Sette ventenni uniti in una banda per emulare le gesta dei gangsters

Sette ventenni uniti in una banda per emulare le gesta dei gangsters Freddi ed impassibili davanti al Tribunale Sette ventenni uniti in una banda per emulare le gesta dei gangsters Le prime imprese durante le vacanze a La Spezia - Una serie di furti in valle di Sztsa - I caporioni condannati a quattro anni e mezzo; pene minori agli altri : a . a i a l a o i . i , i 11 processo a carico di un gruppo di giovani ventenni, che avevano deciso di diventare celebri fuorilegge come i « gangsters » di Chicago, si è concluso ieri in Tribunale, dopo due giorni di movimentate udienze. Gl'imputati di maggior rilievo, che nel Ferragosto dello scorso anno avevano più fatto parlare di sé, erano Franco Lampis, abitante in via Cirenaica 12, Giuseppe Balzano domiciliato in via Di Nanni 20 e Mario Poliseri, ospite delle Casermettc. I tre avevano costituito una banda che voleva specializzarsi in furti, rapine, estorsioni e si sono serviti della collaborazione di altri quattro coetanei della stessa risma: Giorgio Pandi, Antonio Della Volpe, Francesco Gentile e Franco Ravano, i quali hanno seguito la medesima sorte, prima in carcere e poi nell'aula del Palazzo di Giustizia, Con un contegno cinico e indifferente hanno seguito le fasi del dibattito durante il quale sono state rievocate le loro gesta cri minose. Già in istruttoria aveva no ammesso la propria responsa bilità e ieri in udienza hanno con fermato la confessione: sempre impassibili, ostentando anzi un ironico sorriso a fior di labbra. Da buona famiglia provengono Balzano e Poliseri, mentre il pa dre del Lampis, ora defunto, ha avuto un passato piuttosto scabroso. Sbarcò in America giovanissimo, fuggendo dalla nave « Dante Alighieri », Trovò lavoro ccptncrgagestlvtpdmG come cameriere in un bar di Chicago. Fu più volte imprigionato per contrabbando di alcoolici al tempo del proibizionismo: nel penitenziario di Atalanta s'incontrò con Al Capone e ne divenne amico. Forse il figlio, un po' scriteriato e succube di cattive compagnie, non ebbe la forza di reagire alla suggestione di una vita irregolare. Accordatosi con il Balzano e il Poliseri incominciò, il 12 agosto, a rubare una Fiat « 1400 » sottraendola al signor Marco Coccoloni che l'aveva lasciata in una via de La Spezia. Nella stessa città, dove i tre si erano recati a passare le ferie, a qualche ora di distanza, rubarono, da un'altra macchina, una valigia contenente biancheria di proprietà del signor Giovanni Felicina. Sulla via del ritorno, prima a Savona e poi nella nostra città sorprendono la buona fede dei distributori di benzina facendosi consegnare il carburante e dandosi poi alla fuga. Nel parco Rultìni, a Torino, affrontano il signor Francesco Francese che si trovava in auto, con la fidanzata e, sotto la minaccia di una pistola scacciacani, lo derubano del portafogli. La banda continua il suo « lavoro » svaligiando l'alloggio di Lorenzo Casale, abitante in via Bardonecchia 134 di dove spariscono oggetti d'oro, vestiti, biancheria e cassette di liquori. A Rivalta il Lampis con il concorso del Pandi e del Gentile inscena un guasto alla macchina e nei pressi della cascina di proprietà della famiglia Abba, prega i mezzadri di prestare loro aiuto. I contadini, tratti in inganno, lasciano la casa incustodita. Ne approfittano 1 ladri per impossessarsi di quanto riescono ad arraffare: vestiti, orologi, denaro. A Borgone di Susa il Lampis e il Ravano s'impadroniscono di una motocicletta in danno del signor Antonio Albertone. La lunga serie di ribalderie comprende ancora il furto di una « Giardinetta », sottratta all'apicultore Giuseppe Gariglio, abitante in via Beaulard 51, e il furto di un portafogli al signor Angelo Barbero, dimorante in via Carlo Cappelli 86. In un ristorante di corso Francia il terzetto dopo I aver consumato un'abbondante! cenetta la sera di Ferragosto, si allontanava senza pagare il conto. Due ore dopo Franco Lampis tu arrestato mentre si godeva il fresco nel parco della Pellerina, sdraiato sul « plaid » rubato nell'auto dell'industriale Ferdinando Peyrani abitante in corso Brunellescbi 125. Giuseppe Balzano venne sorpreso dagli agenti della Mobile in una sala da ballo. Il Poliseri si costituì al Commissariato S. Paolo. Gli altri non tardarono a cadere nelle mani della polizia. Davanti ai giudici sono sfilate una trentina di persone, testimoni e parti lese. Il Tribunale (Pres. Mosetto, P. M. Caccia, cane. Casatelli) ha condannato Lampis a 4 anni 6 mesi di reclusione e 4 mesi di arresto, Poliseri a 4 anni 4 mesi di carcere e 4 mesi di arresto, Balzano 3 anni e 11 mesi, Gentile 3 anni, Della Volpe 2 anni e 6 mesi, Pandi 2 anni e 1 mese. Ravano 8 mesi di reclusione. Pene minori sono stale inflitte ai tre imputati di ricettazione. Il collegio della difesa era costituito dagli avvocati Astore, Chiusano, Guidetti Serra, Obert, Rodio, Bruno Segre e Toselli.

Luoghi citati: America, Borgone Di Susa, Chicago, La Spezia, Rivalta, Savona, Torino