Più della metà dei francesi quest'anno non va in vacanza
Più della metà dei francesi quest'anno non va in vacanza ' LA VITA E' DUMA: MANCANO I QUATTRINI Più della metà dei francesi quest'anno non va in vacanza Sono 23 milioni, tra cui tre milioni e mezzo di bambini - Scarseggiano le colonie estive: alcune non sono state aperte per mancanza di personale - Un'idea del governo: convertire i * villaggi abbandonati» in centri per le ferie a buon mercato (Nostro servizio particolare) Parigi, 9 agosto. Più dèlia metà dei francesi, esattamente il 51%, non va in vacanza perché non ne ha i mezzi: la constatazione è stata fatta dall'Istituto nazionale di statistica ed è confermata dal ministro dei Lavori Pubblici e del Turismo, Robert Buron. Partono soprattutto i commercianti, i liberi professionisti, i funzionari, mentre quattro operai e piccoli impiegati su cinque rimangono a casa durante il loro periodo di vacanza: sono pagati anche in quelle due o tre settimane, conformemente alla legge, ma non hanno il denaro per il viaggio di tutta la famiglia, e d'altra parte non esistono più, come prima della guerra, i cosiddetti trous pas chers, cioè i paesetti quasi ignorati, dove in una pensione modestissima non si spendeva molto di più che per vivere a casa propria in città. L'ultima constatazione vale soprattutto per i parigini e le popolazioni delle città industriali del Nord e dell'Est, che negli anni precedenti la guerra del 1939, precisamente dopo l'istituzione delle < vacanze pagate » decretata dal governo di Leon Blum, andavano a trascorrere quel periodo nei piccoli porti di pescatori della Bretagna e della Normandia, trasformandoli a poco a poco in centri balneari. Alla fine della guerra gli alberghi e pensioni dei trous pas chers rialzarono i prezzi senza, per altro, aumentare il comfort delle loro camere e poiché, di conseguenza, molti lavoratori non hanno più i mezzi di andare al mare, le pensioni di numerose, piccole città balneari di Bretagna e di Normandia sono sul ciglio del fallimento avendo perso la clientela operala senza guadagnare quella delle classi più abbienti. Si deve aggiungere che il desiderio di sole induce sempre più i parigini e i nordici, che hanno la possibilità dì partire, a preferire le spiagge soleggiate del Mediterraneo e dell'Atlantico meridionale a quelle della Manica, dove la pioggia e il vento fortissimo si alternano quasi senza interruzione. Eppure i medici sono concordi nell'affermare che l'individuo moderno, specie il cittadino che respira tutto l'anno aria corrotta dal fumi della benzina e delle ciminiere, ha bisogno di vacanze, di sole, di iodio, dì ossigeno. Il governo ebbe nei giorni scorsi un'idea: ridar vita ai c villaggi abbandonati » — ve ne sono molte decine in tutta la Francia dove le case disabitate vanno in rovina perché i contadini sono andati a lavorare in città. Di quei villaggi si vorrebbe fare dei centri di vacanza a buon mercato, ma occorrono capitali notevoli per rimettere le case in ordine e il progetto per ora rimane tale. Sui ventitré milioni circa di francesi che non vanno in vacanza, tre milioni e mezzo sono bambini, e su questi tre "milioni e mezzo sono più di un milione i bambini delle città industriali come Parigi, Lilla, Lione che rimangono a casa e trascorrono le vacanze giocando per le strade scure e spesso insalubri dei quartieri operai. A Parigi sono 160.000 t bambini che in questa estate piovosa sguazzano nei rigagnoli perché i genitori non possono spendere 400 franchi circa il giorno per inviarli almeno in una colonia: è questa, infatti, la parte che spetta alla famig'ia, oltre alla spesa del v,aggio. . Di colonie, del resto, non ce ne sarebbero abbastanza se tutti i genitori vi mandassero i loro figli, e quelle che esistono sono quasi sempre vecchi0, senza comodità moderne; i pa¬ rigini — e sono numerosissimi — che hanno viaggiato sulla costa Adriatica, fra Cervia e Rimini, sono rimasti stupiti nel constatare non solo la grande quantità di colonie peril'infanzia, ma anche il loro comfort. Le autorità affermano che un rimedio a questa situazione dovrà essere trovato: il dottor Malbos, ispettore generale del servizio di sanità scolastica e universitaria, ha dichiarato che per le famiglie bisognose la colonia < è uno dei rimedi indispensabili alla salute e all'equilibrio del bambino moderno, sia egli di città o di uiiiiiiiiiitiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii i campagna >. Ma, mentre aumenta annualmente il numero delle famiglie bisognose perché la vita è sempre più dura e i prezzi salgono più rapidamente dei salari, certe colonie non sono state aperte quest'anno per mancanza di crediti e anche perché manca il personale sanitario e di sorveglianza: la seconda difficoltà è grave quanto la prima. Il problema delle vacanze — scrive Paris' Journal — è, con la crisi degli alloggi, quello che la Francia deve risolvere al più presto. , 1. m. iiMiiiiiiiiMiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiitiiiiiit
Persone citate: Leon Blum, Robert Buron
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