Complicato picnic dei reali inglesi con pontone di gomma e sommozzatori

Complicato picnic dei reali inglesi con pontone di gomma e sommozzatori INDJSCEEZIONI E PETTEGOLEZZI DEL FERRAGOSTO Complicato picnic dei reali inglesi con pontone di gomma e sommozzatori Grossa manovra per una merenda sull'erba - L'idillio di turno: il duca di Kent è partito in aereo per Firenze, Katherine Worsley se n'è andata a Malta, ci si aspetta che i due giovani si ritrovino in Italia - La carrozzella galleggiante sul fiume, ossia il piccolo jugoslavo salvato dalle acque (Dal nostro corrispondente) Londra, 16 agosto. Gli inglesi non sanno del Ferragosto. Il loro calendario non lo nota, e il loro sole che spunta due o tre volte al giorno in mezzo a un mare di nuvole che viaggiano spinte dai venti atlantici e da quelli po lari, da quelli continentali e da quelli siberiani, è tanto tiepido che non caccia via nessuno dalle città non arroventate. Anzi sembra fatto apposta per i turisti, che passano scrupolosamente da un museo a un grande magazzino, dalla gita sul porto (portarsi l'impermeabile perché fa molto fresco) alla visita serale all'* eccitante » quartiere di Soho. Ieri è stata una normale giornata lavorativa, e quest'oggi tutti sono sciamati verso i prati verdi a giocare a cricket, oppure verso i fiumi a pescare o verso i giardini a potare le rose. La gente di città, come sempre, si accontenta delle cronache mondane e degli spettacoli della televisione. Tutta l'attenzione dei cronisti di Londra per il momento è accentrata verso i viaggi della signorina Katherine Worsley e del duca di Kent, due giovani che, nel linguaggio tipico di queste cronache, < si vedono molto spesso >. Il giovane duca, che fa l'ufficiale, è partito ieri in aereo per raggiungere la mamma, la duchessa di Kent, e la sorella, la principessa Alessandra, che da qualche settimana si trovano a Firenze, in vacanza, ospiti di parenti. La signorina Worsley è partita anche lei, poche ore prima, diretta in aereo a Malta. E' andata a Malta perché è invitata a bordo del yacht di lord Astor, — presidente del trust che controlla il Times — e questo yacht, di nome «Dejaneira >, visiterà Napoli, Capri, la Sicilia e la Sardegna. I cronisti, perciò, fanno osservare che i due non saranno molto lontani nei prossimi giorni, e stanno a guardare per spiare un viaggio del duca da Firenze a Napoli o uno della signorina Worsley da Napoli a Firenze. Un'altra storia, squisitamente di stagione, è un picnic della fam.glia reale. La regina Eiiatibetta, suo marito Filippo d'Edimbureo, il loro figlio principe di Galles e la bambina principessa Anna, stanno navigando in lenta crociera verso il Nord, l'ingo la costa occidentale delle isole britanniche, che 1; porterà fra qualche giorno a Fort Williams, in Scozia, donde proseguiranno in macchina per le inevitabili vacanze estive nel castello di Balmoral. Ma lungo il percorso si fermano qua e là a vedere posti, a salu- | tare amici e. come è avvenuto l'altro giorno, a fare, come ogni famiglia in vacanza, un picnic La caratteristica di questo picnic reale è che non si è mai visto un picnic così complicato. Un giornale infatti informa che < sommozzatori, marinai, jeeps dell'esercito, pontoni di gomma, sono stati messi in azione > oltre all'equipaggiamento abituale di qualsiasi altro picnic, coperte, cestini 0 bottiglie di thermos. Il tutto si è verificato sulla costa occidentale della Scozia, una delle più pittoresche di Gran Bretagna. Anzitutto da bordo dello yacht « Britannia > — che ha un equipaggio di alcune centinaia di marinai, ed è un immenso palazzo galleggiante —, è stato calato in acqua un pontone di gomma ben gonfiato, del tipo che viene usato come equipaggiamento per le fanterie da sbarco. Su questo pontone un gruppo ha delicatamente posato una jeep che era stata pescata dal fondo di una stiva. Quando il tutto fu pronto, alcuni sommozzatori si tuffarono in acqua, e nuotarono verso la riva, scortando questo mezzo da sbarco pacifico. Sulla riva del mare la jeep fu posata a terra, e un ufficiale della fanteria da sbarco, ,che era "al volante, andò a prendere da una villa vicina alcuni amici della famiglia reale, per riportarli subito a bordo del pontone di gomma, e poi sullo yacht reale. Nel frattempo veniva allestito il picnic sull'erba con un gran numero di coperte di tartana scozzese, e un congruo numero di cesti di provviste. Poi fu abbassata la lancia reale, e la famiglia e gli ospiti vi presero posto e la comitiva fu sbarcata a terra. Vi restò per varie ore, protetta dall'indiscrezione di eventuali turisti da osservatori strategicamente piazzati nei dintorni. Poi, dopo che la jeci> aveva riportato gli amici della famiglia reale a casa loro, l'immenso yacht < Britannia > ringhiottì la famiglia reale, la lancia, la jeep, le coperte, i cesti, le sentinelle e, sgonfiato il pontone, riprese la navigazione verso il Nord, lungo le baie dalle acque assolutamente immobili. Infine, il fatto del giorno, è una curiosa ripetizione moderna del celebre incidente biblico < Mose salvato dalle acque >. La cosa è avvenuta a Bcdford, e il fiume che si portava via il bambino non era il Nilo, ma un fiume molto più piccolo, di nome Great Ouse. Una bambina di 12 anni fu pregata di far fare una passeggiata a un bambino di due anni in carrozzina Le carrozzine che usano qui, fortunatamente, sono quelle di tipo antico e immensamente dignitoso, alte e molto scure di colore. La bambina fermò la carrozzella sui bordi del fiume, mise il freno, e se n'andò a giocare poco lontano. Ma l'erba sulla quale la carrozzella era posata, era bagnata, e quindi scivolosa, e il bambino che si trovava nell'interno della carrozzella, agitandosi, impresse evidentemente un tale movimento al veicolo, per cui a poco a poco questo scivolò dentro l'acqua. Arrivato nelle acque del fiume, che ha molta corrente, il veicolo si trasformò in barca, e cominciò a navigare. Navigare era piacevole per il bambino, per cui questi cominciò ad agitarsi e agitandosi fece entrare l'acqua nell'interno della carrozzella. Finalmente la carrozzella galleggiante lungo il fiume passò dinanzi agli occhi esterefatti della signora Gladys Griggs. IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIMIIIIII a e o e ui ò e a r i s. che'si trovava in campagna in quella zona, e che passeggiava sulle rive del fiume. Coatei pensò bene di levarsi l'impermeabile — ma non le scarpe, per ragioni che neppure lei ha saputo spiegare — e si buttò a nuoto per salvare il bambino nella carrozzella. Il bambino era ormai quasi completamente coperto dall'acqua. Fu tirato fuori, spogliato e avvolto in coperte di lana calde. Un'altra sorpresa per la salvatrice fu l'arrivo della, madre, la quale era evidentemente molto- impressionata, ma non riusciva ad esprimersi coerentemente: semplicemente perché era jugoslava. Il moderno Mose si chiama Matko Djukic. IIIlllllllllllll Illllllllllllllll IIIIIIIIIIMIIII

Persone citate: Djukic, Fort Williams, Gladys Griggs, Katherine Worsley, Soho, Worsley