E' in costruzione una funivia da Alagna verso il Monte Rosa di Gino Nebiolo

E' in costruzione una funivia da Alagna verso il Monte Rosa In Vaisesia ìa stagione dei villeggianti comincia in forte ritardo E' in costruzione una funivia da Alagna verso il Monte Rosa Si spera che questa iniziativa risolva una crisi turistica ed alberghiera sempre più pesante Quest'anno i giorni veramente redditizi saranno una ventina - Comunicazioni difficili (Pai nostro inviato speciale) Varallo Sesia, 5 agosto. Anche in Vaisesia l'estate dei villeggianti e dei turisti è incominciata tardi. Fino a una settimana fa in alcuni paesi delle tre valli più rinomate — Valgrande, Valsermenza e Valmastallone — alberghi che possono ospitare quaranta o cinquanta clienti erano deserti o quasi. Da qualche giorno, quando il caldo ha cominciato a farsi sentire nelle città, le auto e i pullman di Milano, Varese, Genova, Tarino sono arrivati. Non è stata una invasione in massa, come acca deva anni addietro e come avrebbero desiderato tutti quassù, a cominciare dagli al i bergatori: ma è già un segno e forse entro domenica s'avrà l'esaurito e sarà difficile tro vare un letto. « Magra consolazione — dice con amarezza il cav. Chiara sindaco di Alagna. — La nostra stagione va, in genere, dal 10 luglio al 20 agosto, quaranta giorni " produttivi " in tutto l'anno. Questa volta sarà di venti, se tutto va bene ». Verso la fine del mese scorso, dei 1500 posti di cui Alagna dispone, soltanto la metà era occupata. Il caso di Alagna è sintomatico, essendo questo uno dei centri più conosciuti, meglio attrezzati, mèta degli alpinisti che si spingono sul Monte Rosa, servito da una strada buona e in certi tratti ottima (nonostante le strette curve e le continue cunette, il fondo asfaltato la rende molto veloce) e con organizzatori ricchi di idee. Un motivo di grande richiamo turistico è la teleseggiovia che da Alagna porta al Belvedere, un dislivello di 600 metri che si supera in sei minuti incantevoli. Ed un altro richiamo, che farà scalpore, è in progetto. Si tratta di un progetto se mi-segreto, ma così poco se greto che tutti ne parlano in Vaisesia: la funivia del Monte Rosa. Quanto ai particolari, non vi è uno degli ideatori o dei realizzatori che voglia farne cenno. Bocche chiuse, inviti perentori al silenzio. La funivia è già in costruzione e il primo tronco dovrebbe entrare in funzione nella stagione ventura, con un balzo da Alagna .a Le Pisse: da.1200 metri a 3032. Al Colle ' de Le Pisse (ma qui le informazioni si fanno confuse e diventano fortemente dubitative) sarà costruito un secondo tronco, fino alle Roccette della Gnifetti, a 3500 metri. E poi si dice che, se saranno vinte difficoltà di vario genere, dovrebbe ^ende^ in-j territorio svizzero, &.Zermatt.J Un'idea, come si vede, grandiosa, pari a quella che ha animato la funivia del Monte Bianco. Dovrebbe segnare, nonché il rilancio di Alagna, la rinasca "tìy^ttt«».y,alsesia. Gif-ùnici ar'ìjfontolafè "saranno, caso mai, gli alpinisti: i quali vedono sempre di mal occhio funi vagoncini e turisti in scarpette da.passeggio sulle montagne che essi scarpina• no con tanta fatica. La Valgrande, delle tre, è la privilegiata nonostante la crisi (a Pila — per citare un paese — da dove parte l'ardita seggiovia per l'Alpe di Mera, i villeggianti sono in aumento: e stasera si è conclusa una festa in loro onore, con luminarie, balli, musiche, viaggi notturni sui seggiolini fino alla brezza dei 1900 metri; ed una processione della gente del luogo, per sciogliere un voto secolare, lungo una impervia mulattiera da Scopello a Mera). Le altre vallate contano per lo più su clienti affezionati, che non se la sentirebbero di tradire i luo¬ gdm ghi che amano. I villeggianti di nuova conquista sono rari e meriterebbero di essere molti dì più. La Valsermenza ha angoli pittoreschi, ma le attrezzature non sempre sono adeguate e la strada di fondovalle è ancora in costruzione. Boccloleto, Rimasco, Rima, sono posti di grande riposo, ma vi affluisce meno gente di quanta dovrebbe. A Rimasco, per accattivarsi i forestieri (e per sfogare una loro passione antica) gli abitanti hanno organizzato una gara di tiro a segno, alla quale parteciperanno anche squadre svizzere. Forse i forestieri, vedendoli, si proporran no di tornare in quei posti. E magari anche di passare una estate a Carcoforo, uno dei villaggi più affascinanti che esi¬ stano da queste parti: il pubblico lo conosce soltanto di nome, perché è il Comune più piccolo d'Italia, 60 abitanti che durante l'inverno restano isolati dal mondo. Basterebbero una strada discreta e un paio di alberghi moderni per farne un centro di forte richiamo. In Valmastallone le cose non vanno meglio. Gente ce n'è, ma non troppa. Colpa soprattutto delle strade. Rimella è un piccolo centro con forti motivi di interesse. Come- altri di questa valle, ha caratteristiche comuni con la valle di Gressoney: la' gente è di ceppo svizzero; allemanico, ne ha mantenuto il dialetto eU i '.costumi. Un mese fa una trentina di studenti elvetici- di Friburgo sonò venuti quassù per studiare il folclore del villaggio e ne sono ripartiti entusiasti. Erano pie¬ ni di buona volontà e ci sono venuti apposta. Ma il villeggiante che cerca i comodi (o quanto meno rifugge i disagi) come fa ad arrivare a Rimello, la cui strada carrozzabile 6 stata interrotta' per mancanza di fondi? Non gli resta che una mulattiera. I bagagli, però, se li deve portare sulle spalle. Non ci sonò muli. Dove le strade sono' buone gli alberghi sono pieni. E' una massima vecchia che iti Vaisesia ripetono spesso. Ma non si creda che si sia fatto poco. Negli ultimi anni, anche con l'aiuto del ministro Pastore, il volto della valle si è andato trasformando. Quel che resta da. fare, tutti lo sanno: è soltanto questione di tempo (e di denaro). Gino Nebiolo

Persone citate: Pastore, Tarino