Sfugge alle guardie si getta in Po e raggiunge a nuoto l'altra sponda

Sfugge alle guardie si getta in Po e raggiunge a nuoto l'altra sponda M&opo un incidente con una moto che risulta rubata Sfugge alle guardie si getta in Po e raggiunge a nuoto l'altra sponda Un giovane si tuffa per fermarlo - Uscito dall'acqua l'inseguito si barrica in un cantiere e si difende a colpi di pietra - Finalmente catturato Alle 15,20 di ieri una motoleggera scendeva da via Tonello verso corso Casale. La guidava un giovanotto, identificato più tardi per Arnaldo Pagano di 28 anni, nato ad Oria di Brindisi e residente a Torino da soli cinque giorni, alloggiato nella locanda di via Romani. Il Pagano si dimostrava pilota assai inesperto e ad un certo momento compiva un brusco scarto: lo seguiva una «Alfa Romeo », TO 259727, al cui volante era il signor Giuseppe Biffi di 55 anni, domiciliato in via Lomellina 1, H Biffi frenava prontamente ma l'urto era inevitabile. Tuttavia si trattava di un urto assai lieve. Il Pagano finiva a terra, si sbucciava un ginocchio e rimaneva un po' intontito. Premurosamente l'automobilista 10 soccorreva. Quasi subito interveniva un vigile urbano, Mario Brusasco, della vicina sezione VII Madonna del Pilone, che ha sede in corso Casale 180. Il giovanotto aveva il ginocchio sinistro sanguinante ed il vigile lo accompagnava in sezione per medicarlo alla meglio. Lo faceva accomodare nella saletta d'attesa e si recava in un altro ufficio per prendere il cotone ed una benda. Ma quando tornava il Pagano non c'era più. Stupito, il vigile andava sulla porta e lo scorgeva attraversare di gran carriera il corso Casale. Lo chiamava, non aveva risposta. Ini mediatamente al Brusasca veniva 11 sospetto che la motoleggera fosse stata rubata: per la verità ave va notato nel giovane un certo imbarazzo e una certa ritrosia a seguirlo in sezione. Lo inseguiva ma l'altro, giunto in riva al Po, si lanciava giù dalla scarpata e si tuffava in acqua, cosi com'era, con il vestito e le scarpe. « Adesso annega » pensava il Brusasco spaventato. Ma l'altro sembrava un ottimo nuotatore e risolutamen- te iniziava l'attraversamento del fiume. Il vigile urbano si precipitava In sezione e telefonava all'autoradio. Nel frattempo la voce che un uomo si era buttato in Po circolava fulminea. Un giovane, Piero Strumia di 20 anni, abitante in corso Chieri 69, apprendeva la notizia mentre era in un caffè delle vicinanze. Si avventava verso il fiume, vedeva il Pagano lottare contro la corrente e sicuro che si trattasse di un tentativo di suicidio, si levava in fretta gli abiti e a sua volta si gettava nel Po. La scena a questo punto diventava tragicomica. Nuotando lo Strumia gridava: « Sta fermo! Aspetta, arrivo io! Non agitarti! »; ma l'altro raddoppiava i suoi sforzi e puntava a bracciate furibonde verso la riva opposta In breve vi arrivava, s'arrampicava per il pendio e andava a nascondersi in un cantiere di via Oropa. Giungeva sul posto l'autoradio, si radunava una piccola folla, ma il Pagano non voleva uscire dal recinto. Ed anzi lanciava due o tre sassi contro chi tentava avvicinarglisi. Ci si convinceva di avere a che fare con un pazzo. Per cui si telefonava alla « Volante » e nel giro di pochi minuti un equipaggio era in via Oropa. Dinnanzi a questo spiegamento di forze il Pagano si arrendeva Veniva accompagnato al Maria Adelaide dove i medici, per la sbucciatura al ginocchio, gli davano duo giorni di guarigione. Il brigadiere Dematteis del Commissariato Borgo Po, lo interrogava. Il giovanotto dichiarava di non avere occupazione alcuna e di essere appunto venuto a Torino a cercare fortuna, Assicurava che la motoleggera era sua: l'aveva comperata per 50 mila lire a Porta Palazzo. Gli si chiedeva perché fosse fuggito. Non sapeva rispondere, si ingarbugliava. Dal Commissariato Borgo Po, in serata, il Pagano è stato trasferito in Questura ed affidato alla « Mobile ». Si hanno buone ragioni di ritenere che la motoleggera sia slata rubata. Arnaldo Pagano dopo l'avventurosa traversata del Po

Persone citate: Arnaldo Pagano, Brusasca, Dematteis, Mario Brusasco, Piero Strumia, Strumia

Luoghi citati: Brindisi, Torino