Il processo al calabrese che uccise un compaesano

Il processo al calabrese che uccise un compaesano Alla Corte d'Assise d'Imperia Il processo al calabrese che uccise un compaesano Imperla, 14 luglio. Presso la Corte d'Assise di Imperia ha avuto inizio oggi il processo a carico del calabrese diciannovenne Vincenzo Gloffrè, che il 1° dello scorso giugno uccise con tre rivoltellate il compaesano Domenico Staltari di 28 anni. Per l'occasione è stata ripristinata la gabbia di ferro, allo scopo di proteggere il Gióffrè, minacciato dagli amici dell'ucciso. , L'imputato, che aveva narrato al carabinieri come commise il delitto, ha ripetuto oggi il raccontol sfrondandolo però da tutto ciò che poteva aggravare la-sua posizione. Ha detto ciie • dopo una disputa avuta per una partita a carte, lo Staltari, incontrandolo, lo beffeggiò, cosa che l'ucciso avrebbe ripetuto quando il Gloffrè gli sparò in una piazza di Bordighera. Il Gioffrè ha aggiunto di non avere avuto l'intenzione di ucciderlo e che, sparata la prima rivoltellata, le altre due gli sfuggirono. Depone quindi la vedova dell'ucciso. In seguito ad alcune sue rivelazioni, tendenti a dimostrare che nel delitto vi sono stati degli istigatori, 11 presidente ordina il fermo di due testimoni e ne fa citare per domattina degli altri, onde chiarire la nuova circostanza

Persone citate: Domenico Staltari, Gioffrè, Staltari, Vincenzo Gloffrè

Luoghi citati: Bordighera, Imperia