I primi incontri dì Fanfani accolto festosamente negli S. U.

I primi incontri dì Fanfani accolto festosamente negli S. U. I primi incontri dì Fanfani accolto festosamente negli S. U. Brevi dichiarazioni nella sosta a New York' - Il vice-presidente Nixon lo riceve all'aeroporto di Washington - Oggi colloqui con Eisenhower e Dulles (Dal nostro corrispondente) Washington, 28 luglio. Il presidente del Consìglio, on. Fanfani, è giunto a Washington stasera alle 18,29 (ore 23,29 italiane). Il tConvair» militare da trasporto messogli a disposizione dal presidente Eisenhower ha impiegato poco più di un'ora a coprire la distanza da New York alla capitale degli Stati Uniti. All'aeroporto militare di Washington erano ad attendere il premier italiano il vicePresidente americano Nixon, il sottosegretario di Stato, Christian Herrter e la nostra ambasciata al completo. Una compagnia di formazione delle Forze Armate, in smaglianti uniformi estive e guanti bianchi, ha reso gli onori militari. L'incontro tra Fanfani e le autorità americane è stato molto cordiale, mentre centinaia di fotografi e cìne-reporters riprendevano la scena. Dopo lo scambio dei saluti, Nixon ha detto rivolto al Presidente del Consiglio: «La sua visita, signor Primo ministro, avviene in un momento importante non soltanto nella storia dei nostri due Paesi, ma di quella di tutti coloro che hanno a cuore la libertà e l'indipendenza dei popoli. Sono certo che le conversazioni che ella avrà a Washington non soltanto contribuiran- a i o 3 e e no ad una sempre migliore intesa tra i nostri due Paesi, ma anche al miglioramento delle condizioni dì pace e libertà nei mondo ». Fanfani ha cosi risposto: < Sono molto grato per il cortese invito a visitare gli Stati Uniti, rivoltomi dal presidente Eisenhower. E' mia convinzione basata sull'esperienza.della mia precedente visita in America che lo scambio di idee che avrò con i leaders della vostra nazione non solo sarà utile e costruttivo, ma contribuirà ulteriormente alla già stretta amicizia che lega i nostri due Paesi. < La solidarietà leale e comprensiva che unisce i Paesi del mondo occidentale trova legami particolarmente solidi nella relazione esistente fra gli Stati Uniti e l'Italia, relazione cementata da ideali comuni e da reciproci interessi. < Comincio questa fase della mia visita agli Stati Uniti nello spirito di pieno accordo e di azione unitaria che è stato il segnacolo della nostra politica nel passato e che contiamo di estendere ancor più in futuro ». Fanfani inizierà la sua prima giornata a Washington domani mattina, incontrando al Senato il vice presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon, che lo presenterà all'assemblea, riunita in sessione plenaria. Subito dopo il Presidente del Consìglio. sarà ricevuto alla Camera dei rappresentanti dallo speaker Sam Rayburn, che lo presenterà ai deputati: in entrambe le circostanze Fanfani pronuncerà brevi discorsi. Egli sarà, quindi, ospite alla Casa Bianca per una colazione offerta in suo onore dal presidente Eisenhower, e si incontrerà poi con il segretario al Tesoro, Robert Anderson. Alle 15,30 l'on. Fanfani avrà un colloquio con il segretario di Statò Dulles al Dipartimento di Stato. Seguirà un incontro con il segretario all'Agricoltura, Ezra Taft Benson, e, a sera, un pranzo all'Ambasciata d'Italia, presente Nixon. Nella mattinata di mercoledì Fanfani si incontrerà nuovamente alla Casa Bianca con il presidente Eisenhower e nel pomeriggio, dopo una colazione al « National Press Club » di Washington, nel corso della quale pronuncerà un discorso, con Dulles al Dipartimento di Stato, e successivamente con il segretario alla Difesa, Neil Mcelroy. In serata sarà ospite di Dulles ad un pranzo offerto in suo onore. Il Presidente del Consiglio lascerà Washington la mattina di giovedì. Fanfani era giunto all'aeroporto di Idlewild di New York alle ore 15 italiane. L'aeropla¬ nittSpdaLpzmUPclrsd a k ¬ no dell'< Alitalia » ha atterrato in perfetto orario dopo una ottima navigazione oceanica. Sotto la pensilina d'onore erano il Sindaco di New York, è rappresentanti del Dipartimento di Stato. Da parte italiana gli ambasciatori Manlio Brosio e Leonardo Vitetti, e tutti' i capi delle maggiori rappresentan ItNamrbprvze bancarie, industriali e com-|amerciali italiane negli Stati i tUniti. I pLe autorità sono . salite sul- I caereo a recargli il primo sa- ' cluto di New York. Quindi, illpPresidente del Consiglio, ac-ivcompagnato dai gruppi di ita-' NsaNcssllsc3nqemmgtcporto in un corteo di macchine scortato dalla polizia in auto emotociclette con sirena. Quin- di sì è recato al Waldorf Asto- ria, dove ha preso contatto coni rappresentanti diplomaticiliani e italo-americani che ' gli rivolgevano parole di simpatia, si è diretto in una grande sala dell'aeroporto, ove lo attendevano i giornalisti, i fotografi e gli operatori della radio e della televisione. Ha avuto così inizio subito una conferenza - stampa. Essendogli stato chiesto se in America parlerà soprattutto del Medio Oriente, il presidente ha detto: « Tali sono i temi dell'amicizia e della cooperazione tra gli Stati Uniti e l'Italia, che è difficile poterli limitare soltanto al Medio Oriente ». « Porta un piano per il Medio Oriente?» gli ha domandato un giornalista americano. « Voi avete l'impressione che l'Italia sia sempre la terra degli inventori — ha risposto Fanfani —, noi veniamo qui per ascoltare e per interloquire con vecchi e cari amici. L'Italia non ha la presunzione di inventare nulla. Crede di avere una esperienza e una ragione per consigliare qualche cosa ». « C'è la possibilità di impedire che Nasser e l'Irak passino sotto l'influenza russa? ». « Credo — ha risposta —r sia troppo semplice il porre questo problema complicato in così poche parole. Io credo che ci sia la possibilità di salvare alla libertà i popoli del Medio Oriente e di conservare la pace nel mondo ». Richiesto della possibilità di una partecipazione dell'Italia ad una conferenza al vertice, il presidente dei Consiglio ha detto: « Ripeto quello che ebbi a dichiarare nei giorni scorsi nell'intervista al Washington Post: l'Italia, pur conscia dei suoi interessi e dei suoi diritti, non intende creare difficoltà ai suoi amici preoccupati di sai vare la pace del mondo ». Il presidente Fanfani è stato trattenuto ancora a lungo dinanzi agli obiettivi delle macchine da presa e dei fotografi, dopo di che ha lasciato l'aero Italiani a Washington ed alle Nazioni Unite ed ha ricevuto alcune rappresentanze delle comunità italiane ed ltalo-ame- ricane. Alle 16 poi, lasciato l'ai- ■ bergo e, .sempre scortato dai poliziotti in motociclette-, ai è' recato all'aeroporto per il volo verso Washington. Le dichiarazioni di Fanfani al sjo arrivo a New York e più tardi a Washington, sono imI perniate sui seguenti concetti che sono stati accolti con espli cito favore dagli osservatori di-, plomatici americani: 1) il goiverno italiano ritiene che le: Nazioni del Medio Oriente pos¬ sono e debbono esser salvate alla causa della libertà e che le Nazioni Occidentali hanno ancora mezzi pacifici e prestigio sufficienti per assisterle in questa impresa; 2) l'Italia non vuble avere in tale impresa un ruo-. lo maggiore dì quello che le spetta e «non intende creare.alcuna difficoltà ai suoi amici»; 3) l'Italia non ha la presunzione di inventare ogni cosa, e quindi non vuol far credere di essere in possesso di una formula risolutiva per quelle forme di collaborazione economica a favore del Medio Oriente che le Nazioni Occidentali si preparano a studiare. Tuttavia — ha detto Fanfani — « credo che con la esperienza che il Paese ha siamo in condizione d: presentare qualche utile suggerimento»; 4) la linea direttrice della politica estera italiana è in piena connessione con quella americana. Sui suggerimenti che si preparerebbe ad illustrare ad Ei^ senhower e Dulles, Fanfani ha evitato qualsiasi indiscrezione, notando solo, nei brevi Incontri con la stampa, che gli uomini politici debbono rimanere il più possibile aderenti alla realtà della situazione e che quindi parlare di piano Marshall per 11 Medio Oriente è per lo meno impreciso. Ogni piano infatti, egli ha fatto rilevare, è legato a particolari condizioni di ambiente e di tempo. e i