Nella tappa vinta in volata da Darrigade Favero ha bene difeso la sua maglia gialla

Nella tappa vinta in volata da Darrigade Favero ha bene difeso la sua maglia gialla Attacchi in serie prima di Nimes validamente rintuzzati dagli italiani Nella tappa vinta in volata da Darrigade Favero ha bene difeso la sua maglia gialla k stampa e la radio francese hanno simpaticamente ammesso la correttezza di Baffi sulla pista di Béziers - Lo spagnolo Botella è salito al terzo posto di classifica - Scocca oggi l'ora della verità per gli scalatori sulle sassose rampe del Mont Ventoux - Da domani il «Tour» attacca le Alpi (©al nostro inviato speciale) Nimes, 12 luglio. Dopo la bufera di ieri, la bonaccia di oggi. La radio e la stampa francesi con simpatica unanimità hanno difeso Baffi per la volata di Béziers. Dai fischi di ieri siamo passati così agli applausi che hanno salutato oggi Favero in maglia gialla. L'incidente è chiuso, una parentesi da dimenticare al più presto, specie ora che il « Tour » è giunto alla sua fase conclusiva. Domani si gareggia a cronometro sui ZI km. e mezzo del Mont Ventoux, da lunedi la corsa affronta lo Alpi, Le ultime tappe, le tappe decisive. Oggi, quindi, si doveva tra' tare di una specie di ìnarcia di trasferimento, o almeno gli intenti generali così consideravano i 1S9 km. che legano Béziers a Nimes. Invece la fase iniziale è stata caratterizzata da parecchi attacchi che via via hanno visto all'opera anche i favoriti, qualcuno forse cercava di approfittare del caldo per sferrare il colpo contro Favero, ma la « Maglia gialla » di fronte ad ogni offensiva ha risposto con disarmante sicurezza. Il gruppo si allungava e si divideva in tante pattuglie, nella prima-pattuglia navigava sempre il « leader > della classifica: gli umori bellicosi si smorzavaìio in poche pedalate. Solo verso il 40° km. avvenne un episodio di relativa importanza. Tutti i «graiidi» del Tour si trovarono al comando, ad eccezione di Nencini e di Bauvin, quest'ultimo sofferente per il ruzzolone di ieri. Fu un affare sbrigato presto: un quarto d'ora di caccia da parte del toscano c del francese fece tornare U gruppo compatto. Il signor Goddet dirà all'arrivo di avere ammirato lo slancio di Nencini durante l'inseguimento. Accettiamo volentieri l'osservazioxie del « patron »: serva come un augurio per l'ormai vicino Ventoux. Torniamo alla corsa. Il plotone prese ad arrostirsi al sole. Nessuna velleità agitava la gara, che abbordò con calma estrema il Col du Veni, salita di terza categoria. Scorgemmo da lontano una agitazione improvvisa: Bahamontes stava scattando. Dotto lo inseguiva! I due pensarono beni di unire i loro sforzi e gli aiti ( scalatori nemmeno si mossero per reagire. Sulla vetta, odorosa, di resina, Bahamontes precedette Dotto di 3". Il plotone veniva a 1' e SO" e lo tirava Darrigade ! Un lungo altopiano riarso dal sole, poi di nuovo una salita, il Col de Rogues, ancora di terza categoria. Una difficoltà ridotta, era inutile attendersi qualcosa di eccezionale. Sotto lo striscione del traguardo della montagna. Bahamontes con un guizzo s'impose su Dotto. Il gruppo, sempre guidato da Darrigade, aveva un ritardo di poco superiore ai Z', Ci infilammo per una discesa a curve strette e continue. Cadde un motociclista e si spezzò una gamba. Bahamontes, personificazione della prudenza, scese con calma, imitato da Dotto, finché la strada tornò piatta e uniforme, I due, pedalando d'amore e d'accordo, riuscirono a raggranellare un «itifaggio di quasi 3' ma il cammino per Nimes era impervio, nella grande vampa del caldo, ed il gruppo, dopo la parentesi di noia che aveva costituito l'ambiente della scalata ai due colli, si stava svegliando. I francesi avevano visto che la nostra squadra attraversava un brut-to quarto d'ora. Nascimbene, colto da dolori viscerali, era indietro, l'ultimo addirittura: e il suo ritardo oscillava verso proporzioni di autentico disastro. E indietro erano Brcnioli, sofferente anche lui, e aiutato ]a tirar avanti da Catalano, da \ Ferlenghi e da Pintarelli. Baffi s'era fermato tre volte per altrett(iì\ie forature, la compagine di Binda era ridotta di numero e d'efficienza, I francesi scattarono all'offensiva: Darrigade prima degli altri, poi Stablinski; aiutati da Busto, da CLalneARe Pac Chaussabel e da Hoevenaers. La tappa sembrava decisa. Ma, al gruppetto di Darrigade vennero ad aggiungersi Botella, Andrcscn, Groussard, Morvan, Roiland e Luyten. Luyten forò, e nessuno quasi se ne accorse. Perché l'attenzione era ormai accentrata sulla pattuglia di te- \sta che aveva raggiunto Bahamontes e Dotto. In questa pattuglia s'erano Tenuti a trovare tre uomini da classifica, Botella, Hoevenaers I e lo stesso Darrigade. E anche • Bahamontes incominciava a di\vcntare pericoloso, il suo ritari do, collezionato in un giorno di crisi, era ormai calato a limiti onesti, a forza di «libere uscite » concesse a Federico dagli assi. Si doveva inseguire. Ma gli italiani erano stanchi, i fran.cci e i belgi pv.n'ataxw al successo di tappa. Ed il plotone di avangrardla, aumentando il ritmo, arrivò al traguardo con 5' ii anticipo sul resto della comitiva. Darrigade sorridendo trionfò nello «.sprint», conquistando la sua quarta vittoria persoyiale di tappa, ma gli onori toccarono alla Spagna. Gvurwite la classifica generali,: Botella è salito al 3° posto e Bahamontes è 19° ed il suo ritardo oscilla sui 6' nei confronti di Nencini e sui Z0' nei confronti di Favero. Il quale Favero, in silenzio e in modestia, ha conservato il primato. Bisogna battergli le mani ben forte, il suo piazzamento ha un pizzico di miracoloso. Degli altri italiani, Nencini, sempre più enigmatico, Padovan, Bottecchia e Dall'Agata si sono affacciati al traguardo insieme con i campioni. Pintarolli, Baffi, Catalano, Brenioli e Ferlenghi hanno perso oltre 13', Nascimbcne è giunto con gli ultimi, staccato di Z3' e 10". In tempo utile, però, per non essere cacciato via dalla corsa. Un ulteriore pezzettino di miracolo. Ora si tratta di imbastire pronostici per domani. Gaul « deve > vincere, altrimenti è spacciato. I suoi rivali dietro si chiamano Bahamontes e Geminiani. Ma le sorprese sono dietro l'angolo della, strada. Ciascun atleta lotta da solo contro il tempo e contro la tremenda montagna. La graduatoria subirà uno scossone di ass'stamento. Binda però ha fiducia, si vede che l'appetito vien mangiando. Binda ha fiducia. Dice stasera di non aver abbandoìiato del tutto la speranza che Favero conservi il primato, nonostante le insidie della montagna orrenda di pietra, Gigi Boccacini Ordine d'arrivo: 1) Darrigade, 189 km. in 5 ore 10'15" (tempo con l'abbuono 5 ore 9'15"; 2) Groussard, tempo con l'abbuono 5 ore 3 45"; 3) Botella; 4) Roiland- 5) Andresen; 6) Hoevenaers; 7) Morvan, tutti con il tempo di Darrigade; 8) Dotto, a 2"; 9) chaussabel;. 10) Bahamontes; 11) Busto, tutti col tempo di Dotto; 12) Stablinski, a 6"; 13) Luyten, a 3'11"; 14) Graczyk, a 4'47" che batte in volata il gruppo. 80) Baffi a 13'41"; 84) Pintarelli, idem; '87) Catalano, idem: 88) Ferlenghi, idem; 91) Brenioli, idem; 92) Nascimbene, a 23'10". Non ha preso stamane la partenza Varnajo. Classifica generale G. P. della montagna dopo i colli della 17.a tappa: 1) Bahamontes, p. 41; 2) Gaul, p. 23: il primo degli'italiani in questa classifica è Ferlenghi, all'ottavo posto, con 7 punti. Classifica generale, a squadre: 1) Francia, 240 ore 15'36"; 2) Belgio, 240 ore 19'17". Classifica a squadre della tappa: 1) Francia, 15 ore 29'21"; 2) Centro-Mezzogiorno, 15 ore 30'49"; 7) Italia, 15 ore 45'6", Classifica generale individuale: 1) Favero, 79 ore 57'29"; 2) Geminiani, a 57"; 3) Botella a 5'30" ; 4) Bauvin, a 5'33"; 5) Desmet, a 5'55"; 6) Darrigade, a 8'20" ; 7) Planckaert, a 8'57" ; 8' Anqtietil. a 9'16"; 9) Gaul, al0'41"; 10) Robinson, a 11*2" ; 11) Bobet. a 11'22"; 12) Brankart, a 11'58"; 13) Hoevenaers, a 12'19"; 14) Adriaenssens, a 12'37"; 15) Nencini, a 13'28"; 19) Bahamontes, a 19'48"; 39) Padovan, SO ore 42'25"; 48) Catalano 80,52'26"; 52) Brenioli 81,0'20"; 56) Ferlenghi 81,2'53"; 60) Bottecchia 81,5'7"; 62, Baffi 81,7'38"; 63) Dall'Agata 81,9'27"; 72) Nascimbene 81,19'43"; 73) Pintarelli 81.20'20"; 95) e ultimo: Walkowiak 82,20'45". Nella classifica generale a squadre l'Italia è 5', con 240,50'51" Classifica a punti: 1) Graciyk, p. 237: 2) Darrigade, p. 287. Il primo italiano, che figura in questa classifica è Baffi, 13" con p. 518. I •\i po in tSul traguardo di Nimes, Darrigade precede Groussard, Botella e gli altri (Tel.)

Luoghi citati: Belgio, Francia, Italia, Spagna