Tre morti e due feriti presso Aosta per una moto che sorpassa in curva

Tre morti e due feriti presso Aosta per una moto che sorpassa in curva Tre morti e due feriti presso Aosta per una moto che sorpassa in curva Ha cozzato contro una belvedere che procedeva in senso contrario ed è stata scagliata contro un'altra moto - La velocità era m<ilto alta a a a a l a a i o 1 (Dal nostro corrispondente) Aosta, 8 luglio. Tre morti e due feriti sono il tragico bilancio di una disgrazia stradale avvenuta stasera alle 19 sulla statale 26 nei pressi dell'abitato di Sarre: dove una moto si è schiantata prima contro un'autovettura, poi ha urtato un'altra moto. La ricostruzione della sciagura è approssimativa perché la polizia della strada sta conducendo ancora l'inchiesta. Tuttavia dalle prime risultanze sembra certo che lo scontro sia avvenuto a causa del sorpasso tentato in curva tra le due motoleggere. L'incidente è accaduto poco prima dell'abitato di Sarre e quindi a sei chilometri da Aosta. A bordo di una Fiat 500 belvedere, targata TO 133967, viaggiava alla propria destra il ventenne Sergio Stella di Armando, da Strambino, nipote del vice-sindaco di questo comune. All'improvviso egli vedeva sbucare dalla curva (si tratta di una curva aperta, con piena visibilità) due moto appaiate. Sulla prima, una 125, alla propria destra, viaggiava il ventottenne Giuseppe Politi di Francesco da Cittanova (Reggio Calabria) e attual- ri i ■ ■ 111 ■ 11111 ■ 1111111111111111111 ■ 11111 il j i ■ 111 ■ 111 a mente residente a Quart, che recava sul sellino posteriore un amico, identificato qualche ora dopo per Michele Raso, di circa ÌC arni, da S. Giorgio di Morgeto (Reggio Calabria), operalo di un'impresa stradale in Valsavaranche. L'altra moto, una 250, che operava il sorpasso, era iruidata dall'operaio Renato Gaiio di 30 anni, da Verona, abitante ad Aosta in via dei Cappuccini 16, con a bordo un suo amico, tutt'ora da identificare. Il Gallo, superata la motoleggera del Politi, si trovava spostato a sinistra e forse non si avvedeva dell'autovettura che stava sopraggiungendo, per cui andava a schiantarsi contro la belvedere. Nell'urto violentissimo (la macchina ha avuto addirittura una ruota asportata), la moto del Gallo rimbalzava indietro e colpiva i due calabresi della motoleggera e tutti rovinavano sull'asfalto. Alle macchine sopraggiunte in quel mentre si offriva una visione spaventosa: il Gallo, con la faccia quasi asportata, era cadavere e così il suo sconosciuto passeggero. Più avanti, riversi in un prato, erano il Politi, ferito in modo leggerci e il Raso, in condizioni disperate. Pure ferito lievemente, ma in preda a comprensibile choc, era, sulla autovettura guastata, il giovane Sergio Stella. Trasportati all'ospedale, il Raso vi giungeva cadavere, mentre il Politi e lo Stella sono stati giudicati guaribili in otto giorni, per le contusioni ed escoriazioni riportate. La notizia ha destato notevole impressione in città e molta gente appena saputo del tragico incidente si è portata sul posto. Lo scontro appare incomprensibile, perché avvenuto in una curva aperta, con piena visibilità, per cui le uniche supposizioni sono basate o sull'improvviso malore che può aver colto il Gallo al momento del sorpasso, oppure sul fatto che egli si sia voltato a guardare la motoleggera superata, non avvedendosi della vettura che stava sopraggiungendo. s. I*.

Persone citate: Gallo, Giuseppe Politi, Politi, Renato Gaiio, Sergio Stella