In estate frutta e verdura i migliori amici dell'organismo di Angelo Viziano

In estate frutta e verdura i migliori amici dell'organismo Quafc.be consiglio f»ex» il pranzo nei mesi emidi In estate frutta e verdura i migliori amici dell'organismo Regolare il cibo secondo il diminuito richiamo dello stomaco - E' utile lasciar da parte i grassi e aumentare il sale sulle pietanze - Bere per compensare le perdite di sudore» ma a brevi sorsate li'estate, da tutti bramata per le vacanze di prammatica, quando se n'arriva non manca d'offrirci occasioni per guastarci proprio quel po', di benessere che dalle ferie vorremmo trarre. Errori gastronomici in prima linea, ma ancho eccessi di strapazzi, vuoi al mare che al monte; eppoi i soliti guai della tintarella reclamata d'urgenza, gli immancabili episodi drammatici dei colpi di sole o di calore, i rischi dei bagni freddi, le insidie minori delle fotosensibilizzazloni, gli agguati, di vipere, ragni e scorpioni, e via dicendo, come ad esempio il cosidetto « piede d'atleta >, quanto dire una lesione cutanea a vescichette, che pruriginosa si insinua tra le dita dei piedi di chi, scalzo o con sole lievi scarpette come gli atleti, va su sabbie o terreni eventualmente contaminati da certi contagiosi microorganismi. A ver dire sono tutti rischi che potrebbero essere evitati osservando quei consigli igienici che alla spicciola si è.usi ricordare ogni anno di questa stagione. In questi mesi di gran caldo sta veramente il momento cruciale per gli errori della tavola. Saper mangiare e saper bere in estate non è cosa da poco, In quanto a mangiare bisognerebbe ascoltare lo stomaco, che sembra intelligente nel non offrir esca all'appetito allorché imperversa il caldo. In quanto al bere è un'altra cosa; lì è il cervello che deve intervenire a frenare gli Impulsi della sete. Una riduzione della razione alimentare, a parità di lavoro eseguito in estate quanto in inverno, è giustificata dal fatto che una buona parte del cibo introdotto nel nostro organismo „<.rve a produrre cali ve t'jrpo. 30 Orbene, mentre questo cai > trdsupimsggsl'tmdlizdvrcmpvUsplcnrcvrdtddidccM! |(che deve mantenersi in noi. sempre a fisiolr>s>r> ugello) durante l'inverno si discoide con molta facilità per la sua ce» inaila lavuika jvga ia okxxjl sione all'ambiente esterno fred-|do, nell'estate non si dilegua altrettanto facilmente, dato .11 calore stesso dell'atmosfera. Non essendoci, dunque, bisogno di provvedere^ calore interno in estate alla stessa stregua dell'inverno, ecco che una diminuzione dell'appetito appare razionale. Naturalmente fino a che sia contenuta in discreti limiti e non vi concorrano fattori patologici concomitanti, fuori del nostro discorso. Non basta non mangiare troppo in estate, venendo con ciò anche a permettere una specie di riposo agli organi deputati al ricambio materiale dell'organismo; è utile saper scegliere pure gli alimenti che producono minor quantità di calorie. Merita quindi lasciare in disparte I grassi, limitare le proteine animali, per dare, invece, più larga quota ad ortaggi e frutta. La natura stessa ci spinge a ciò scemando In genere il desiderio verso taluni cibi, come le carni grasse e le pastasciutte. Sarà gran bene disporre cosi; perché ortaggi e frutta apportano al corpo anche elementi minerali e vitaminici di prim'ordine, Indispensabili Anche in tal senso la natura ci viene incontro fornendoci proprio ora le deliziose verdure ed una successione di varietà di frutti gustosi. Brodi vegetali con le prime e succhi con i secondi meritano davvero largo consenso, perché riescono pregevoli pure per scemare la sete. Non è stato ancora assodato, ma si suppone che oltre alle vitamine In certe verdure dal buon aroma esistano sostanze speciali, che oltretutto avrebbero la proprietà di ritardare nell'organismo il progresso della senescenza, e poiché esse agirebbero se assunte prima dei pasti, vi è una ragione di più per raccomandare antipasti a base di ortaggi crudi, freschi, profumati. Circa il bere abbiam premesso che una certa moderazione deve essere comandata dal cervello. Il che non significa che qualche bibita nella stagione estiva costituisca reato. Al contrario è necessario compensare in qualche modo le perdite di acqua profuse col sudore. Non se ne abusi, tuttavia, e non si confonda la necessità di riparare all'eccessiva eliminazione d'acqua da parte dell'organismo con talune abnormi sensazioni di sete, che permangono anche quando l'equilibrio idrico dei tessuti organici è raggiunto. Buon metodo è quello di bere a sorsate, specialmente quando si è a tavola ed il bolo alimentare necessita un normale trattamento digestivo da parte dello stomaco. L'ingurgitare troppo liquido ritarderebbe o altererebbe la digestione, proprio perché diluendo eccessivamente il succo gastrico 10 renderebbe Inoperante. Di queste semplici nozioni debbono far tesoro specialmente coloro che soffrono di atonia gastrica, di abbassamento di stomaco, di dilatazione di tale viscere, nonché quanti dopo 1 pasti accusano perlopiù senso di pesantezza gastrica mentre una sonnolenza li aggancia. Va da sé òhe blcchleroni di liquido tracannati di colpo, senza misura, sono pericolosi allorché 11 soggetto ha pressione sanguigna alta o, comunque, soffre di disturbi circolatori, a causa di possibili modificazioni Improvvise indotte nella pressione stessa dal rapido passaggio di liquidi in eccesso nel torrente sanguigno. In alcuni Paesi anche per combattere la sete vige l'abitudine di ricorrere.alla frutta nel bar stessi. Ad ogni modo quale bibita insuperabile è sempre da tener presente una buona spremuta di limone, con la sua vitamina C e col suo acido cl- trlco. Un fatto, infine, da non dimenticare è che gli eccessi di sudorazione possono portare per se stessi ad una profonda '■anchozza, magari in forma improvvisa. Gli è che a furia di sudare e di bere si ha una fuga di cloruro di sodio dall'organismo attraverso il sudore stesso e si modifica con ciò l'equilibrio ldrico-salino interno. Come ovviarvi? Evidentemente somministrando un po' di sale di cucina in più del solito. Ed ecco che il miglior mezzo di stagione è ancora la verdura in insalata. Salvo che si voglia ricorrere, come chi lavora pi>,3so i forni, a pastiglie di cloruro di sodio, oggl^in commercio combinate con qualche po' di preparati di fosforo e vitaminici. Angelo Viziano