I record mondiali della temperatura

I record mondiali della temperatura Secondo una statistica compilata in lunghi annf di accertamenti I record mondiali della temperatura Controversie sulla zona più fredda del mondo : al Polo magnetico Sud, 84 gradi sotto zero ■ Il punto più caldo: El Azizia, presso Tripoli, con 58 gradi - Le difficoltà incontrate dai meteorologi per valutare i dati forniti dal termometro In questi giorni d'estate, in cui la canicola incombe, e la gente suda, sbuffa t si lamenta (come del resto fa quasi immancabilmente ogni anno), la osservazione del termometro par quasi assurga a dignità di un rito; e ben pochi, non appena ne abbiano l'opportunità, si sottraggono alla curiosità di leggere, con una specie di amara soddisfazione, a quanti gradi sia giunta la colonnina di' mercurio. Non molti, però, hanno una idea dei valori massimi o minimi che la temperatura può raggiungere su questo nostro pianeta: dei record mondiali del termometro, insomma. La quest' e, come del resto quasi tutte le questioni meteorologiche, non è molto semplice: prima di tutto perché le stazioni osservatrici sono in numero del tutto insufficiente per darci una idea esatta del comportamento della temperatura sulla intera superfìcie terrestre; in secondo luogo perché la misura stessa della temperatura dell'aria, che sembra cosa tanto facile ed elementare, presenta all'atto pratico difficoltà non indifferenti, massime poi quando si tratti di misurar» valori estremi, cioè molto alti o molto bassi. Per questo i meteorologi hanno sempre una certa riluttanza ad accettare senza una preventiva critica, serrata e minuziosa, certe temperature eccezionali, che spesso vengono segnalate dalla pubblica stampa, c talora anche dalle riviste scientifiche. Per quanto riguarda 1 valori minimi registrati dalle stazioni meteorologiche (cominciamo da questi per amore di contrasto), diremo che fino al 1930 ai ritenne universalmente che la più bassa temperatura osservala fosse la minima assoluta di Verkhojansk, paese situato sui fiume Jana, nella Siberia nord-orientale. Ma, se questo dava ragione alla notissima locuzione di < freddo siberiano >, la vera entità di questo t freddo » era tutt'altro che chiara. Infatti, si diceva di solito che la minima assoluta di Verkhojansk era di 67,6 gradi sotto zero; ma c'era chi giurava su un valore sostanzialmente più basso, e precisamente di meno 69,8 gradi. La faccenda era ancora < sub judice » quando, appunto nel 1930, i testi, geografici sovietici rivendicarono il primato del freddo di Ojmekon, Un'altra località della Siberia, a circa 650 chilometri a sud-est di Verkhojansk: qui si sarebbe osservata una temperatura minima di ben 77,7 gradi sotto zero. Il mondo meteorologico fu messo a rumore, si chiesero particolari e conferme, ma ohimè!... per ignote ragioni la prestigiosa stazione di Ojmekon fu spostata, ai primi del 1934, In un'altra sede a circa 30 chilometri di distanza, a cui, per maggior complicazione, fu conservato lo stesso nome, con l'aggiunta dell'appellativo «Tomor»; e non vennero pubblicate le osservazioni né del vecchio, né del nuovo osservatorio, mentre ad accrescere la confusione, altri autori russi riportavano, come minima assoluta mondiale, quella della vecchia Ojmekcn, corretta però (come se la precedente fosse stata- un errore di stampa) in 67,7 gradi negativi. Il che era assurdo se la temperatura di Verkhojansk fosse stata di meno 69,8, e bjm poco significativo se fosse stata di meno 67,6. Insomma, per parecchi anni, un meteorologo a cui fosse stato domandato il valore della più bassa temperatura del globo non avrebbe potuto far molto di più che grattarsi la testa. Per fortuna sul sullodato meteorologo è venuto l'Anno geofisico internazionale, e con esso numerose serie di osservazioni meteorologiche in Antartide. Queste hanno tagliato la testa al toro, privando, pare in modo definitivo, l'una e l'altra delle due stazioni siberiane del loro poco invidiabile primato. Ormai infatti si può ritenere che le più basse temperature del mondo si verifichino al Polo Sud, Qui, nella stazione Amundsen-Scott, i meteorologi americani hanno osservato, l'il maggio 1957, una temperatura di meno di 73 gradi centigradi, e successivamente, il 17 settembre, quella di meno 74,5. Infine, notizie stampa recentissime, di cui naturalmente si attende conferma, ci banner fatto t6ldpcrqGssgrlsicsdnidmmvVInscu3gtsvaanaMOadastvdshssltdaFsanere attraverso Tacenzia so-1z,a s0 I scvietica « Tass t. che il 7 agosto corrente, alla stazione russa presso il Polo magnetico \ hSud. è stata registrata addirit-1 ltura una temperatura di 84,31 cgrandi sotto zero. (tChi, con questa canicola, ] Svuole sentire un po' di fresco sa dunque dove andare. Passando ora dal freddo al caldo, ci troviamo nuovamente di fronte a dati ingarbugliati e contraddittori. Per molti anni si ritenne che la massima temperatura osservata sulla Terra fosse quella di Greenland bsgrsqcCRanch, nella Valle della Morte fi(California), dove il 10 lugho| 1913 il termometro sali a 134 sgradi Fahrenheit, pari a 56.71centigradi Questa temperatura appariva dapprima abbastanza plausibile, date le condizioni ti i ^„n„ ...,;„„„. „„ 'particolari delia stazione, ma, varie considerazioni Indussero poi a dubitarne, finche il pn-]mato di Greenland Ranch non apparve battuto dall'altissima temperatura di 58 gradi segnata il 13 settembre 1922 dal termometro di El Azizia, a sud di Tripoli. Fino a oggi questo si ritiene il più alto livello termico accertato; tuttavia un valore uguale fu osservato a Nasrabad, nell'Iran, sull'orlo do! deserto di Lut; e un'agenz:«. d'informazioni, del resto attendibile, recò nei 1936 la no¬ tizia di una temperatura di ben 63 gradi a Obbia, nella Somalia italiana, a 5 gradi a nord dell'Equatore. Non parliamo poi degli spaventosi 75 gradi centigradi, che si sarebbero raggiunti, non si sa bene in quali condizioni, nel deserto di Gobi, e ai quali, peraltro, nessun rn*>tn^irnlnirn Vis mot pre* stato fede. Per scrupolo di coscienza, vogliamo ancora aggiungere che recentemente uno studioso italiano, il Fantoli, esaminando la situazione in cui si produsse il massimi- ^.i EI Azizia, è incline a menerò che esso sia stato in realtà alquanto minore di 58 gradi. Comunque, ci sembra che i nostri connazionali, e i torinesi in particolare, possano consi- derarsi fortunati. Fa caldo, sia-mo d'accordo, si suda un po': ma che succederebbe se ci trovassimo a El Azizia o nella Valle della Morte? Raoul Bilancini della Università J: Roma

Persone citate: Amundsen, Fantoli, Obbia, Raoul Bilancini, Tomor