Una donna dichiara di essere figlia della regina Margherita di Savoia

Una donna dichiara di essere figlia della regina Margherita di Savoia Delicata causa per ricerca di maternità Una donna dichiara di essere figlia della regina Margherita di Savoia Abita a Varese e sarebbe nata nella villa reale di Monza - Citato come testimone il nipote del cocchiere di Umberto I Egli ricorda che nel novembre del 1893 una carrozza trasportò una neonata da Monza a Varese, in casa di un agricoltore (Dal nostro inviato speciale) Monza, 14 agosto. Cè una donna a Varese la quale dichiara di essere ji.alia naturale della regina Margherita di Savoia ed ha iniziato causa, mesi addietro, ai tribunale d> Cuneo perché le sia riconosciuta allo stato civile la vera maternità. Si chiama Giuseppina Broggini. Di media statura, piuttosto magra, grigia di capelli. Veste quasi sempre di nero ed ha un volto espressivo ed intelligente. Vedova da tempo, ha due figli, il maggiore insegna materie letterarie in una scuola media di Varese, la figlia, sposata, è casalinga. Non è contenta che si parli IllIIIIItlItllinilllllllItlllllllllIlllillllllllllUlllllll dì questa vicenda che appare molto romanzesca, e ben si capiscono i motivi. Qualcuno potrebbe subito pensare ad una mente esaltata. Chi conosce Giuseppina Broggini afferma che. se ha deciso di ricorrere al magistrato, cosi ha agito perché sicura del fatto suo. In Varese essa gode della più chiara stima. . La causa civile è in istruttoria e si stanno ricercando prove e testimoni. Il fascicolo è stato trasmesso in questi giorni da Como a Monza perché il pretore di questa città senta per rogatoria un testimone che risiede nel vicino comune di Vadano al Lambro e che dovrebbe apportare alla causa elementi probanti. E' Ambro- lllllllIlllllllllllllllllllllIlllllllHlf IIIIIIIIIIIIIIIIM gio Della Torre, un pensionato alto di statura, ben messo, grigio di capelli. Ha 70 anni. Suo padre era addetto alle scuderie della villa reale a Monza, suo zio, Giuseppe Frigerio, fratello di sua madre, era il cocchiere di Umberto I. Guidava la carrozza anche la sera del S9 luglio 1900 ed assistette impotente all'assassinio del re. Ambrogio Della Torre ricorda che lo zio soleva raccontare di una missione compiuta all'alba di un giorno del novembre 1893. E' certo di non sbagliare che si tratta del novembre 1893: per il giorno gli pare ohe sia tra il ZI ed il 25. Nella notte era gran trambusto nella ' villa di Monza perché la regina Margherita doveva partorire. Ripetiamo quanto ci ha dichiarato il Della Torre. Nacque una bambina. Il magijio-domo allora mandò a ch'r.mare il Erigerlo e gli ordinò di preparare i cavalli. Gli disse di dar loro da mangiare perché iì viaggio sarebbe stato lungo. Quando la carrozza fu pronta, vi salì luna dama con la neonata. La piccina fu condotta a Velate di Varese, una frazione sulle pendici del Sacro MonteQuesti sono i fatti di cui è a conoscenza il nuovo testimone e concordano in modo impressionante con qiuinto già aveva a/fermato Giuseppina Broggini. L'anziana donna dichiara perché così apprese e cosi pare possa confermare con prove, che quella bambina trasportata da Monza a Varese era lei. La dama l'avrebbe consegnata al Broggini, un agricoltore, al quale in quei giorni era nato un maschietto. Il maschietto gli ju portato'via e sostituito con la bambina. Perché tutto questo? Forse per coprire uno Ècandalo di Corte: la donna non sa indicare chi sia suo padre naturale. Crebbe in casa Broggini come figlia sua. Soltanto dopo la prima guerra mondiale l'agricoltore di Varese, oramai avanti i»i età, le disse che intendeva mettere le cose in chiaro. Si presentò a Corte e tanto fece che fu giudicato pazzo e rinchiuso in manicomio. Vi rimase per 25 anni, sempre iii- iiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii» sistcndo di,essere sano di mente e protestandosi vittima di propotenze. Egli chiedeva di sapere dove fosse finito suo figlio e per contro ripeteva che colei che passava per sua figlia era invece una Savoia. A Monza la Broggini ha trovato un testimone importante. Tra le prove da consegnare al giudice essa avrebbe anche una serie di assegni che per lunghi anni furono consegnati in casa Broggini da una banca svizzera per conto di uno sconosciuto mittente ed intestati a lei. Di questi assegni esisterebbero copie fotografiche. Dopo che fu pubblicata la notizia che la donna aveva iniziato causa, si dice che dalla Svizzera sarebbero venuti in Italia alcuni incaricati di quella banca per ritirare la documentazione relativa agli assegni. Il caso è molto complesso, è tutt'altro che vicino alla soluzione. Soprattutto è assai deli cato, perche se da una parte una donna intende rivendicare le sue origini e far sapere che il padre, che lei ritiene putativo, fini %n un ospedale psichiatrico soltanto perche voleva affermare la verità, è pur vero che sino alla sentenza del giudice non è lecito attribuire a Margherita di Savoia una figlia naturale ignorata dalla storia. g. tr. iiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiicSBgtadgcdabslndBcdmiìttdlq1SèpldmTgvss