alle 23 di venerdì della scorsa settimana Mario venne portato nella sala operatoria. L'intervento durò oltre due ore Per un'intera settimana il giovane rimase bendato, evi rbddhndhtbsvdmltando ogni movimento affinché la retina non si spostasse, c E' stata — £i ha confidato — unasettimana terribile. Non osavo nemmeno parlare. Ma adessosono contento perché il prof.Franceschetti mi ha detto che posso sperare in bene. Eventualmente mi farò operare in un secondo tempo anche all'occhio sinistro ». < Qual è il suo più grande desiderio? >. « Vorrei sapere chi mi ha donato la prezio ' cornea, od avere almeno una fotografia di questa persona. Ma i piofessori della clinica non vogliono darmi ti riguardo alcuna indicazione >. Mario Delillo dovrà rimanere altre due settimane nella clinica oftalmica di Ginevra. Quindi gli sarà comunicato il responso definitivo. Comunque esso sia, egli spera di poter-partire agli inizi di settembre per l'Italia, prima per Torino, dove vuole riabbracciare suo fratello, e quindi per Foggia. A gennaio vorrebbe riprendere gli studi che ha dovuto interrompere l'anno scorso. Il prof. Franceschetti, cui abbiamo rivolto alcune domande, si è limitato a dire che tecnicamente l'intervento si è svolto in modo regolare. < Per il momento non posso dire altro — ha aggiunto — poiché soltanto fra due settimane si saprà se l'operazione è riuscita in pieno, se cioè il paziente avrà riacquistato per sempre la vista >. Il prof. Franceschetti, che è di origine italiana come il suo assistente Avanza, ha al suo attivo diverse operazioni di trapianto della cornea, quasi sempre perfettamente riuscite. A suo tempo curò anche l'exregina Maria José, che, come sì sa, rischiò di perdere la vista. Oggi è stato nominato membro del comitato della Croce Rossa Internazionale. j j li giovane Mario Delillo